GORTANIA 27

1. PONTON M. 2006, Tettonica estensionale del Senoniano nel gruppo del Montasio (Alpi Meridionali orientali)/Extensional tectonics during Senonian in the Montasio Group (south-eastern Alps), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 7-15. 

 

Riassunto breve - Viene segnalato e descritto un affioramento di calcari con ricche associazioni a foraminiferi planctonici del Senoniano discordante con il Calcare del Dachstein del Norico superiore (?)- Retico. Esso viene interpretato come un filone sedimentario e messo in relazione con le fasi tettoniche eoalpine che hanno interessato il settore orientale delle Alpi Meridionali. 

Parole chiave: Filone sedimentario, Tettonica, Cretacico sup., Alpi Giulie, Alpi Meridionali. 

 

Abstract - An outcrop of limestones with rich associations of Senonian planctonic foraminifers is reported and described. The limestones was deposited unconformably with the Upper Norian (?)-Raethian Dachstein Limestone. It is interpreted as a neptunian dike originated by the eoalpine tectonic phase that involved the eastern part of Southern Alps. 

Key words: Neptunian dike, Tectonics, Upper Cretaceous, Julian Alps, Southern Alps.

 

2. BELVEDERE M., BIZZARINI F. 2006, Prima segnalazione di poriferi nel Carnico (Triassico superiore) dei dintorni di Sappada/First record of Carnian (upper Triassic) Porifera from Sappada area, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 17-24. 

 

Riassunto breve - Sono presi in esame i Poriferi rinvenuti da G. Nonini nell’area compresa tra il Rio Lech e il Rio Siera di Sappada oggi conservati presso il Museo Friulano di Storia Naturale. Si tratta della prima segnalazione di una associazione a spugne in quest’area, che, su base litologica, viene attribuita alla Formazione di S. Cassiano (Carnico, Triassico sup.). Un primo esame sistematico dei 29 esemplari depositati ha permesso di riconoscere i seguenti taxa di Inozoa: Stellispongia manon (MUNSTER, 1841), Precorynella capitata (MÜNSTER, 1841), Stollanella sp., Euepirrhysia pusilla (LAUBE, 1865), Corynella cf. penetrata (QUENSTEDT, 1878), Polysiphonella sp.; di Sphinctozoa: Solenolmia manon (MÜNSTER, 1841) e Enoplocoelia armata (KLIPSTEIN, 1843); e di Sclerospongie: Leiospongia cf. subcariosa (MÜNSTER, 1841), Cassianochaetetes cf. gnemidium (KLIPSTEIN, 1845) e Reticulocoelia sp. 

Parole chiave: Porifera, Formazione S. Cassiano, Carnico, Sappada, Veneto. 

 

Abstract - First record of Carnian (upper Triassic) Porifera from Sappada area. Here are considered the Porifera collected by G. Nonini in the area between Rio Lech and Rio Siera di Sappada, nowadays stored in the Museo Friulano di Storia Naturale. This is the first record of a sponge association in that area which, on litological basis, is assigned to the S. Cassiano Formation (Carnian, upper Triassic). 

The first systematic exam of the 29 samples stored has allowed to identify the following taxa of Inozoa: Stellispongia manon (MÜNSTER, 1841), Precorynella capitata (MÜNSTER, 1841), Stollanella sp., Euepirrhysia pusilla (LAUBE, 1865), Corynella cf. penetrata (QUENSTEDT, 1878), Polysiphonella sp.; of Sphinctozoa: Solenolmia manon (MÜNSTER, 1841) and Enoplocoelia armata (KLIPSTEIN, 1843); and of Sclerospongie: Leiospongia cf. subcariosa (MÜNSTER, 1841), Cassianochaetetes cf. gnemidium (KLIPSTEIN, 1845) and Reticulocoelia sp

Key words: Porifera, S. Cassiano Formation, Carnian, Sappada, Veneto.

