
GORTANIA 11
Riassunto breve — Vengono sintetizzati i principali risultati conseguiti nello studio litologico, biostratigrafico e sedimentologico del flysch eocenico dei colli di Scriò, Dolegna e Ruttars (Friuli orientale). Quest’area occupa un settore intermedio tra gli affioramenti di flysch (più antichi) a torbiditi e megastrati, posti a settentrione ed i depositi della zona di M. Quarin (Cormons) a carattere deltizio, situati a meridione. Sono state individuate le biozone a Morozovella subbotinae, M. formosa e M. aragonensis. La progressiva riduzione di batimetria, stimata essenzialmente in funzione della percentuale di foraminiferi planctonici, è in buon accordo con la variazione delle strutture sedimentarie che indicano inizialmente torbiditi silicoclastiche e calciclastiche associate a potenti megabanchi di margine di bacino, quindi depositi di colmamento ed infine sedimenti caratteristici di ambiente di bassa profondità (piattaforma terrigena, probabile prodelta).
Parole chiave: Stratigrafia, Sedimentologia, Evoluzione paleoambientale, Flysch di Cormons, Friuli orientale.
Abstract — A short description of the lithological, biostratigraphical and sedimentological researches carried out on the hills of Scriò, Dolegna and Ruttars is given. Here a terrigenous sequence of Early Eocene age crops out. This area is situated between the older sequence with turbidites and megabeds outcropping in the northern zone and the younger deltaic deposits of the southern zone (Mt. Quarin, Cormons). The M. subbotinae, M. formosa and M. aragonensis biozones are singled out. The progressive decrease of the paleobathymetry, fundamentally estimated on the planktonic Foraminifera percentages, is in good agreement with the vertical changes of the sedimentary structures. They atfirst point out siliciclastic and calciclastic turbidites associated with megabeds of border of basin paleoenvironment, then basin filling deposits, at last sediments distinctive of shallow marine conditions (platform, prodelta).
Key words: Stratigraphy, Sedimentology, Paleoenvironmental evolution, Flysch di Cormons, Eastern Friuli.
Riassunto breve — Viene segnalata e descritta dal punto di vista litologico, sedimentologico e biostratigrafico, una successione molassica miocenica, trasgressiva e discordante sui calcari di piattaforma cretacei. Viene discussa la ricostruzione paleoambientale e l’evoluzione dinamica strutturale del settore nord-occidentale della Piattaforma Friulana fra il Maastrichtiano ed il Miocene.
Parole chiave: Prealpi Carniche, Molassa, Piattaforma Friulana, Sedimentologia, Miocene.
Abstract — A Miocenic molassic succession, transgressive and discordant on cretaceous platform limestones, is pointed out and described from lithological, sedimentological and biostratigraphic point of view. The paleoenvironmental reconstruction and the structural dinamic evolution of the northwestern sector of the Friuli Platform, between Maastrichtian and Miocene, is discussed here.
Key words: Carnic Pre-alps, Molassa, Friuli Platform, Sedimentology, Miocene.
Riassunto breve — Sulla base della composizione chimica delle acque delle risorgive del Campo di Osoppo-Gemona (Udine) sono state definite, durante la fase di magra e di piena della falda freatica, quelle soggette alle dispersioni laterali del F. Tagliamento e quelle connesse con gli apporti derivanti dai torrenti nord-orientali (T. Vegliato, R. Grideule, R. Glemine). Tale distinzione è basata sulla maggior o minor quantità nelle acque di ioni solfato e Sr che sono i traccianti naturali caratteristici del F. Tagliamento e quindi delle sue dispersioni.
Per le risorgive della Piana di Artegna-Buia non è possibile invece alcuna differenziazione in quanto la composizione delle acque risulta fortemente alterata per fenomeni di contaminazione esterna della falda freatica. Sono stati quindi evidenziati fenomeni temporanei o permanenti di inquinamento che tuttavia non sono tali, tranne in due casi, da compromettere gravemente la qualità delle acque che risultano entro i limiti di potabilità dell’O.M.S.
Parole chiave: Idrochimica, Risorgive, Friuli, Italia nord-orientale.
