
Abstract - As already done in the past, a series of detailed reports (the “sixth addenda”) concerning other
Stephanorhinus kirchbergensis (Jäger, 1835-39) remains discovered on Eurasian territory are taken into consideration here as an integration of seven other previous papers (listed below). The
S. kirchbergensis material discussed here comes from Spain, Italy, Slovenia, Albania, Poland, Ukraine, China, and Japan. Furthermore, it was deemed appropriate to provide here two updated overviews reporting on the thirteen Polish sites (the “Poland” paragr.) as well as a certain number of Chinese ones (the “China” paragr.) that yielded S. kirchbergensis remains throughout history. At the same time, it is considered suitable to reiterate some fundamental notes concerning
S. kirchbergensis.
Key words:
Stephanorhinus kirchbergensis, Rhinocerotidae, Pleistocene, Eurasia.
Riassunto breve - Con l’analogo criterio già adottato in passato, vengono qui trattate (“sesta addenda”) ulteriori segnalazioni di resti di Stephanorhinus kirchbergensis
(Jäger, 1835-39) rinvenuti sul territorio eurasiatico a ulteriore integrazione dei sette articoli precedenti elencati più sotto. Il materiale ascritto a S. kirchbergensis
preso qui in considerazione proviene da Spagna, Italia, Slovenia, Albania, Polonia, Ucraina, Cina e Giappone. Con l’occasione, si è ritenuto opportuno proporre anche due panoramiche aggiornate a riguardo tanto dei tredici siti polacchi (paragr. “Poland”), quanto di alcuni siti cinesi (paragr. “China”) che, nel corso del tempo, hanno restituito resti di S. kirchbergensis.
Vengono anche riproposte alcune sostanziali note al riguardo di S. kirchbergensis.
Parole chiave: Stephanorhinus kirchbergensis,
Rhinocerotidae, Pleistocene, Eurasia.
Riassunto breve - Il presente contributo intende aggiornare e integrare le conoscenze sul popolamento della pianura friulana da parte dei gruppi mesolitici, attraverso il riesame del materiale litico dei siti di Cassacco-Mulino Ferrant, Ragogna e del Riparo di Biarzo - US 3A (Udine, Italia). Per tutti e tre i casi è stata proposta un’attribuzione preliminare al Castelnoviano. L’analisi ha permesso di individuare le possibili aree di approvvigionamento e di descrivere in dettaglio le catene operative di produzione litica, articolate attorno a una curata produzione lamellare per percussione indiretta/pressione, da una parte, e all’ottenimento di schegge e schegge laminari per percussione diretta, dall’altra. La discussione degli aspetti tecno-tipologici ha permesso di confermare e caratterizzare la frequentazione castelnoviana di Cassacco, mentre, per gli altri due siti, la presenza di materiali intrusivi rende più problematica l’interpretazione.
Parole chiave: Mesolitico; Castelnoviano; Pianura friulana; Industria litica; Materie prime silicee.
Abstract - The present contribution aims to update and integrate the knowledge on the peopling of the Friulian plain by Mesolithic groups through the re-examination of the lithic assemblages from the sites of Cassacco-Mulino Ferrant, Ragogna and Riparo di Biarzo - SU 3A (Udine, Italy). A preliminary attribution to the Castelnovian was proposed for all three lithic assemblages. We suggest possible areas for lithic supply, and we describe in detail the lithic reduction schemes, consisting of a curated lamellar production by indirect percussion/pressure on the one hand, and the production of flakes and laminar flakes by direct percussion on the other. The techno-typological analysis confirms and characterises the Castelnovian occupation of Cassacco. For the other two sites, the presence of intrusive materials makes interpretation more challenging.
Key words: Mesolithic; Castelnovian; Friulan plain; Lithic industry; Lithic raw materials.

Riassunto breve - Il contributo intende offrire un inquadramento dell’abitato protostorico di Udine, il più importante tra i castellieri friulani per centralità, estensione, monumentalità delle strutture e ampiezza del ciclo di vita, compreso tra la media età del Bronzo e l’età del Ferro evoluta. I dati provenienti da diversi interventi di scavo urbani e da studi condotti negli anni e pubblicati in maniera parziale e frammentata sono contestualizzati in un quadro d’insieme che tiene conto anche di documenti topografici e toponomastici meno recenti ai fini della ricostruzione dell’assetto morfologico e topografico del castelliere, del paesaggio e della sua progressiva antropizzazione, della cultura materiale e dei contesti. Oltre che alla ricostruzione diacronica del villaggio fortificato, il contributo mira a inserire Udine nel paesaggio dei tumuli e dei castellieri del Friuli, un territorio vissuto da comunità che condividevano aspetti culturali, modelli di organizzazione sociale e simboli identitari.
Parole chiave: Castelliere di Udine, Paesaggio, Età del Bronzo, Età del Ferro, Friuli.
Abstract - The contribution intends to offer an overview of the prehistoric settlement of Udine, the most important fortified village or “castelliere” for its central location, its extension and monumentality and its long-term life, going from the Middle Bronze Age up to the advanced phase of the Iron Age. The data acquired from several interventions of research carried out through time are put together in a general framework including the evidence of topographic and toponymic documents. The aim is to reconstruct the morphological and spatial layout of the castelliere as well as to explore the landscape and its socialization through time, material culture and main contexts. Besides proposing a diachronic pattern for the development of the village, the contribution aims to insert Udine in the landscape made up of both burial mounds and hillforts within a territory – the Friuli plain – settled by communities which shared cultural patterns and behaviours, systems of social organization and symbols of identity.
Key words: Castelliere of Udine, Landscape, Bronze Age, Iron Age, Friuli.