 

3. DALLA VECCHIA F.M. 2006, Resti di Tanystropheus, Saurotterigi e “Rauisuchi” (Reptilia) nel Triassico medio della Val Aupa (Moggio Udinese, Udine)/Remains of Tanystropheus, Saurotterigi and “Rauisuchians” (Reptilia) in the Middle Triassic of Aupa Valley (Udine, Friuli Venezia Giulia, NE Italy), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 25-48. 

 

Riassunto breve - Resti scheletrici isolati di rettili rinvenuti in più livelli all ‘interno delle “torbiditi d’Aupa” (Anisico superiore, Triassico medio) della Val Aupa (Moggio Udinese, Udine) sono riferiti in gran parte al bizzarro Protorosauriano Tanystropheus. Si tratta di vertebre cervicali, dorsali, caudali, una sacrale, due coste, denti, una clavicola e un ileo. Molto più rari sono i reperti riferibili ai Saurotterigi: un frammento di corazza di un Placodonte Ciamodontoideo, un centro vertebrale caudale e due ilei di Eusauropterygia indeterminati, un dente di Nothosaurus, un grande arco neurale dorsale ed un femore forse riferibili a questo genere. I rettili meglio adattati alla vita in mare aperto, gli Ittiosauri, mancano del tutto. Un calcaneo e un osteoderma dorsale appartengono ad Arcosauri terrestri, probabilmente “Rauisuchi”. I resti di Tanystropheus sono predominanti su quelli dei Saurotterigi come nella parte centrale della Grenzbitumenzone (Anisico superiore) del Monte S. Giorgio dove sono stati rinvenuti anche “Rauisuchi”. Le “torbiditi d’Aupa” sono considerate un’unità torbiditica di mare profondo. La relativa abbondanza di resti di tetrapodi, soprattutto costieri e scarsamente adattati al nuoto come Tanystropheus è inusuale per un tale ambiente di sedimentazione e suggerisce che almeno una parte delle “torbiditi d’Aupa” non si sia originata in un bacino torbiditico. 

Parole chiave: Rettili, Protorosauria, Tanystropheus, Sauropterygia, Cyamodontoidea, Eusauropterygia, Nothosaurus, “Rauisuchia”, Triassico medio, Anisico superiore, Friuli settentrionale. 

 

Abstract - Isolated and scattered skeletal remains of reptiles are reported from several different levels of the informal lithostratigraphic unit known as “torbiditi d’Aupa “ (late Anisian, Middle Triassic) of the Aupa Valley (Moggio Udinese, Udine Province, Friuli Venezia Giulia Region, NE Italy). They are mostly referred to the bizarre protorosaurian Tanystropheus and consist of cervical, dorsal, sacral and caudal vertebrae, ribs, teeth, a clavicle and an ilium. Less common are the bones referable to the sauropterygians: a fragment of an armour from a cyamodontoidean placodont, a centrum of a caudal vertebra and two ilei of indeterminate eusauropterygians, a Nothosaurus tooth and a large neural arch and a femur possibly referable to this latter genus. Reptiles better suited to life in the open sea, like the ichthyosaurians, are absent. A calcaneum and a dorsal osteoderm belong to terrestrial archosaurians, probably “rauisuchians”. Tanystropheus remains prevail over those of sauropterygians like in the middle part of the basinal Grenzbitumenzone (Upper Anisian) of Mt. S. Giorgio (Switzerland and Italy) where also “rauisuchians” were found. The “torbiditi d’Aupa” were considered a deep marine unit made of turbidite layers. The relative abundance of coastal reptiles with limited swimming capabilities like Tanystropheus is unusual for such a depositionary environment suggesting that at least a part of the “torbiditi d’Aupa” did not originate in a deep turbiditic basin. 

Key words: Reptilia, Protorosauria, Tanystropheus, Sauropterygia, Cyamodontoidea, Eusauropterygia, Nothosaurus, “Rauisuchia “, Middle Triassic, Late Anisian, Northern Friuli.

 

4. PESSINA A. 2006, Pramollo-Dosso Confine: ricerche 2004-2005. Un accampamento stagionale di cacciatori preistorici/Pramollo-Dosso Confine: 2004-2005 excavations. A seasonal camp-site of prehistoric hunters, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 49-67.

