Il 25 ottobre 2024, il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine e l'Associazione 'Ardito Desio' hanno celebrato i 70 ANNI DALLA SPEDIZIONE SUL K2. La ricerca scientifica italiana sulle orme di Ardito Desio.
L'evento, iniziato alle ore 14:30, ha visto la partecipazione dei familiari del geologo ed esploratore friulano, e si è articolato in due momenti principali.
Il convegno, moderato da Maria Eliana Poli e Roberto Ambrosini, ha visto gli interventi di Paolo A. Zambianchi, Paola Visentini, Lavinia Martin, Fabio Martini, Guglielmina Diolaiuti, Arianna Crosta, Roberto Sergio Azzoni, Carlo Corradini e Federico Cazorzi, che possono essere riascoltati selezionando i link in elenco.
PROGRAMMA DEL WORKSHOP/70 ANNI DALLA SPEDIZIONE SUL K2. - Venerdi, Ottobre 25 – Museo Friulano di Storia Naturale
14.30 Saluti instituzionali
Antonio Impagnatiello, Dirigente del Servizio Cultura e Istruzione, Comune di Udine
Federico Angelo Pirone, Assessore a Istruzione, Università e Cultura, Comune di Udine
Umberto Sello, Presidente Società Alpina Friulana
Mariela Desio, Associazione “Ardito Desio”
Programma
Gli antefatti storici- Modera Mariana Eliana Poli, Università di Udine
15:25 - Paola Visentini, Lavinia Martin, Fabio Martini, Museo Friulano di Storia Naturale, Università di Firenze
La ricerca multidisciplinare nel carteggio tra Paolo Graziosi e Ardito Desio
La ricerca oggi - Modera
Roberto Ambrosini, Università di Milano
15:40 - Guglielmina Diolaiuti, Università di Milano
Ardito Desio e i ghiacciai: ricerca ed esplorazione nelle terre fredde del pianeta
16:00 - Ariana Crosta, Università di Milano
I Ghiacciai del Karakorum come ecosistemi e la loro rilevanza biogeografica
16:20 - Roberto Sergio Azzoni, Università di Milano
Ardito Desio dall'esplorazione delle vette all'invenzione delle Scienze della Terra
16:40 - Carlo Corradini. Università di Trieste
La geologia del Paleozoico carnico da Ardito Desio a oggi
17:00 - Federico Cazorzi, Università di Udine
Dai rilievi di Ardito Desio a oggi: un secolo di variazioni sul ghiacciaio Occidentale del Montasio
17:20 - Conclusioni / domande
18:00/19:00 - Il Ghiacciaio dei Forni, esperienza immersiva in realtà virtuale
a cura dell'Università di Milano
Su prenotazione:
L’esperienza consente di trovarsi sul campo come se fossimo a oltre 3 mila metri di quota. È quanto sono riusciti a fare un gruppo di ricercatrici e ricercatori del Dipartimento di Scienze e Politiche ambientali dell’Università Statale di Milano che, guidati dalla glaciologa Guglielmina Diolaiuti e con il supporto tecnico del CTU - Centro per l'Innovazione Didattica e le Tecnologie Multimediali, hanno prodotto Forni Glacier 360°, un’applicazione immersiva, con contenuti a 360° appunto, che permette di visitare il Ghiacciaio dei Forni, nel Parco Nazionale dello Stelvio, come se fosse un’esperienza reale.
Si tratta di un evento a numero chiuso pertanto è richiesta la prenotazione inviando una e-mail a
Laura Bortolotti è ricercatrice presso il Centro Agricoltura e Ambiente del CREA. Svolge ricerche di biologia ed ecologia delle api, sia da miele sia selvatiche, sul loro ruolo come impollinatori, gli effetti dell’inquinamento sulla loro salute e sul loro utilizzo nel monitoraggio della qualità dell’ambiente. È attiva in progetti di citizen science per la conoscenza e salvaguardia delle api selvatiche e il monitoraggio di specie aliene.
Le api e gli altri impollinatori sono organismi indispensabili per il mantenimento della biodiversità vegetale e delle produzioni agricole. Se le api sono in pericolo, l’equilibrio dell’intero ecosistema è a rischio. Come valorizzare e preservare questo patrimonio naturale, che rappresenta un prezioso beneficio ecosistemico? Attraverso la conoscenza, la consapevolezza e l’attuazione di buone pratiche..
Museo Friulano di Storia Naturale
Dall’8 al 31 luglio, il Museo Friulano di Storia Naturale organizza una serie di eventi dedicati ai goal 12, 13, 14 e 15 dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dal titolo “Obiettivi possibili: il Museo incontra la sostenibilità”.
Laura Bortolotti è ricercatrice presso il Centro Agricoltura e Ambiente del CREA. Svolge ricerche di biologia ed ecologia delle api, sia da miele sia selvatiche, sul loro ruolo come impollinatori, gli effetti dell’inquinamento sulla loro salute e sul loro utilizzo nel monitoraggio della qualità dell’ambiente. È attiva in progetti di citizen science per la conoscenza e salvaguardia delle api selvatiche e il monitoraggio di specie aliene.
Le api e gli altri impollinatori sono organismi indispensabili per il mantenimento della biodiversità vegetale e delle produzioni agricole. Se le api sono in pericolo, l’equilibrio dell’intero ecosistema è a rischio. Come valorizzare e preservare questo patrimonio naturale, che rappresenta un prezioso beneficio ecosistemico? Attraverso la conoscenza, la consapevolezza e l’attuazione di buone pratiche..
L'evento si è svolto Martedì 16 luglio 2024, alle ore 18.30, presso Museo il Friulano di Storia Naturale, via Sabbadini, 22/32
I prati sono tra gli habitat più ricchi di biodiversità in Europa, custodendo una innumerevole varietà floristica e faunistica.
Agricoltura industrializzata e cambiamenti climatici stanno tuttavia erodendo progressivamente questa ricchezza.
Il filmato ci illustrerà questi aspetti, esplorando la biodiversità dei prati della Stiria, dalla pianura del Thermenland fino al bordo del ghiacciaio del Dachstein.
L'evento si è svolto Mercoledì 17 luglio 2024, alle ore 18.30, presso il Museo Friulano di Storia Naturale, via Sabbadini, 22/32
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