Abstract — On the basis of the chemical composition of the waters of the plain springs of the Osoppo-Gemona Plain (Friuli, Northeastern Italy), during the low and the high period of phreatic water, it was established which plain springs derive from the Tagliamento River dispersions and which ones are connected with dispersions from northeastern water courses (Vegliato R., Grideule R., Glemine R.). Such a distinction is based on the amount of SO4 and Sr in the waters which are the tracing elements of the Tagliamento R. and therefore of its infiltrations. On the contrary, any distinction between the plain springs of Artegna-Buia Plain is not possible due to phreatic water pollution which alters considerably the natural composition of the waters. Pollution phenomena of a transitory or permanent nature were found which, however, are not serious enough, except for two exceptions, to compromise the quality of the waters which result within the O.M.S. limits of drinkable waters.
Key words: Hydrochemistry, Plain springs, Friuli, Northeastern Italy.
Riassunto breve — Si descrive Eopholidophorus forojuliensis gen.n. sp.n. raccolto nel Triassico superiore del Friuli (Italia). Il nuovo genere appartiene ai Pholidophorinae ed è caratterizzato da Nasali contigui e Rostro munito di denti. Tali caratteri lo inseriscono nel quadro evolutivo della regione etmoidale che caratterizza la sottofamiglia di appartenenza, ed individuano una nuova disposizione delle ossa in questa regione.
Parole chiave: Triassico superiore, Friuli, Actinopterygii, Pholidophoriformes, Pholidophorinae.
Abstract — Eopholidophorus forojuliensis gen.n. sp.n. is described in the late Triassic of Friuli (Italy). The new genus belong to Pholidophorinae and it is characterized by contiguous Nasals and a Rostrum with teeth. These characters link it to the evolutive model of etmoidal region that characterizes the subfamily, and they determine a new way of occupation of the space of this region.
Key words: Upper Triassic, Friuli, Actinopterygianfish, Pholidophoriformes, Pholidophorinae.
Riassunto breve — Nel presente lavoro si riferisce di uno studio pedologico svolto nel bacino del Rio Moscardo (Alpi Carniche), tipica incisione della catena Paleocarnica, inquadrando i differenti tipi di suolo nel generale contesto ecologico del bacino stesso. Si è seguito il criterio di campionamento per “unità di paesaggio”, ritenendolo il più rispondente alle esigenze di caratterizzazione ecologica dell’intero bacino. Per ciascuna unità sono stati descritti e campionati profili di suolo rappresentativi. I suoli sono stati classificati secondo la soil taxonomy U.S.D.A.. La cartografia realizzata (scala 1 : 10.000) ha come base tassonomica la serie, salvo, nei casi più complessi, l’adozione di associazione di serie. Le unità cartografiche rappresentate sono dodici. Inoltre, allo scopo di correlare il comportamento idrico dei suoli studiati con la dinamica dei processi di erosione, si sono considerate alcune caratteristiche idrologiche dei suoli utilizzando la relazione di SALTER & WILLIAMS, 1969.
Parole chiave: Cartografia del Suolo, Unità di Paesaggio, Alpi Carniche, Spodosuoli.
Abstract — The present work concerns a soil survey carried out on the Rio Moscardo watershed (Carnic Alps), a typical valley of glaciofluvial origin in the Paleocarnica range. The environmental implication of the different types of soil were analysed. The “landscape units’ method was the basic criteria for sampling, as it was considered the most suitable for this type of work. For each unit representative profile samples were examined and identified. The soils were classified according to the soil taxonomy U.S.D.A.. The watershed was mapped (scale 1:10.000) using the soil series as the basic taxa and mapping unit, except in the most complex cases when soil association was adopted. Twelve mapping units are shown. In order to correlate the hydric behavior of the soil with the dynamic processes of erosion, some hydrological characteristics of the soil were determined according to the SALTER & WILLIAMS (1969) method.
Key words: Soil Cartography, Landscape Units, Carnic Alps, Spodosoils.
Abstract — Two maps showing the distribution of contamination by radiocesium in wild macrofungi within the Friuli-Venezia Giulia Region (North-eastern Italy) are presented. Both maps have been obtained by programs of authomatic cartography; one is based on radiocontamination data (37 sampling stations), the other has been obtained applying to the precipitation data relative to the first 10 days after the Chernobyl accident (135 meteorological stations) a mathematical function relating precipitation and contamination. A third map is presented, showing the reliability of the two contamination maps; this, based on the deviation point by point of the contamination values attributed to each point in the two contamination maps, shows a good correspondence between real data and the model. The maps can be used to detect “high risk areas” where the probability of collecting contaminated material is higher.