Abstract - The present study aims to present an interdisciplinary investigation of the sample of materials conserved at the Archaeological Museum of the Civic Museums of Udine, dating to the Iron Age. This analysis has included the typological study of the artefacts, their chronological and cultural framing, detailed examination through photographs and macrophotographs of the materials, and finally the archaeometric study of some bronze situla fragments bearing traces of mineralised textile. The re-exam of these artefacts has allowed the identification of high-ranking artefacts in the site of Buttrio and has enabled their contextualisation within the coeval evidence from the surrounding territory.
Key words: Bronze Artefacts, Textiles, Iron Age, Cemetery, Buttrio.
Riassunto breve - Il presente lavoro ha l’obiettivo di presentare lo studio del campione di materiali conservati presso il Museo archeologico dei Civici Musei di Udine e attribuibili all’età del Ferro attraverso un approccio interdisciplinare, che ha compreso l’analisi tipologica dei manufatti, il loro inquadramento cronologico e culturale, l’esame di dettaglio attraverso foto e macrofoto dei materiali ed infine lo studio archeometrico di alcuni frammenti di lamina della grande situla in bronzo che presentano tracce di tessuto mineralizzato. Il riesame di questi manufatti ha permesso di evidenziare la presenza di elementi status symbol di alto rango presenti nel sito di Buttrio e di metterlo in relazione alle testimonianze coeve presenti nel territorio.
Parole chiave: Manufatti in bronzo, Tessuti, Età del Ferro, Necropoli, Buttrio.
Riassunto breve - Il contributo propone alcune considerazioni generali sulla diffusione dei castellieri e tumuli nel territorio friulano nate dalla elaborazione di carte tematiche prodotte in ambiente GIS. Il quadro esposto costituisce la base di partenza per sviluppare alcune riflessioni sugli strumenti e sulle fonti funzionali alla caratterizzazione e individuazione dei castellieri e dei tumuli funerari, ovvero alla presenza delle morfologie antropiche. Cartografia storica e remote sensing, dai rilievi di Lodovico Quarina ai dati LIDAR, costituiscono le fonti preferenziali per sviluppare processi di contestualizzazione e monitoraggio delle morfologie antropiche e quindi delle evidenze archeologiche.
Parole chiave: Castellieri, Tumuli, Età del Bronzo, Paesaggio preistorico, LIDAR, Cartografia storica.
Abstract - The paper proposes some general considerations on the diffusion of castellieri and tumuli in the Friulian territory resulting from the elaboration of thematic maps produced within a GIS environment. This preliminary framework constitutes the basis for developing further remarks on the tools and sources functional to the characterisation and identification of castellieri and burial mounds, i.e. the presence of anthropic morphologies or landforms. Historical cartography and remote sensing, spanning from Lodovico Quarina’s surveys to LIDAR data, constitute the preferred references for developing analytical and monitoring processes of anthropic morphologies and thus of archaeological evidence.
Key words: Castellieri, Burial mounds, Bronze Age, Prehistoric Landscape, LIDAR, Historical Cartography.
Key words: castellieri, tumuli, Friuli
Riassunto breve - Nello studio dei cosiddetti “castellieri”, tipici insediamenti protostorici diffusi nel Caput Adriae, persistono numerose incertezze, dovute in gran parte alla mancanza di indagini sul campo approfondite e alla scarsità di dati adeguatamente editi. Le testimonianze archeologiche rinvenute entro i confini dell’attuale provincia di Trieste, in particolare, presentano numerose criticità. L’obiettivo del presente contributo è quello di individuare le problematiche connesse alle modalità di svolgimento delle ricerche passate effettuate in tale area e di analizzare criticamente le conoscenze trasmesse in bibliografia, mettendo in chiaro l’effettiva qualità ed affidabilità dei dati a disposizione.
Parole chiave: Castellieri, Protostoria, Trieste, Carso, Database.
Abstract - Several uncertainties persist in the study of the so-called “castellieri” – typical protohistoric hillforts spread across the Caput Adriae – due to a lack of extensive field investigations and accurate scientific publications. Above all, evidence found in the present-day Italian province of Trieste remains particularly doubtful. In the present contribution, we aim to identify problems caused by the methods used to conduct past research in this area, and to reevaluate the existing bibliography on the subject in order to clarify the actual quality and reliability of the available data.
Key words: Hillforts, Protohistory, Trieste, Karst, Database.
Riassunto breve - La penisola istriana per le sue caratteristiche geografiche, geologiche e morfologiche fa parte dell’area dell’alto Adriatico. I castellieri rappresentano la caratteristica più distintiva della preistoria dell’Istria. La loro nascita e la loro struttura sono state influenzate da fattori naturali (configurazione del terreno, acque, clima) e da fattori storici che hanno interessato tutta l’Europa. I primi insediamenti in altura, sorti in seguito alle migrazioni degli Indoeuropei, a cavallo tra l’Eneolitico e la prima fase dell’età del Bronzo, divennero molto presto il principale tipo d’insediamento nell’età del Bronzo e del Ferro. La conquista romana portò a radicali cambiamenti nella società istriana e la vita nella maggior parte dei castellieri ebbe fine. Oltre ai resti materiali, i castellieri sono riconoscibili dai toponimi, tra cui i più frequenti sono Gradina e Kaštelir, derivati dal croato/sloveno “grad” (“città”) e dal latino castellum. La concentrazione più significativa di castellieri si osserva nei pressi del Canal di Leme e lungo le principali vie di comunicazione delle valli fluviali. Nonostante il grande numero di siti, solo alcuni sono stati oggetto di indagine, tra cui Moncodogno, Nesazio, Monte Ricco e Monbrodo. La datazione si basa prevalentemente sull’analisi delle necropoli. Nel corso della preistoria l’Istria ha sviluppato uno stile peculiare, frutto del proprio sviluppo interno ma al contempo influenzato dai numerosi contatti con i popoli del Mediterraneo, dell’area danubiana e delle Alpi.