 

Riassunto breve - Vengono presentati i primi dati raccolti a Pramollo-Dosso Confine (Pontebba, Udine, m 1530 s.l.m.) nel corso degli scavi che hanno interessato una superficie di 39 mq. L’industria litica risulta realizzata principalmente in selce locale e, in piccola parte, in cristallo di rocca di provenienza esotica. L’analisi della distribuzione dei materiali evidenzia la presenza di aree specializzate: un’area per la lavorazione del cristallo e un’area per la scheggiatura della selce e la preparazione delle armature. I materiali litici, ancora in corso di studio, paiono riferibili alla fine del Paleolitico superiore o, come indicherebbe una datazione 14C, alla fase antica del Mesolitico (Sauveterriano). 

Parole chiave: Tardiglaciale, Olocene antico, Industria litica, Cristallo di rocca. 

 

Abstract - Preliminary data issued from archaeological excavations carried out in Pramollo- Dosso Confine site (Pontebba, Udine, 1530 m) are here presented. The investigated area was 39 squaremetres large. The chipped industry is mainly made of local flint, but few artefacts are of hyaline quartz. The distribution analysis of the lithic artefacts highlights the existence of two different working areas: one for the hyaline quartz and one for the flint. The lithic industry analysis is still in progress, but the preliminary data and one 14C dating refer this site to the end of the Upper Palaeolithic or, more probably, to the Early Mesolithic (Sauveterrian). 

Key words: Late Glacial, Early Holocene, Chipped industry, Hyaline quartz.

 

SGUAZZIN F. 2006, Contributo alla conoscenza della flora briologica del Veneto. Briofite raccolte nell’ Altipiano di Razzo (BL)/Contribution to the knowledge of the bryological flora of Veneto. Bryophytes collected in the “Altipiano di Razzo” (BL), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 69-80. 

 

Riassunto breve - È stata compiuta una ricerca sulla flora briologica dell’Altipiano di Razzo (Alpi Carniche), in territorio rientrante nella provincia di Belluno (Regione Veneto) e confinante con il Friuli Venezia Giulia. Viene fornito un elenco di 67 taxa: 19 taxa sono di epatiche e 48 di muschi; 2 specie di epatiche e 4 di muschi risultano nuove per il Veneto, mentre 3 specie di epatiche e 5 di muschi appaiono delle riconferme per la regione. 

Parole chiave: Briofite, Flora, Altipiano di Razzo, Provincia di Belluno, Alpi Carniche. 

 

Abstract - A research on the bryological flora of the Altipiano di Razzo (Carnic Alps), in the provincial territory of Belluno (Veneto Region), bordering on Friuli Venezia Giulia, has been carried out. A list of 67 taxa is given: 19 taxa of liverworts and 48 of mosses; 2 species of liverworts and 4 of mosses are new findings to Veneto, while 3 liverworts and 5 mosses are confirmed for the Veneto Region. 

Key words: Bryophytes, Flora, Altipiano di Razzo, Belluno, Carnic Alps.

 

5. ORIOLO G., VECCHIATO M. 2006, Caratterizzazione delle siepi della pianura friulana: un approccio multicriterio/Typification of the hedgerows of the Friulan plain: a multicriteria approach, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 81-106. 

 

Riassunto breve - Le siepi costituiscono elementi fondamentali nell’ambito del paesaggio della Pianura friulana, oggi molto semplificato. Questi ecosistemi lineari vengono analizzati attraverso un approccio integrato che si basa su dati floristici, strutturali e paesaggistici. I dati sono stati elaborati separatamente e in seguito confrontati per evidenziare la correlazione fra i diversi approcci e definire modelli floristico-strutturali, utili anche per interventi di ricostruzione ambientale. 

Parole chiave: Siepi, Sintassonomia, Struttura, Paesaggio, Pianura friulana. 

 

Abstract - Hedgerows represent important ecological elements inside the landscape of the Friulian plain, which is nowadays extremely simplified. These linear ecosystems are analyzed through a complex approach based on floristic, structural and landscape data. Different data set were first separately elaborated and later compared in order to understand the correlation between different approaches and define some floristic-structural models that can be useful also for practical environmental reconstruction plans. 

