
BANDI
PR FESR 2021-2027. 1. Ricerca e innovazione, digitalizzazione, sviluppo sostenibile e delle competenze. Linea a.2.2 Permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione e 5. Strategie di sviluppo locale” Linea e.1 “Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane
Descrizione
Nell’ambito della programmazione delle politiche di coesione FESR per il periodo 2021-2027, in continuità con la scelta operata nella programmazione 2014-2020, Udine è stata confermata area urbana d’intervento in considerazione del ruolo chiave che può svolgere in quanto Polo di 1° livello, dove si concentrano servizi e funzioni ad alta complessità, necessari alla competizione a livello globale e fattori essenziali di qualità e riequilibrio del territorio regionale.
STRATEGIA DI SVILUPPO URBANO INTEGRATO SOSTENIBILE
In tale contesto, il Comune ha messo a punto la propria Strategia, come previsto dall’art. 29 del Regolamento FESR 1060/2021, in coerenza con gli obiettivi strategici di cui all’art. 5 del Regolamento stesso, al conseguimento dei quali il Comune di Udine intende per quanto di competenza concorrere.
La visione strategica, partendo dal percorso già avviato con la strategia 2014-2020, rappresenta lo scenario futuro (fino al 2029) che l’Amministrazione comunale intende perseguire per lo sviluppo economico, sociale ed ambientale del proprio territorio e con le risorse a disposizione. I contenuti della Strategia stessa, in termini di priorità di investimento, di strumenti e di risultati attesi, sono stati individuati in coerenza con gli strumenti programmatici e strategici dell’Amministrazione comunale nonché di quanto emerso anche dal confronto, ove possibile, con le realtà del territorio.
La strategia si concentra sostanzialmente su 2 focus:
• Udine città policentrica, della cultura, del turismo, del commercio;
• Udine città verde e del benessere sociale.
In perfetta coerenza con il paradigma delle
Smart city, la strategia di sviluppo mira ad affrontare le sfide economiche, ambientali e sociali del contesto locale in un’ottica di approccio integrato, che renda la città maggiormente reattiva agli stimoli interni ed esterni, che abiliti nuovi stili di vita più sostenibili e che sia capace di generare nuovi processi di crescita e produttività.
In termini più concreti, tale visione si traduce nei seguenti 5 obiettivi strategici, volti a superare le criticità presenti e consolidare le posizioni di vantaggio acquisite, nonché valorizzare le potenzialità degli ambiti di particolare interesse:
• Udine città policentrica ed efficiente;
• Udine capitale culturale del Friuli;
• Udine per un tessuto imprenditoriale di qualità;
• Udine città verde ed ecologica;
• Udine per la salute e il welfare.
Agli obiettivi strategici tendono le Azioni e gli interventi, in corso di attuazione o da attuarsi, quali strumenti concreti per realizzare nel medio-lungo periodo la vision. La Strategia di sviluppo urbano integrato sostenibile del Comune di Udine è stata approvata con Delibera di Giunta Comunale n. 430 del 24 ottobre 2023.
Anno Richiesta
2025
OPERAZIONI FINANZIATE
Il Comune di Udine, dopo un percorso partenariale con l’Amministrazione regionale, ha deciso di procedere in coerenza con quanto realizzato nella programmazione precedente 2014-2020 e di proseguire sul filone della valorizzazione culturale, quale strumento di sviluppo economico e di inclusione sociale.
Nel PR FESR 2021-2027, si prevede in particolare, di realizzare i seguenti interventi, in coerenza con le linee d’intervento del programma stesso e con le relative risorse disponibili:
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA CULTURALE DEI MUSEI CITTADINI ATTRAVERSO LA DIGITALIZZAZIONE DEI CONTENUTI E ALLESTIMENTI TECNOCLOGICI MUSEO STORIA FRIULANA
Il progetto mira al potenziamento dell’offerta culturale dei musei cittadini attraverso la digitalizzazione dei contenuti comprendente anche il Museo della Cultura Friulana: un processo tecnologico che promuove nuove competenze professionali e che costituisce un'opportunità per favorire la partecipazione di tutti alla vita culturale, rispondendo in questo modo alle necessita dello sviluppo sostenibile.