Parole chiave: Istria, Preistoria, Castellieri, Moncodogno, Nesazio.
Abstract - The Istrian Peninsula, due to its geographical, geological, and morphological characteristics, is part of the Upper Adriatic area. The castellieri represent the most distinctive feature of Istria’s prehistory. Their origin and structure were influenced by natural factors (physical configuration, water, climate) and historical factors that affected the whole of Europe. The first hilltop settlements arose as a result of the massive migrations of the Indo-Europeans between the Eneolithic and the early Bronze Age, and they quickly became the main type of settlement during the Bronze and Iron Ages. After the Roman conquest, the way of life and society changed, and life on most castellieri came to an end. In addition to the material remains, the castellieri are recognizable by the toponyms, the most frequent being Gradina and Kaštelir, derived from the Croatian/Slovenian “grad”, meaning “town”, and from the Latin castellum. The most intense and evident concentration of castellieri is found around the Leme Bay and along the communication routes of the river valleys. Despite the numerous sites, only a few have been investigated: Monkodonja, Nesactium, Monte Ricco and Monbrodo. The chronology is mostly based on the analysis of necropolises. Throughout prehistory, Istria developed a peculiar style based on its own development, influenced by active contacts with the peoples of the Mediterranean, but also with those from the Danube area and the Alpine regions.
Key words: Istria, Prehistory, Hillforts, Monkodonja, Nesactium.

Riassunto breve - Con il presente contributo si rendono note alcune entità autoctone (Paeonia daurica subsp. velebitensis, Pulmonaria stiriaca, Callianthemum coriandrifolium), alcune delle quali anticipate nella recente check list italiana (Bartolucci et al. 2018), e alloctone casuali (Papaver dubium subsp. austromoravicum, Akebia quinata) nuove per la flora italiana e regionale. Viene inoltre segnalata Viola jordanii, nuova per la flora della Slovenia. Di tutte queste entità vengono inoltre indicati i dati stazionali, la corologia, l’ecologia e le afferenze fitosociologiche che ne inquadrano il comportamento a scala locale.
Parole chiave: nuove specie, flora, Friuli Venezia Giulia, Italia, Slovenia.
Abstract - In this paper several native entities (Paeonia daurica subsp. velebitensis, Pulmonaria stiriaca, Callianthemum coriandrifolium), some of which are anticipated in the recent Italian check list (Bartolucci et al. 2018), and casual alien entities (Papaver dubium subsp. austromoravicum, Akebia quinata) new to the Italian and regional flora are known. Viola jordanii, new to the flora of Slovenia, is also reported. Of all these entities, chorology, ecology and phytosociological attribution, which frame their behavior on a local scale, are also indicated.
Key words: new species, flora, Friuli Venezia Giulia, Italy, Slovenia.
Riassunto - Il marcato aumento della temperatura media degli ambienti alpini ha provocato impatti notevoli sugli ecosistemi d’alta quota. Globalmente è stata osservata una rapida espansione degli arbusti, determinata da una maggiore crescita e capacità di colonizzare aree a quote sempre maggiori. Inevitabile conseguenza di questo fenomeno è l’erosione degli habitat delle specie adattate a vivere ad altitudini elevate, che porta, in ultima analisi, ad un’alterazione della biodiversità. In questo studio è stato applicato un approccio dendroecologico al fine di comprendere le relazioni tra la crescita radiale annuale della specie casmofita Atadinus pumilus (Turra) Hauenschild, le principali variabili climatiche (temperature medie, precipitazioni e precipitazioni nevose) ed altitudine, al fine di determinare i fattori limitanti della crescita della pianta e dell’intera comunità vegetale ospitante. Lo studio è stato condotto nelle Alpi e Prealpi della regione Friuli Venezia Giulia, dove sono stati prelevati 19 campioni lungo un gradiente altitudinale totale di 600 m. L’innalzamento della temperatura media ha determinato un incremento della crescita radiale della specie, mentre l’aumento delle precipitazioni ha limitato la crescita (spessore) degli anelli annuali. La temperatura media, tuttavia, si è dimostrata essere il fattore principale nell’alterazione della crescita radiale, soprattutto nel caso di piante giovani. Infine, una maggiore ricchezza specifica ha determinato una diminuzione della crescita di A. pumilus, imputabile probabilmente a una maggiore competizione. Questi risultati suggeriscono che l’aumento della temperatura potrà cambiare drasticamente anche queste comunità vegetali ben adattate a climi estremi, inducendo una crescita maggiore della vegetazione e un plausibile cambiamento dei rapporti tra le specie presenti e della biodiversità.