Key words: Hedgerows, Syntaxonomy, Structure, Landscape, Friulian plain.

 

6. FORTUNATO L., GAZZIOLA F., BARBATTINI R. 2006, Interesse apistico della flora del Sandanielese e presenza di Metcalfa pruinosa: osservazioni in campo e analisi melissopalinologiche/Flora of apiarian interest and the presence of Metcalfa pruinosa in the San Daniele area: field observations and melissopalynological analysis, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 107-126. 

 

Riassunto breve - Nel periodo compreso fra marzo e settembre 2003 è stato condotto, nel Sandanielese, uno studio al fine di identificare le principali specie vegetali di interesse apistico. Sono state prese in cosniderazione le aree circostanti 4 apiari di tipo stanziale appartenenti a quattro diversi comuni, tutti situati in provincia di Udine. Dai rilevamenti floristici è emerso che le famiglie più rappresentate nei quattro siti sono Leguminosae, Compositae, Rosaceae e Labiatae. In totale sono state identificate 172 specie botaniche appartenenti a 55 famiglie. Sulla base delle analisi melissopalinologiche eseguite sui 12 campioni di miele, provenienti dai quattro apiari, è stato possibile definirne gli spettri pollinici, risultati tipici e costanti. La conoscenza della flora “apistica” è molto utile per gli apicoltori, che possono così sfruttare completamente le diverse fioriture anche attraverso lo spostamento degli alveari, al fine di ottenere produzioni uniflorali. Nel corso della ricerca è stato anche effettuato uno studio mirato a rilevare la presenza di Metcalfa pruinosa, al fine di verificare se la presenza del fitomizo fosse sufficiente a permettere la produzione del miele di “melata di metcalfa”.

Parole chiave: Miele, Analisi melissopalinologica, Rilevamenti in campo, Apiari, Flora apistica, Specie “nettarifere”, Metcalfa pruinosa.

 

AbstractDuring the period, March to September 2003 an investigation was carried out, in the San Daniele area, to identify which plants were most important for bees. Four areas, all in Udine province surrounding four beehives, were studied. Field observations indicate that the following botanical families, are the most frequent in these site: Leguminosae, Rosaceae, Compositae and Labiatae; in fact it was possible to identify 172 botanical species, belonging to 55 different families. Melissopalynological analysis was performed on 12 honey samples, which came from beehives of the four apiaries; in this way it was possible to describe the honey pollen spectrum, which resulted typical and costant. A knowldege of apiarian flora is very useful for beekeepers, because, in this way, the can utilize, completely, different blossoms by moving the beehives, so as to obtain unifloral production. During the research also the presence of Metcalfa pruinosa was noted; the purpose was to estimate the insect’s presence, and determiner if it had been possible to obtain honeydew honey. 

Key words: Honey, Melissopalynological analysis, Field Observations, Beehives, Apiarian flora, Nectar plants, Metcalfa pruinosa. 

 

7. HUEMER P., NUSS M. 2006, Acrobasis foroiuliensis sp.n., a new species from northern Italy (Lepidoptera, Pyalidae)/Acrobasis foroiuliensis sp. n., una nuova specie dell’Italia settentrionale (Lepidoptera, Pyralidae), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 127-136. 

 

AbstractAcrobasis foroiuliensis sp. n. from Friuli Venezia Giulia and Veneto (Italy) is described. 

The new species is closely related to Acrobasis consociella (HÜBNER, 1813) and A. xanthogramma (STAUDINGER, 1870). Diagnostic characters are found in the pattern elements of the forewings as well as characters of the antennae, male and as far as known female genitalia to distinguish these taxa. 

Key words: Lepidoptera, Pyralidae, Phycitinae, Acrobasis foroiuliensis sp. n., New species, 

Taxonomy, Italy. 