Tale intervento è in linea con l’Obiettivo specifico del PR FESR 2021-27 “1. Ricerca e innovazione, digitalizzazione, sviluppo sostenibile e delle competenze” Linea a.2.2 “Permettere ai cittadini, alle imprese, alle organizzazioni di ricerca e alle autorità pubbliche di cogliere i vantaggi della digitalizzazione”.
Importo
SPESA AMMESSA 2.180.000,00 €
CONTRIBUTO PR FESR FVG (compreso PAR) 2.180.000,00 € DI CUI UE 40%, STATO 42%, REGIONE 18%
RISTRUTTURAZIONE DI VILLA TOPPANI DA DESTINARE A MUSEO DELLA CULTURA FRIULANA
Il progetto prevede il recupero architettonico di Villa Toppani da destinare a sede del Museo della cultura friulana e l’allestimento degli spazi interni da destinare a zone espositive.
Tale intervento è coerente con la tipologia d’intervento prevista dall’Obiettivo specifico del PR FESR 2021-27 “5. Strategie di sviluppo locale” Linea e.1 “Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane”.
Importo
SPESA AMMESSA 5.100.000,00 €
CONTRIBUTO PR FESR FVG (compreso PAR) 5.100.000,00 € DI CUI UE 40%, STATO 42%, REGIONE 18%
INTERVENTI DI ANIMAZIONE TERRITORIALE, RIVITALIZZAZIONE E INNOVAZIONE SOCIALE E CULTURALE NELLE AREE URBANE DA RIGENERARE E NEI MUSEI CITTADINI
Il progetto prevede l’organizzazione di attività di animazione territoriale che, con approcci innovativi di collaborazione pubblico-privati, comporterà il coinvolgimento degli operatori locali (ad es. istituzioni, imprese, soggetti del terzo settore, ecc.) nella realizzazione di iniziative e progetti pilota in ambito socio-culturale ed economico che mirino alla valorizzazione e rivitalizzazione dei luoghi coinvolti nell’intervento nonché l’incremento della partecipazione culturale dei cittadini, anche favorendo l’inclusione sociale di soggetti con fragilità o la diffusione di buone pratiche in grado di generare comportamenti consapevoli e sostenibili da parte dei cittadini stessi.
Tale intervento risulta coerente con l’Obiettivo specifico del PR FESR 2021-27 “5. Strategie di sviluppo locale” Linea e.1 “Promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree urbane”.
Importo
SPESA AMMESSA 250.000,00 €
CONTRIBUTO PR FESR FVG 250.000,00 € DI CUI UE 40%, STATO 42%, REGIONE 18%

PR FESR 2021-2027. Tipologia di intervento a2.2.1 Interventi a favore degli operatori culturali volti a promuovere l’uso di soluzioni ICT e realtà aumentata
Descrizione
Il progetto finanziato, dal titolo “
Exploring,
Sharing,
Belonging: Il Museo Friulano di Storia Naturale al Digitale per una Scienza Accessibile, Inclusiva e Sostenibile” punta a valorizzare le collezioni naturalistiche e paletnologiche di particolare interesse storico del Museo Friulano di Storia Naturale, offrendo una chiave di lettura originale sulle dinamiche ambientali e sull’impatto dell’Uomo sulla Natura sin dalla preistoria. A tale scopo saranno selezionati reperti delle collezioni storiche Vallon, Pirona, Comelli e Gortani e delle collezioni dei materiali dei contesti in grotta del Friuli orientale. I reperti selezionati sono intesi come “testimoni materiali”, fornendo indicazioni scientificamente affidabili e insieme inedite sul contesto ecologico e sull’evoluzione delle interazioni uomo-ambiente nel tempo.
L’obiettivo è integrare con rappresentazioni virtuali (2D e 3D) e soluzioni digitali avanzate collezioni storiche già oggetto di intervento nell’ambito del progetto PR FESR 2021-2027 azione a.2.2.2. Il progetto prevede il potenziamento del sito web del Museo, creando una base di informazioni scientifiche affidabili e accessibili in modo coinvolgente tramite tecnologie innovative.