Parole chiave: Cambiamento climatico - Biodiversità - Espansione arbusti nani - Specie casmofite - Atadinus pumilus
Abstract - The marked increase in the average temperature of Alpine environments has caused significant impacts on high-altitude ecosystems. Globally, a rapid expansion of shrubs has been observed, brought about by their increased growth and ability to colonise areas at higher and higher altitudes. An inevitable consequence of this phenomenon is the erosion of the habitats of species adapted to living at high altitudes, which ultimately leads to an alteration of biodiversity. In this study, a dendroecological approach was applied to understand the relationships between the annual radial growth of the chasmophyte species Atadinus pumilus (Turra) Hauenschild, the main climatic variables (mean temperatures, precipitation and snowfall) and altitude. The goal was to identify the limiting factors of the growth of the plant and the entire host plant community. The study was conducted in the Alps and Pre-Alps of the Friuli Venezia Giulia region, where 19 samples were taken along a total altitudinal gradient of 600 m. The rise in mean temperature led to an increase in the radial growth of the species, while the increase in precipitation limited the growth (width) of the annual rings. The mean temperature, however, proved to be the main factor in radial growth, especially in the case of young plants. Finally, increased specific richness led to a decrease in the growth of A. pumilus, which was probably due to increased competition. T hese results suggest that rising temperatures may drastically change even these well-adapted plant communities in extreme climates, leading to increased vegetation growth and a plausible change in species ratios and biodiversity.
Key words: Climate change - Biodiversity - Dwarf shrub expansion - Chasmophytic species - Atadinus pumilus
Keywords: Birds Checklist, Nature Reserve Isonzo Rivermouth, Wetlands, Birds monitoring

IACUZZI R., PUGLIESE N., VAIA F. 1979, Nuovi elementi per la conoscenza geotettonica della dorsale Faeit - Campeón (Friuli)/Some new elements to the geotectonic knowledge of Faeit – Campeón (Friuli), Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 13-34.
Riassunto. — Sulla base dei risultati finora ottenuti viene illustrato il carattere altamente dinamico della struttura nota come “ellissoide del Campeón “ a partire per lo meno dal Giurassico, i cui sedimenti affiorano al nucleo della struttura stessa; si ritiene ciò di particolare importanza in senso paleoambientale e tettonico considerando la posizione dell’area studiata.
Parole chiave: Geotettonica, Mesozoico friulano, Ellissoidi.
Abstract — The Authors describe stratigraphy, morphology and tectonic of the ancient ellipsoid of Campeón Mount and demonstrate the mesozoic age of its core and the high environmental energy from both sedimentological and tectonic point of view.
Key words: Geotectonic, Mesozoic of Friuli, Ellipsoids.
CALLIGARIS R., PICCOLO M., ZUCCHI STOLFA M.L. 1979, Rinvenimenti di impronte di meduse nel flysch triestino/A medusal fauna from flysch of Trieste, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 35-39.
Riassunto. — Viene segnalata una fauna a Meduse di un affioramento del Flysch triestino
(Eocene inferiore). Si propone la seguente attribuzione: Kirklandia aff. K. texana CASTER 1945.
Parole chiave: Cnidari, Eocene inferiore, Friuli-Venezia Giulia, Sistematica.
Abstract — A Medusal fauna from an outcrop of the Flysch of Trieste (Lower Eocene) is
pointed out. The following attribution is proposed: Kirklandia aff. K. texana CASTER 1945.
Key words: Cnidaria, Lower Eocene, Friuli-Venezia Giulia, Systematics.
ZUCCHI STOLFA M.L. 1979, Lamellibranchi recenti delle lagune di Grado e di Marano/Recent bivalva of the Grado and Marano lagoons, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 41-60.
Riassunto. — Nel presente lavoro vengono riportati i dati, inerenti le lagune di Grado e Marano, riguardanti i Bivalvi provenienti da 59 stazioni. Sono state determinate 39 specie appartenenti a 35 generi. L’associazione rappresentativa risulta costituita da Mytilaster lineatus aff. v. lamarcki, Loripes lacteus, Lepton nitidum, Cerastoderma edule, Scrobiculariaplana e Abra alba.
Parole chiave: Molluschi, Recenti, Paleoecologia, Adriatico settentrionale.
Abstract — In this work are examined the data concerning the Bivalvia from 59 sampling stations in the Grado and Marano lagoons (Northern Adriatic); are reported 39 species ascribed to 35 genera that have been determined. The resulting representative association is formed by Mytilaster lineatus aff. v. lamarcki, Loripes lacteus, Lepton nitidum, Cerastoderma edule, Scrobicularia plana and Abra alba.
Key words: Mollusca, Recent, Paleoecology, Upper Adriatic.
ZUCCHI STOLFA M.L., GIOVANNELLI M.M. 1979, Molluschi recenti della foce del fiume Tagliamento/Recent mollusca of the Tagliamento rivermouth, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 61-84.
Riassunto. — In questo lavoro sono stati esaminati 41 campioni prelevati con benna e 3 campioni prelevati a mano e trattati con Eritrosina tutti nella zona prospiciente la foce del Fiume Tagliamento (Adriatico settentrionale). Dai risultati ottenuti risultano per i due sistemi di campionatura due associazioni diverse: è perciò importante sottolineare la difficoltà di usare i dati delle biocenosi per confronti paleoecologici.
Parole chiave: Molluschi, Recente, Paleoecologia, Adriatico settentrionale.
Abstract — This work concerns the outcome of the study of the malacofauna, obtained in 41 grab sampling stations and 3 by hand drawings carried out at the mouth of the river Tagliamento.
Key words: Mollusca, Recent, Paleoecology, Upper Adriatic.
LIUZZI G. & ZUCCHI STOLFA M.L. 1979, Una nuova specie di Cyclostremiscus del Mediterraneo/A new species of Cyclostremiscus found in the Mediterranean Sea, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 85-90.
Riassunto. — Viene descritta una nuova specie, Cyclostremiscus dariae n. sp. proveniente da Savudrija (Adriatico settentrionale); nessuna specie sicuramente appartenente a questo genere è stata finora segnalata nel Mediterraneo. Viene confrontata con un Cyclostremiscus delle coste occidentali africane.