 

Riassunto breve - Acrobasis foroiuliensis sp. n. viene descritta per la prima volta per il Friuli Venezia Giulia e il Veneto (Italia). La nuova specie è strettamente collegata ad Acrobasis consociella (HÜBNER, 1813) e A. xanthogramma (STAUDINGER, 1870). I caratteri diagnostici si ritrovano nel disegno delle ali anteriori e nelle caratteristiche delle antenne; i genitali maschili e, per quanto si sa, quelli femminili distinguono questi taxa. 

Parole chiave: Lepidoptera, Pyralidae, Phycitinae, Acrobasis foroiuliensis sp. n., Nuova specie, Tassonomia, Italia.

 

8. HUEMER P., MORANDINI C. 2006, Wetland habitats in Friuli Venezia Giulia: relict areas of biodiversity for Lepidoptera/Habitat umidi in Friuli Venezia Giulia: biodiversità nei Lepidotteri di aree relitte, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 137-226. 

 

Abstract - 1.314 species of Lepidoptera are recorded for the fauna of 18 Natura 2000 sites in Friuli Venezia Giulia, most of them associated with wetland habitats. Further 81 species are based on older data. The species inventory includes several remarkable records to Italy including new faunistic data, species new to science and endangered and protected species which are reviewed exemplarily. The significance of each biotope for Lepidoptera is discussed in some detail. 

Key words: Lepidoptera, Wetland habitats, Faunistics, Italy, Friuli Venezia Giulia. 

 

Riassunto breve - In questo lavoro sono state censite 1.314 specie di Lepidotteri rinvenute in 18 siti di Natura 2000 del Friuli Venezia Giulia, molti dei quali associati alla presenza di zone umide. Ulteriori 81 specie vengono inoltre segnalate sulla base di dati storici. L’elenco delle specie comprende molte segnalazioni notevoli per l ‘Italia con dati faunistici inediti, specie nuove per la scienza e specie minacciate e tutelate che sono state esaminate singolarmente. Il valore di ciascun biotopo per quel che riguarda i Lepidotteri è stato discusso dettagliatamente. 

Parole chiave: Lepidoptera, Ambienti umidi, Dati faunistici, Italia, Friuli Venezia Giulia.

 

9. DEUTSCH H. 2006, Beitrag zur Lepidopterenfauna von FriaulJulisch Venetien (Norditalien). Teil 1: Provinz Udine (Karnische Alpen, Karnische Voralpen, oberer Tagliamento)/Contribution to the knowledge of the Lepidoptera of Friuli Venezia Giulia (North Italy). Part 1: province of Udine (Carnic Alps, Carnic Pre-Alps, Upper Tagliamento river), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 227-298. 

 

Riassunto breve - Il presente lavoro riporta i risultati di raccolte sporadiche in varie località del Friuli Venezia Giulia effettuate nell’arco di trent’anni (1973-2004). Nell’ambito di oltre 200 escursioni, che si sono svolte tra marzo e ottobre con catture diurne e notturne e l’utilizzo di trappole luminose ed esche, è stato possibile determinare complessivamente 1.173 specie di Lepidotteri appartenenti a 59 famiglie.

Accanto a varie nuove segnalazioni per la Regione vengono inoltre segnalate come nuove per l’Italia le seguenti cinque specie: Pseudatemelia elsae SVENSS. (Amphisbatidae), Rhyacionia hafneri RBL. (Tortricidae), Apomyelois bistriatella HULST (Pyralidae), Hypsotropa unipunctella RAGONOT (Pyralidae) e Eumannia lepraria (RBL.) (Geometridae). Il lavoro comprende infine l’elenco delle specie e la descrizione delle località di raccolta, una carta d’insieme della Regione in cui sono state evidenziate le suddette località, alcune tavole a colori e i commenti su alcune specie particolarmente significative.

Parole chiave: Lepidoptera, Italia, Friuli Venezia Giulia, Fiume Tagliamento, Dati faunistici.