L’impiego delle tecniche digitali rappresenta lo strumento ideale per raggiungere tre obiettivi chiave:
•
Exploring: consentire un’esplorazione autonoma e immersiva dei reperti attraverso strumenti interattivi;
•
Sharing: garantire la più ampia condivisione dei contenuti, rendendoli accessibili ovunque a chiunque attraverso piattaforme digitali e percorsi multimediali;
•
Belonging: rafforzare il senso di appartenenza del pubblico al patrimonio museale.
Tra le azioni previste figurano:
• la reazione di un FabLab per la sperimentazione tecnologica e digitale condivisa;
• la produzione di copie 3D di reperti selezionati per arricchire l’offerta museale, con applicazioni multisensoriali nella didattica, ricerca e divulgazione scientifica;
• l’ideazione e sviluppo di contenuti divulgativi digitali nel sito web del Museo, anche implementando le mostre online già presenti e realizzandone di nuove;
• la progettazione di percorsi digitali inclusivi, con contenuti specifici per persone con disabilità fisiche e senso-percettive, utilizzando strumenti di accessibilità avanzata (descrizioni audio, modelli 3D) secondo le Linee Guida del Progetto Interreg Central Europe COME-IN!;
• l’elaborazione e realizzazione di laboratori inclusivi e accessibili.
Importo
98.149,00 €
Anno richiesta
2025

Contributi Biblioteche civiche della Regione e alle Biblioteche statali site sul territorio regionale, che gestiscono il servizio di biblioteca civica in regime di convenzione di contributi per interventi di ordinamento, inventariazione e digitalizzazione del patrimonio documentario, ai sensi dell’articolo 6, commi da 50 a 54 della legge regionale 7/2024
Descrizione
L’intervento ha per oggetto la catalogazione e inventariazione del Fondo Pietro Piussi, conservato presso la Biblioteca del Museo Friulano di Storia Naturale. Il Fondo conserva il materiale prodotto e raccolto nel corso dell’attività di docenza di Pietro Piussi, Professore Ordinario di “Ecologia forestale e selvicoltura generale” presso l’Università di Firenze dal 1980 al 2008. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, tra cui il testo fondamentale di Selvicoltura Generale, Piussi è stato anche il promotore dello studio della gestione dei boschi in funzione di un’analisi ecologica stazionale.
Il patrimonio consiste in monografie, opuscoli, estratti, periodici contenuti in 161 cartolari.
Prima dell’intervento il Fondo Piussi della Biblioteca del Museo Friulano di Storia Naturale consisteva in 161 cartolari, contenenti monografie, opuscoli, estratti, periodici, così suddivisi:
- 50 cartolari già disponibili e consultabili;
- 1 cartolario solo parzialmente catalogato;
- 110 cartolari non catalogati e inventariati, per un totale presunto di 2270 pezzi.
La catalogazione informatizzata dei 2270 pezzi non ancora schedati ha previsto la descrizione del materiale bibliografico secondo le prescrizioni contenute nelle seguenti normative: Guida alla catalogazione in SBN(M) e aggiornamenti alla Guida, Codice REICAT e ISBD(M) Edizione consolidata.
Una volta catalogati, i materiali sono stati quindi resi disponibili nel Catalogo online della Biblioteca del Museo Friulano di Storia Naturale (Polo SBN Friuli Venezia Giulia) e nell’OPAC nazionale di SBN.
Importo
26.840,00 €
Anno richiesta
2024

Contributi ai Comuni della Regione e alle Istituzioni museali private e pubbliche operanti nel territorio regionale per la catalogazione delle collezioni museali, per il riversamento di schede di catalogazione già esistenti nel SIRPAC o per l'aggiornamento delle schede di catalogazione già presenti nel SIRPAC, ai sensi dell’articolo 6, commi da 54 a 57, della legge regionale 28 dicembre 2023, n. 16 (Legge di stabilità 2024)
Descrizione
Realizzazione, su supporto informatico, di circa 500 nuove Schede RA di catalogo e aggiornamento di circa 20 Schede RA già presenti nel SIRPAC, relative alla documentazione delle collezioni della sezione di Paletnologia e Antropologia del Museo Friulano di Storia Naturale. Tali collezioni testimoniano la frequentazione del Friuli in epoca antica, a partire dal Paleolitico Medio.