Parole chiave: Molluschi, Recente, Adriatico settentrionale, Sistematica.
Abstract — It is described a new species, Cyclostremicus dariae n. sp. from Savudrija (North Adriatic sea); none species surely belonging to this genus was previously recordered front Mediterranean Sea. It is discussed in relation with one Cyclostremicus from West African coasts.
Key words: Mollusca, Recent, Upper Adriatic, Systematics.
PERTOT M. & POLDINI L. 1979, Le Gentianae della sect. Cyclostigma Griseb. nelle Alpi Friulane e nel Carso Triestino/Gentianae of sect. Cyclostigma Griseb. in the Alps of Friuli and on the Karst of Trieste, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 91-119.
Riassunto. — Nelle Alpi sudorientali italiane (Carniche e Giulie) con inclusione del Carso triestino sono presenti nove specie di Gentiana L sect. Cyclostigma Griseb. (G. verna, G. tergestina, G. brachyphylla, G. orbicularis, G. pumila, G. bavarica, G. terglouensis, G. nivalis, G. utriculosa). Ne viene studiata la distribuzione sia zonale che verticale.
Parole chiave: Gentianae sect. Cyclostigma, Distrib., Alpi Friulane, Carso Triestino.
Abstract — On the Southeastern Italian Alps (Carnian and Julian Alps) with the Karst
of Trieste there are nine species of Gentiana L. sect. Cyclostigrna Griseb. (G. verna, G. tergestina, G. brachyphylla, G. orbicularis, G. pumila, G. bavarica, G. terglouensis, G. nivalis, G. utriculosa). The paper deals with their distribution both zonal and vertical.
Key words: Gentianae sect. Cyclostigma, Distrib., Alps of Friuli, Karst of Trieste.
SPECCHI M. & CEROSIMO G. 1979, Cladoceri raccolti in uno stagno del basso Friuli/Cladocerans collected in a pond in southern Friuli (Italy), Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 121-131.
Riassunto. — Sono stati studiati i Cladoceri di uno stagno presso Ariis (Basso Friuli). Le specie raccolte sono: Simocephalus vetulus (O.F. MÜLLER), Ceriodaphnia megalops SARS, Scapholeberis mucronata (O.F. MÜLLER), Lathonura rectirostris (O.F.MÜLLER), Acroperus harpae BAIRD, Camptocercus rectirostris SCHÖDLER, Graptoleberis testudinaria (FISCHER), Alona rectangula SARS, Alona quadrangularis (O.F. MÜLLER), Peracantha truncata (O.F. MÜLLER), Pleroxus aduncus (JURINE), Chydorus sphaericus (O.F. MÜLLER) ed Euricercus Iamellatus (O.F.MÜLLER). Viene discussa la distribuzione delle specie indicate in rapporto con il particolare tipo di ambiente in cui sono state raccolte.
Parole chiave: Zoologia, Crostacei, Cladoceri d’acqua dolce, Distribuzione.
Abstract — This research work presents a list of Cladocerans species collected in a pond in
Southern Friuli and illustrates their life cycle.
Key words: Zoology, Crustaceans, Fresh water Cladocerans, Distribution.
CASSINARI E., MICCOLI E., SPECCHI M. 1979, Indagini su alcuni laghi del Friuli-Venezia Giulia. Osservazioni sui laghetti di Fusine in Val Romana (Tarvisio)/Researches into some lakes of Friuli-Venezia Giulia (Italy). Observations on Fusine lakes in Val Romana (Tarvisio), Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 133-146.
Riassunto. — Viene descritto l’andamento della temperatura, dell’ossigeno disciolto e della
trasparenza studiati nel corso di due anni di ricerche nei due laghi di Fusine.
Il lago Inferiore presenta le caratteristiche termiche di un tipico lago temperato, con stratificazione termica inversa durante l’inverno, diretta in estate e isotermia autunnale e primaverile.
L’andamento termico del lago Superiore non è cosi caratteristico perché, per la bassa profondità, risente delle vicissitudini termiche atmosferiche. L’ossigeno presenta valori di norma superiori alla saturazione, la trasparenza è piuttosto elevata.
Lo zooplancton è estremamente povero in numero di specie e di individui. In particolare sono state rinvenute 8 specie di Cladoceri di cui solamente Chydorus sphaericus e Eubosmina longispina sono relativamente abbondanti.
Viene fatto un elenco delle specie ittiche che vivono nei laghi e viene discussa la loro origine.
Parole chiave: Ecologia, Plancton, Distribuzione Cladoceri, Distribuzione Pesci.
Abstract — Data on temperature, dissolved oxygen and transparency of the two alpine
lakes of Fusine (Oriental Alps - Italy) are given. Data on zooplankton and ichthyofauna are
reported.
Key words: Ecology, Plankton, Cladocerans distribution, Fishes distribution.
DIOLI P. 1979, Eterotteri del Friuli. 1. Primo nucleo di collezione presso il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine/Heteroptera from Friuli. 1. A first nucleus of the collection of the M. F. S. N., Udine, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 147-161.
Riassunto. — L’ Autore esamina gli Eterotteri del Friuli raccolti negli anni 1926-28 da M. Gortani e Collaboratori, nonché tutto il materiale radunato negli anni successivi presso il Museo Friulano di Storia Naturale. Vengono segnalate 15 entità non ancora note per questa regione e accertata la presenza in Italia dell’Antocoride Acompocoris pygmaeus (FALL.).
Parole chiave: Eterotteri, Friuli, Collezione Gortani, Museo di Udine.
Abstract — The Author gives notice about Heteroptera mainly collected by Prof. M. Gortani about the years 1926-28 in Friuli. Acompocoris pygmaeus (FALL) is confirmed in Italy.