 

Abstract - This work reports on results from occasional collections in many sites of Friuli Venezia Giulia in the period 1973-2004. By more than 200 excursions, from March to October, by day and night and by light traps and baits, a total amount of 1.173 species of Lepidoptera from 59 families were caught. Besides new records for the Region, five new species are recorded for Italy: Pseudatemelia elsae SVENSS. (Amphisbatidae), Rhyacionia hafneri RBL. (Tortricidae), Apomyelois bistriatella HULST (Pyralidae), Hypsotropa unipunctella RAGONOT (Pyralidae) and Eumannia lepraria (RBL.) (Geometridae). A full list and description of the localities of collection, a comprehensive map of the Region with the localities, some colour plates and the comment about some species specially relevant are also included.

Key words: Lepidoptera, Italy, Friuli Venezia Giulia, Tagliamento river, Faunal data.

 

10. ZANDIGIACOMO P. 2006, Conopid flies in two sities of Friuli Venezia Giulia (Dipera Conopidae)/Ditteri Conopidi in due siti del Friuli Venezia Giulia (Diptera Conopidae), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 299-304. 

 

Abstract - The Conopid flies (Diptera Conopidae) are solitary endoparasitoids, mainly of Aculeate Hymenoptera. At present, 62 Conopid species are known in Italy. In the years 1997-2000 Conopid flies were studied in two sites of Friuli Venezia Giulia (north-eastern Italy) characterized by a different degree of naturalness. Altogether, 13 Conopid species were found; 12 species were observed in the more natural site and 7 in the other. Conops silaceus WIEDMANN in MEIGEN, 1824 was the more frequent. The highest number of specimens and species was collected in August. The adults were found on several blooming herbaceous plants, mainly Compositae, but also Dipsacaceae, Labiatae, Ranunculaceae, Leguminosae, Boraginaceae and Convolvulaceae; the flowers of these plants are frequently visited by their potential hosts. 

Key words: Diptera, Conopidae, Entomofauna, Biodiversity, Northern Italy.

 

Riassunto breve - I Ditteri appartenenti alla famiglia dei Conopidi sono endoparassitoidi solitari soprattutto di Imenotteri Aculeati. Attualmente sono note per l’Italia 62 specie. Negli anni 1997-2000 è stato condotto uno studio sui Conopidi in due siti del Friuli Venezia Giulia caratterizzati da un differente livello di naturalità. Nel complesso sono state reperite 13 specie di Conopidi, 12 nel sito più naturale e 7 nell’altro sito. La specie più frequente è risultata Conops silaceus WIEDMANN in MEIGEN, 1824. Il numero più elevato di esemplari e di specie è stato rilevato in agosto. Gli adulti sono stati osservati su diverse piante erbacee in fioritura, per lo più Composite, ma anche Dipsacacee, Labiate, Ranunculacee, Leguminose, Boraginacee e Convolvulacee; i fiori delle stesse piante sono frequentemente visitati anche dai loro potenziali ospiti

Parole chiave: Ditteri, Conopidae, Entomofauna, Biodiversità, Italia settentrionale.

 

11. BARBATTINI R., FRILLI F., ZANDIGIACOMO P., PAGLIANO G., QUARANTA M. 2006, Apoidea del Friuli Venezia Giulia e di territori confinanti. I. Introduzione generale e Colletidae/Apoidea of Friuli Venezia Giulia and surrounding areas. I. General introduction and the Colletidae, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 305-338. 

 