Key words: Chernobyl, Friuli-Venezia Giulia, Italy, Macrofungi, Radioactivity.
Riassunto breve — Questo lavoro presenta due mappe della radiocontaminazione dei macromiceti saprobi nel Friuli- Venezia Giulia: la prima è basata sui dati di contaminazione relativi a 37 stazioni di campionamento nel 1986. La seconda è stata ottenuta applicando ai dati relativi alle precipitazioni cadute nei primi 10 giorni dopo l’incidente di Chernobyl (135 stazioni meteorologiche) una funzione matematica tra precipitazioni e contaminazione dei funghi. L’affidabilità delle due mappe viene discussa sulla base di una terza mappa, che mostra la deviazione, punto per punto, dei valori di contaminazione attribuiti ad un dato punto nelle due carte di contaminazione; la mappa di affidabilità mostra una buona corrispondenza tra la mappa di contaminazione basata sui dati reali e quella di contaminazione basata sul modello. Le mappe della contaminazione possono venir utilizzate per individuare delle “zone a rischio” dove è più probabile la raccolta di materiale fortemente contaminato.
Parole chiave: Chernobyl, Friuli- Venezia Giulia, Italia, Macromiceti, Radioattività.
Riassunto breve — Vengono riportate 109 specie di licheni epifiti per l’alta Valle del Torre. 5 specie sono nuove per la flora regionale: Candelariella superdistans, Catillaria erysiboides, Micarea peliocarpa, Parmelia flaventior, Rhabdospora cfr. thallicola. Vengono brevemente discussi gli aspetti ecologici di questa florula.
Parole chiave: Licheni, Epifiti, Florula, Prealpi Giulie.
Abstract — 109 species of epiphytic lichens are reported from the upper Torre Valley, in the Julian Pre-alps. 5 species are new for Friuli- Venezia Giulia: Candelariella superdistans, Catillaria erysiboides, Micarea peliocarpa, Parmelia flaventior, Rhabdospora cfr. thallicola. The ecological features of this flora are briefly discussed.
Key words: Lichens, Epiphytic, Flora, Julian Pre-alps.
Riassunto breve — Nuovi per la Flora del Friuli-Venezia Giulia sono Amaranthus tamariscinus, Heliotropium curassavicum (tutte e due avventizie), Juncus minutulus (specie variamente valutata) e J. bouchenaui = J. alpinus x articulatus. Eragrostis frankii, E. pectinacea e Polygonum pensylvanicum sono naturalizzate. Inoltre vengono segnalati nuovi ritrovamenti di 9 specie native e 12 avventizie. Alcune provengono dalla Slovenia e dalla Croazia, fra cui Asplenium ruta-muraria subsp. dolomiticum nuovo per la Flora di Slovenia. Tutte le specie vengono comunicate con annotazioni riguardanti sia la distribuzione finora nota che - se dal caso - la tassonomia.
Parole chiave: Floristica, Italia nord-orientale, Slovenia e Croazia.
Abstract — The Amaranthus tamariscinus and the Heliotropium curassavicum (both adventitious plants), the Juncus minutulus (a variously evaluated species) and the Juncus bouchenaui = Juncus alpinus x articulatus are new to the flora of Friuli- Venezia Giulia. Eragrostis frankii, E. pectinacea e Polygonum pensylvanicum are naturalized species. Besides, the discovery of new habitats of 9 native and 12 adventitious species is reported. Some of them regard Slovenia or Croatia, like the Asplenium ruta-muraria subsp. dolomiticum entirely new to Slovenian flora. All the species are introduced with notes on their known distribution and, when necessary, on their taxonomy.
Key words: Flora, North-eastern Italy, Slovenia, Croatia.
Riassunto breve — Viene segnalato il rinvenimento di alcune larve di Ephemerella mucronata, specie a distribuzione Olartico-settentrionale, in un corso d’acqua del Friuli occidentale (fiume Livenza). Viene fornita una chiave di determinazione delle specie italiane del genere.