Gli interventi che si intende realizzare hanno l’obiettivo di valorizzare tre contesti archeologici particolarmente significativi:
- il Riparo di Biarzo (San Pietro al Natisone, UD) e insediamenti in grotta del Friuli Orientale, quali Grotta di Robič/Sant’Ilario (Caporetto/Kobarid, SLO), Grotta Velika Jama (Savogna, UD), Ta Pot Celan Jama (Savogna, UD), Ciòndar des Paganis (Attimis, UD) e Grotta di Torlano/Buse dai Corvazz (Nimis, UD), al fine di continuare e ampliare il progetto di ricerca già avviato, di cui si sottolinea l’interdisciplinarità derivata dalla collaborazione con il Servizio Geologico della Regione Friuli Venezia Giulia;
- il sito preistorico di Sammardenchia (località Cûeis), al fine di valorizzare e consolidare la documentazione di uno dei siti neolitici più importanti dell’Italia Settentrionale, in particolare per quanto attiene all’industria su pietra levigata che in questo sito è documentata con un numero elevatissimo di esemplari;
il sito preistorico di Muzzana del Turgnano, nell’ottica dell’approfondimento dello studio e dell’esposizione nel nuovo percorso museale dei reperti ad esso appartenenti. In questo caso, oltre ad affrontare la collezione di manufatti in pietra verde levigata provenienti dalle località “Bonifica” e “La Favorita”, saranno catalogati i numerosi strumenti foliati rinvenuti in località “Bonifica”.
Importo
21.960,00 €
Anno richiesta
2024

Misure di sostegno a favore del patrimonio regionale inserito nella lista del patrimonio mondiale posto sotto tutela dell’UNESCO – art. 14 della L.R. n. 11/2019–sostegno alla candidatura proposta dal Comune di Udine per il riconoscimento UNESCO
Descrizione
Il progetto di Candidatura UNESCO “Il Colle del Castello di Udine e la rete dei tumuli e dei castellieri friulani” nasce dai risultati del programma pluriennale di ricerca scientifica
“Archeologia Urbana a Udine”, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine e coordinato dal Museo Archeologico di Udine, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.
Le evidenze emerse – sorprendenti e del tutto inattese – riguardano uno dei luoghi più iconici della città: il colle su cui sorge il Castello. Le indagini geoarcheologiche condotte tra il 2020 e il 2022 hanno rivelato
l’origine artificiale del rilievo, aprendo nuove prospettive sulla storia del territorio e collocando Udine e l’intero Friuli in una posizione di rilievo nel panorama europeo. Oltre un millennio prima della fondazione di Aquileia, Udine possedeva infatti un monumento straordinario, testimonianza della presenza di una comunità organizzata e in contatto con gli altri abitati fortificati (i cosiddetti castellieri) che punteggiavano la pianura friulana.
Pur eccezionali, le evidenze archeologiche di Udine si inseriscono in un fenomeno insediativo antico di ampia portata territoriale. Castellieri e tumuli funerari costituiscono infatti elementi caratteristici della pianura friulana, un paesaggio antico plasmato nei secoli da fattori antropici e naturali, che oggi rappresenta una vera e propria geografia della memoria, tanto individuale quanto collettiva. I numeri ne testimoniano l’importanza: il sistema insediativo protostorico regionale annovera 50 tumuli e 111 castellieri, molti dei quali situati – oltre che a Udine – nel territorio dei comuni aderenti alla convenzione
“Protostoria in Friuli”: Basiliano, Campoformido, Castions di Strada, Codroipo, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Meduno, Montereale Valcellina, Pozzuolo del Friuli, Rive d’Arcano, Sedegliano e Spilimbergo.
Un patrimonio storico-archeologico di tale valore ha motivato l’avvio del percorso verso la Candidatura UNESCO: un’opportunità unica per valorizzare in maniera innovativa il patrimonio culturale regionale, dare voce a un fenomeno antico che coinvolge Udine e l’intero Friuli e si estende anche oltre i confini nazionali.
Importo
60.000,00 €
Anno richiesta
2024

Archivio storico “Ardito Desio”. Richiesta di contributo ai sensi del Decreto direttoriale 25 marzo 2015, n. 168 e ss.mm.