Riassunto breve - La presente nota costituisce l’introduzione generale a una serie di contributi sull’apidofauna (Hymenoptera Apoidea) della regione Friuli Venezia Giulia e di territori circostanti, nonché la presentazione delle specie appartenenti alla famiglia Colletidae. Le altre famiglie degli Apoidei saranno presentate in successive note. Nella prima parte del lavoro, dopo una sintetica illustrazione degli studi condotti in Italia e nelle aree in esame su detto gruppo sistematico, sono indicati gli scopi della serie di contributi e le modalità di studio dei materiali. Oltre alla presentazione dei dati relativi a centinaia di reperti originali, raccolti dagli Autori nel periodo 1980-2004, molta importanza è stata data alla ricerca bibliografica, in particolare ai lavori di Eduard Gräffe (1833-1916), e allo studio degli esemplari dallo stesso citati e conservati in collezioni museali. Nella seconda parte di questa nota sono riportati i dati relativi alla presenza e distribuzione delle diverse specie della famiglia Colletidae nelle aree geografiche del territorio e, per molte di esse, sulle piante in fiore visitate. Per i Colletidi sono state reperite 40 specie, 29 delle quali appartenenti al genere Hylaeus FABRICIUS e 11 al genere Colletes LATREILLE. H. kahri FÖRSTER, H. taeniolatus FÖRSTER, C. hederae SCHMIDT & WESTRICH, C. hylaeiformis EVERSMANN, C. maidli NOSKIEWICZ e C. nigricans GISTEL sono entità da inserire a livello specifico nella Checklist delle specie della fauna italiana. Le specie H. trinotatus PÉREZ e C. hylaeiformis EVERSMANN sono citate per la prima volta per il Nord Italia. Non è stato possibile confermare la presenza di altre sette specie nominate in letteratura per il territorio esaminato. 

Parole chiave: Hymenoptera, Apidofauna, Colletidae, Friuli Venezia Giulia, Italia nord-orientale. 

 

Abstract - The present paper is the general introduction to a series of papers on wild bees 

(Hymenoptera Apoidea) of the Friuli Venezia Giulia region (North-eastern Italy) and surrounding areas, and the presentation of the species belonging to the Colletidae family. In subsequent papers data on the remaining bee families will be provided. In the first part of this note, after a brief summary of the work carried out in the past in Italy and in the studied areas, the aims and methods used in this series of reports are described. In addition to the presentation of the data concerning hundreds of original specimens collected in the period 1980-2004, great importance is given to bibliographical research, in particular the papers by Eduard Gräffe (1833-1916), and the study of the specimens cited by the same person and conserved in the museum collections. In the second part, data are presented on the occurrence and distribution of different bee species belonging to the family of Colletidae in the various geographic areas of the region, and for many of them on the flowering plants visited. Forty species of Colletidae were found; 29 belonging to the genus Hylaeus FABRICIUS and 11 to the genus Colletes LATREILLE. H. kahri FÖRSTER, H. taeniolatus FÖRSTER, C. hederae SCHMIDT & WESTRICH, C. hylaeiformis EVERSMANN, C. 

maidli NOSKIEWICZ and C. nigricans GISTEL should be inserted at the species level into the Checklist of Italian species. The species H. trinotatus PÉREZ and C. hylaeiformis EVERSMANN are recorded for the first time to Northern Italy. It was not possible to confirm the occurrence of the other seven species mentioned in the literature. 

Key words: Hymenoptera, Wild bee fauna, Colletidae, Friuli Venezia Giulia region, North-eastern Italy.

 

12. BOSCHETTI E., RICHARD J., BONATO L. 2006, Una popolazione relitta di Pelobates cuscus insubricus in un sito litoraneo veneto. (Amphibia: Pelobatidae)/A relic population of Pelobates cuscus insubricus in a coastal site in the Veneto region (Amphibia: Pelobatidae), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 27 (2005), pp. 339-345. 

 

Riassunto breve - Una popolazione di Pelobate fosco (Pelobates fuscus (LAURENTI, 1768)) è stata scoperta nel 2005 in un sito costiero vicino a Rosolina, tra la Laguna di Venezia e il Delta del Po. Si tratta dell’unica popolazione della specie attualmente nota nel Veneto e una delle poche conosciute nella pianura costiera dell’Alto Adriatico. 

Parole chiave: Pelobates fuscus insubricus, Distribuzione, Porto Caleri, Rovigo, Veneto. 

 

AbstractA previously unknown population of Spadefoot Toad (Pelobates fuscus (LAURENTI, 1768)) has been discovered in 2005 at a coastal site near Rosolina, between the Venice Lagoon and the Po Delta. It is the only relic population of the species currently known in the Veneto region, as well as among the few populations in the North-Adriatic coastal plain. 

Key words: Pelobates fuscus insubricus, Distribution, Porto Caleri, Rovigo, Veneto.