Parole chiave: Efemerotteri, Ephemerellidae, Fauna italiana, Zoogeografia.
Abstract — Larvae of Ephemerella mucronata were found in one river of North-East Italy (Friuli) near Pordenone: the Livenza River. This species was described from North Europe (except British Islands), North America (Yukon), oriental regions of the U.S. S.R., and the oriental part of Carpathians. If Ephemerella krieghoffi (ULMER, 1919) is a synonym of E. mucronata (according to KEFFERMÜ LER, 1979), its range also includes the major part of Europe, except British Islands and the Spanish Peninsula. An identification key to the italian species of the genus Ephemerella is given.
Key words: Ephemeroptera, Ephemerellidae, Italian fauna, Zoogeography.
Riassunto breve - Viene qui segnalata per la prima volta la presenza di Anophthalmus mariae SCHATZM. per il territorio italiano. La specie era sinora nota solo di Austria e Jugoslavia.
Parole chiave: Carabidae, Anophthalmus mariae, Alpi Giulie, Corologia.
Abstract — The occurrence in Italy of Anophthalmus mariae SCHATZM. is reported for the first time. This species had been found up to now only in Austria and Yugoslavia.
Key words: Carabidae, Anophthalmus mariae, Julian Alps, Chorology.
Abstract — In North-eastern Italy (Veneto and Friuli-Venezia Giulia) nine species of elm bark beetles, known as vectors of the fungus causing the Dutch elm disease, have been recorded. The life history, distribution and ecological requirements in relation to the host plant and to the Dutch elm disease, are described for the most common species (Scolytus multistriatus (MARSHAM), S. pygmaeus (FABRICIUS), S. sulcifrons REY and Pteleobius vittatus (FABRICIUS)).
For the other species recorded (S. scolytus (FABRICIUS), S. triarmatus EGGERS, S. laevis CHAPUIS, S. kirschii SKALITZKY and P. kraatzi EICHHOFF) some facts about distribution and bio-ecology are given. The elm bark beetles seem to be characterized by very different affinities with the main host plant (Ulmus miner and U. glabra) and the corresponding environments.
Moreover, the bark beetle species are well differentiated in their feeding preferences and consequently in the power of transmission of the disease.
Key words: Elm bark beetle, Biology, North-eastern Italy.
Riassunto breve — Vengono segnalate per l’Italia nord-orientale nove specie di scolitidi dell’olmo, note come vettori del fungo responsabile della grafiosi dell’olmo. Per le specie più comuni (Scolytus multistriatus (MARSHAM), S. pygmaeus (FABRICIUS), S. sulcifrons REY e Pteleobius vittatus (FABRICIUS)) sono descritti il ciclo biologico, la distribuzione e le esigenze ecologiche, in relazione alle piante ospiti e alla grafiosi. Per le altre specie osservate (S. scolytus (FABRICIUS), S. triarmatus EGGERS, S. laevis CHAPUIS, S. kirschii SKALITZKY e P. kraatzi EICHHOFF) sono riportate notizie sulla distribuzione e sulla bio-ecologia. Gli scolitidi degli olmi sembrano essere caratterizzati da diverse affinità nei confronti delle piante ospiti (Ulmus minor e U. glabra) e dei relativi ambienti. Inoltre, essi sono ben differenziati nelle preferenze alimentari e, di conseguenza, anche nella trasmissione della grafiosi.
Parole chiave: Scolitidi dell’olmo, Biologia, Italia nord-orientale.
Riassunto breve — Il presente lavoro riguarda in particolare l’avifauna nidificante, che assomma a 87 specie delle quali si delinea la distribuzione spaziale e altitudinale. Di notevole interesse appare la presenza di Crex crex, Actitis hypoleucos e Picoides minor. Mediante l’adozione di categorie corologiche l’avifauna viene considerata dal punto di vista biogeografico.
Parole chiave: Avifauna nidificante, Distribuzione, Prealpi Giulie.
Abstract — The paper particularly concerns breeding birds of which 87 species were noted. Their spatial and altitudinal distribution is discussed. Of particular interest is the presence of Crex crex, Actitis hypoleucos and Picoides minor. Following the faunal types we have looked to the avifauna from a biogeographical point of view.
Key words: Breeding birds, Dig.ribution, Julian Pre-alps.