Key words: Heteroptera, Friuli, Gortani Collection, Museum of Udine.
BRANDMAYR P. 1979, Ricerche ecologico-faunistiche sui coleotteri geoadefagi della Riserva Naturale Regionale della “Val Alba” (Moggio Udinese, Friuli)/Faunistic-ecological investigations on Coleoptera Geadephaga of the “Val Alba” Regional Nature Reserve, Gortania - Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 1, pp. 147-161.
Riassunto. — Vengono presentati i primi risultati di una ricerca pluriennale sulla fauna a Coleotteri Carabidi e Cicindelidi della Riserva Naturale Regionale della “Val Alba”, sita nel massiccio del Zuc del Boor, presso Moggio Udinese (Alpi Carniche). Vengono descritti quantitativamente mediante trappole a caduta i popolamenti delle principali formazioni forestali del piano montano e dell’orizzonte subalpino e di alcuni biotopi prativi (radure, prateria alpina) e ripicoli, con particolare riguardo alle loro correlazioni microclimatiche e topografiche ed alle interazioni biotiche (formiche del gr. rufa). L’analisi sinecologica (corredata da un transetto) è integrata da considerazioni autoecologiche e faunistiche, soprattutto sulle “penetrazioni” illiriche. Viene messo in rilievo e discusso il significato della presenza, nel bacino, di molti euriendemiti aventi vari rapporti con le vicissitudini glaciali o più in generale paleoambientali della Val Alba e con la situazione geografica. Le conclusioni, talune anche di carattere applicativo, vengono presentate secondo uno schema simile a quello delle “ Schede relative agli ambiti di tutela ambientale e naturalistica perimetrati per l’elaborazione del Piano Urbanistico Regionale del Friuli-Venezia Giulia”.
Parole chiave: Ambienti montani e alpini, Cenosi a Carabidi, Zoogeografia, Paleoecologia,
Gestione del territorio.
Abstract. – Results are given of an environmental study on Coleoptera Carabidae and Cicindelidae of the “Val Alba” Nature Reserve on the Zuc del Boor massif. Abundance structures of the main communities of the montane forest zone and of some open habitata (clearings, alpine prairie, stream banks) have been obtaines by pit-traps. They relations to micro-climatic and topographic features of the biotopes as well they biotic interactions with the ants of rufa-group are discussed. To the synecological analysis autoecological and faunistic considerations have been added, especially about the illyrian “penetrations” in the Carnic Alps. The connections between the manifold euryendemites and the geographic-palaeoecological features of this Nature Reserve have been elucidated. Theoretic and applied conclusions are given in the form of the “Index-cards to the environmental protection areas of the Urban Plan of the Region Friuli- Venezia Giulia” .
Key words: Montane and alpine environments, Carabid communities, Zoogeography, Paleoecology, Land use.

Riassunto breve - Estendendo quanto già in precedenza fatto per il bacino del T. Torre, vengono illustrate le differenziazioni climatiche dei bacini che drenano l’arco prealpino giuliano in funzione degli elementi del clima più significativi. Ne sono successivamente discussi i conseguenti più importanti collegamenti con il comportamento idrogeologico dell’area, specie per quanto riguarda la dispersione delle acque e gli effetti erosivi (trasporto solido).
Parole chiave: Clima, Idrogeologia, Prealpi Giulie.
Abstract – Climatic differences of the drainage basins in Julian Prealps are pointed out, on the basis of our previous work on Torre basin. The relations between climate elements and hydrologic and morphogenetich activity are discussed, particulare as far as water distribution and solid tribute are concerned.
Key words: Climate, Hydrogeology, Julian Prealps.
Abstract - A new Triassic reptile, Megalancosaurus preonensis n. g., n. sp., is reported from the Norian dolostones and dolomitic bituminous limestones of the Preone valley (Ampezzo, Province of Udine, Italy). Following an introduction concerning stratigraphy and paleoecology, the incomplete preserved skeleton is described. Some features of the fore-limbs, in particular the morphology of the manus, suggest an arboreal mode of life of the reptile.
Key words: Reptilia, Upper Trias, Friuli, Systematics.
Riassunto breve - Si segnala il ritrovamento di un nuovo rettile triassico, Megalancosaurus preonensis n. g., n. sp., proveniente dalle dolomie e calcari dolomitici bituminosi della valle di Preone (Ampezzo, Provincia di Udine, Italia). Dopo una breve introduzione stratigrafica e paleoecologica, viene descritto lo scheletro incomplreto del nuovo rettile. Alcune caratteristiche dell’arto anteriore ed in particolare la struttura della zampa, suggeriscono un adattamento alla vita arboricola.
Parole chiave: Rettili, Triassico Superiore, Friuli, Sistematica.
Riassunto breve – È stato studiato il significato ecologico delle biocenosi ad Ostracosi bentonici di 41 campioni raccolti nel tratto di mare compreso tra Grado e Caorle, interessato dalla dispersione degli apporti del fiume Tagliamento. Le biocenosi vengono poi confrontate con le tanatocenosi corrispondenti per ottenere dati di interesse paleoecologico.
Parole chiave: Ostracodi, Recente, Ecologia, Paleoecologia, Adriatico.
Abstract – The ecological meaning of the benthic ostracod biocoenosis of 41 samples collected in the stretch of sea between Grado and Caorle, influenced by the Tagliamento River, has been studied. Afterwards the biocoenosis have been compared with the relating thanatocoenosis to obtain some data of paleoecological interest.
Key words: Ostracods, Recent, Ecology, Paleoecology, Adriatic Sea.
Riassunto breve – Viene qui proposto un aggiornamento dei dati tipologici che possano contribuire all’inquadramento culturale dell’insediamento preistorico di Palmanova (Udine), che pare attestare un quadro cronologico molto vasto, da tradizioni tardo – paleolitiche a più tarde manifestazioni. È dunque testimoniata una continuità di insediamento, anche se scandita probabilmente da momentanei abbandoni del sito. Ci si auspica che un sondaggio stratigrafico eseguito a breve termine definisca con maggiore sicurezza le considerazioni preliminari.
Parole chiave: Industria litica, Preistoria, Palmanova, Friuli.
Abstract – It’s proposed a revision of the typological data that can contribute to the cultural framing of the prehistoric settlement of Palmanova /Udine), that seems to bear witness to a very large period, beginning from late Paleolithic to later manifestations. It’s so evidenced a continuity of settlement, even if probably characterized by transitory abandonment of the site. We wish that, in a short time, a stratigraphic drilling could define with greater certainty the preliminary considerations.
Key words: Lithic artifacts, Prehistory, Palmanova, Friuli.
Riassunto breve – Una classificazione numerica di 250 rilievi di vegetazione epifitica appartenente allo Xanthorion parietinae nell’Italia Nord – orientale ha portato alla distinzione di 9 tipi di vegetazione. Viene brevemente discussa la distribuzione e l’ecologia di ciascun tipo.
Parole chiave: Xanthorion parietinae, Licheni, Epifite, Italia Nord – orientale, Classificazione numerica.
Abstract – A numerical classification of 250 releves of epiphytic vegetation belonging to the Xanthorion parietinae in North-eastern Italy led to the distinction of 9 community-types. Distibution and ecology of each type are briefly discussed.
Key words: Xanthorion parietinae, Lichens, Epiphytes, North-eastern Italy, Numerical classification.
Riassunto breve – Viene reso noto il ritrovamento di Saxifraga mutata L. sul gruppo del M. Raut (Prealpi Carniche); la specie entra a far parte di cenosi dal carattere francamente pioniero (Stipetum calamagrostis Br.-Nl., Festecetum laxae Wraber, Brometalia), caratterizzate, a basse quote, da elevata termofilia.
Parole chiave: Saxifraga mutata L., Ecologia, Fitosociologia, Prealpi Carniche.
Abstract – Saxifraga mutata L. has been found in the M. Raut group (Carnic Prealps); the vegetation in which it occurs may be referred to Stipetum calamagrostis Br.-Bl. and Festucetum laxae Wraber at the low elevations (m 700 – 800) and to Brometalia at higher altitudes (m 1300).
Key words: Saxifraga mutata L., Ecology, Phytosociology, Carnic Prealps.
Riassunto breve - È stata cartografata la vegetazione del fiume Noncello nel tratto che attraversa la città di Pordenone; la particolare ricchezza fitocenotica (40 associazioni rilevate) dipende dalla presenza dell’acqua, quale elemento di diversificazione ambientale, e dall’azione antropica. Vengono infine formulati alcuni criteri generali per la conservazione e il restauro di questi biotopi prossimonaturali.
Parole chiave: Cartografia, Vegetazione fiume Noncello, Pordenone.
Abstract - The vegetation of Noncello river has been mapped in the urbane area of Pordenone (NE Italy); the richness in plant communities (40 mapped phytoassociations) above all depends on the water presence and on the anthropic action. The paper at last deals with some suggestions for the maintenance and improvement of these natural environments.
Key words: Vegetation mapping, Noncello river, Pordenone (NE Italy).
Riassunto breve - Questo studio analizza la variazione della vegetazione delle faggete del versante meridionale del M. Pura (Ampezzo, Udine) lungo il gradiente altitudinale. Sono stati utilizzati sia il metodo diretto che il metodo indiretto. La risposta della vegetazione è stata descritta.
Parole chiave: Altitudine, Fagetalia, Gradiente, Ordinamento, Seriazione.
Abstract - This study analyzes the variation ofbeechwoods on the Southern slopes of M. Pura (Ampezzo, Udine) along the elevation gradient. Both the direct method and the indi-rect one wgre applied. The response of the vegetation composition has been described.
Key words: Elevation, Fagetalia, Gradient, Ordination, Seriation.
Riassunto breve - La Trachysphaera fabbrii (VERH.) era considerata d’aver perduto ogni traccia dei suoi occhi. La revisione di un cotipo e di altri esemplari. topotipici ha dimostrato la presenza di ocelli, benchè in numero ridotto e privi di pigmento, come pure una certa variabilità degli organi genitali. Viene descritta la Trachysphaera gasparoi n.sp. e confrontata con la fabbrii. Le principali differenze riguardano la statura degli animali, i tergiti e la loro ornamentazione e la forma del sincoxite e dei telopodi.
Parole chiave: Trachysphaera gasparoi n.sp., T. fabbrii, Confronto, Nuova località.
Abstract - Trachysphaera fabbrii (VERH.) had been considered to have lost every vestige ofits eyes. Revision of a cotype and offurther topotypic specimens has shown the presence ofocelli, though reduced in number and lacking pigment, as well as some variability of the genitalia. T. gasparoi n.sp. is described and compared with T. fabbrii. The main differences concern the size of animals, the tergites and their ornament and the shape of the syncoxite oftelopods.
Key words: Trachysphaera gasparoi n.sp., T. fabbrii, Comparison, New records.
10. PECILE I. 1981, Una nuova stazione italiana di Nehalennia speciosa (Charp.)/A new Italian site for Nehalennia speciosa (CHARP.), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 2, pp. 173-180.
Riassunto breve - In questa nota l’autore tratta del ritrovamento in una torbiera a bassa quota, di Nehalennia speciosa (CHARP.), specie nuova per il Friuli-Venezia Giulia. Vengono, inoltre, date brevi notizie sulle caratteristiche del biotopo e sull’odonatofauna associata.
Parole chiave: Odonati, Distribuzione, Friuli.
Abstract - In this notice the author reports the discovery of Nehalennia speciosa (CHARP.) in a Iow altitude moss. This species results newf or Friuli- Venezia Giulia. He also describes the biotope’s characteristics and the associated Odonate fauna.
Key words: Odonata, Distribution, Friuli.
11. CARNIEL A., MASUTTI L. 1981, Osservazioni sull’attività di raccolta di Formica pratensis Retzius e Formica lugubris Zetterstedt nelle foreste del Cansiglio (Prealpi Carniche)/Observations on the gathering activity of Formica pratensis Retzius and F. lugubris Zetterstedt in the forests of Cansiglio (the Carnic Prealps), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 2, pp. 181-194.
Riassunto breve – È stata calcolata la quantità media di melata che le operaie dei formicidi, di cui al titolo, recano al nido rientrando da una spedizione di approvvigionamento in una pecceta. Sono state identificate le prede ottenute in due giorni di attività estiva. L’azione predatoria s.l. di F. pratensis si è svolta sicuramente anche su abeti rossi, quella di F. lugubris per lo più sul terreno; entrambe le specie hanno recuperato numerosi cadaveri di operaie.
Parole chiave: Formicidi, Approvvigionamento, Relazioni trofobiotiche, Melata, Prede.
Abstract – The average weight of the honeydew carried by homing workers of the above-mentioned Formicidae in a spruce wood was calculated. Organisms gathered by ants in two summer days were identified: F. pratensis surely collected insects also on spruce trees; F. lugubris hunted mostly on the soil; both species recovered many corpses of workers.
Key words: Red wood ants, Gathering activity, Trophobiotic relations, Honeydew, Prey.
Riassunto breve - Vengono riassunti i dati relativi all’affinità ambientale, al ciclo biologico, allo sviluppo alare ed alla struttura di areale delle tre specie di Clivina note per il Friuli-Venezia Giulia, di Platynidius scrobiculatus e di Platynus krynickii. Vengono inoltre ridescritti ed illustrati i caratteri differenziali tra Clivina fossor e collaris, come evidenziabili su materiale dell’Italia settentrionale. È confermata la presenza, in Italia, di Clivina ypsilon, specie di paludi salmastre. Per Platynidius scrobiculatus viene fornita una cartina della distribuzione geografica nelle Alpi Orientali meridionali e nel Carso Dinarico. Viene segnalata la presenza di Platynus krynickii anche nel Friuli, dove sembra comportarsi da elemento stenoecio ai bordi di pozze semipermanenti in boschi umidi e sciafili della pianura.
Parole chiave: Carabidi, Bionomia, Ecologia, Distribuzione, Friuli, Sistematica.
Abstract - Briefnotes on habitat afjìnity, life cycle, wingfeatures and area structure have been summarizedfor the three Clivina-species living in Friuli- Venezia Giulia, for Platynidius scrobiculatus and Platynus krynickii. Diagnostic differences between Clivina fossor and collaris are redescribed and illustrated for North Italian populations. The presence of the brackish marshdwelling Clivina ypsilon in Northeastern Italy is here definitively confirmed. A map is given of the area of Platynidius scrobiculatus in Southeastern Alps and Dinaric Karst. The first findings of Platynus krynickii are recordedfor Friuli. This stenotopic beetle lives here mainly at the borders of small semipermanent ponds on the shaded muddy soil of wet lowland forests.
Key words: Carabidae, Bionomy, Habitat selection, Distribution, Friuli, Systematics.
Riassunto breve - Vengono descritte alcune caratteristiche idrologiche del Natisone. La temperatura varia tra 50° e 20°. Le portate sono variabili tra i 380 ed alcuni mc/sec soltanto.
Il regime è tipicamente pluviale con massimi della portata in ottobre-novembre e maggio-giugno e con minimi in luglio-agosto e gennaio. Vengono riportati dati preliminari sulle comunità bentoniche studiate in sette stazioni e notizie sulla fauna ittica e sulla sua distribuzione.
Parole chiave: Ecologia, Comunità bentoniche, Distribuzione pesci.
Abstract - Data on temperature, flow and morphology of the Natisone river (Northern Italy: Friuli) are given. Data on benthic communities and ichthyofauna are reported.
Key words: Ecology, Benthic communities, Fishes distribution.
Riassunto breve - Nel Friuli-Venezia Giulia e nel Veneto orientale, negli inverni 1977-78, 1978-79 e 1979-80, è stata osservata la presenza di un consistente numero di Oche granaiole, Oche lombardelle o Oche selvatiche svernanti. Vengono esposti dati sulla consistenza e composizione dei branchi, fenologia, comportamento e influenza sui coltivi.
Parole chiave: Anatidae, gen. Anser, Popolazioni svernanti, Friuli-Venezia Giulia, Veneto orientale.
Abstract - In the regions Friuli- Venezia Giulia and East Veneto, during Winters 1977-78,
1978-79 and 1979-80, has been observed the presence of a large number of wintering Bean Geese, White-fronted Geese and Greylag Geese. Data on the consistence and composition of flocks, phenology, behaviour and the influence to agricultural crops, are given.
Key words: Anatidae, genus Anser, Wintering populations, Friuli- Venezia Giulia, East Veneto.
Pagina 1 di 7