Descrizione
L’Archivio “Ardito Desio”, concesso in comodato d’uso al Museo Friulano di Storia Naturale dalla famiglia Desio nel 2018, è oggetto di conservazione e valorizzazione da parte dell’istituzione museale. Si tratta di un fondo privato dichiarato di interesse storico, ai sensi degli artt. 12-15 del D.Lgs. 42/2004, dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio con Decreto del 5 marzo 1999.
L’eccezionalità del fondo risiede sia nella quantità dei materiali sia nelle particolari modalità di conservazione. L’Archivio è suddiviso in 25 “serie”: agende, bibliografia, buste originali (contenitori originali dei negativi), cartografia, cartoline, lastre di vetro, positivi fuori misura, cimeli, documenti (carteggio e produzione letteraria), documenti K2, documenti di natura personale, film, fotografie fuori elenco (prive di descrizione autografa), fotografie, gagliardetti, libri appartenenti alla biblioteca Desio, lucidi (utilizzati a scopo didattico), nomine, onorificenze cartacee, onorificenze in oggetti, poster, quadri, ritagli di giornale, tessere personali, estratti da pubblicazioni.
Dal 2002, l’Associazione Ardito Desio ha promosso una serie di interventi mirati alla digitalizzazione e alla creazione di elenchi descrittivi (in formato Microsoft Excel). Questi dati, pur molto ricchi e frutto di un accurato lavoro di recupero della memoria storica, presentano tuttavia un livello di descrizione non omogeneo, con differenze sia nell’analiticità che nel dettaglio informativo.
L’obiettivo del presente progetto è avviare un percorso di normalizzazione e standardizzazione dei dati descrittivi, partendo dalla “Serie n. 23 - Ritagli di giornale”, composta da 76 unità tra registri e raccoglitori, databili tra il 1926 e il 2005 (postumi). La maggior parte dei ritagli riguarda la spedizione al K2 del 1954, le sue conseguenze e le polemiche sorte in occasione delle celebrazioni decennali. Ulteriori materiali trattano temi di geologia, tutela ambientale, spedizioni geografiche, articoli riguardanti la figura di Desio o da lui stesso redatti.
Il progetto si articola in due obiettivi principali:
– la descrizione analitica degli articoli contenuti in due registri denominati “Ritagli stampa spedizione al K2 (n. 0)” e “Ritagli stampa spedizione al K2 (n. 1)”, per un totale stimato di circa 2.000 pezzi.
– la digitalizzazione integrale a facciata dei due registri, per un totale complessivo di 320 pezzi.
A tali obiettivi, conseguirà inoltre:
• la creazione delle schede sul Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche/SIUSA Fondo (Complesso Archivistico) Soggetto produttore e Soggetto conservatore;
• l’implementazione di modalità di accesso virtuale, consultazione e ricerca dei documenti digitalizzati;
• l’avvio di un percorso di valorizzazione del patrimonio archivistico, attraverso iniziative di promozione e divulgazione in occasione della ricorrenza dei 70 anni dalla spedizione al K2.
Il materiale archivistico afferente all’Archivio storico “Ardito Desio” digitalizzato è oggi consultabile sul
portale “Teche Udine” che ospita la collezione digitale della Biblioteca Civica “Vincenzo Joppi” e del Museo Friulano di Storia Naturale, al fine di valorizzarne le raccolte storiche e di pregio.
Importo
12.882,00 €
Anno richiesta
2024

Progetto IZS VE 07/23 RC "Ruolo dei piccoli Roditori nella distribuzione e nell’epidemiologia su scala locale di Zoonosi emergenti: Echinococcus multilocularis e Hantavirus - Acronimo: RodiZoon” per fornire supporto logistico per le attività di campionamento in qualità di Unità Operativa (U.O. 12 EMS)
Descrizione
Dall’autunno del 2024, il Museo Friulano di Storia Naturale collabora con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie al progetto
“RodiZoon”, dedicato allo studio delle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo nelle aree montane del Friuli Venezia Giulia. L’iniziativa si concentra sui piccoli roditori, considerati indicatori chiave per comprendere la diffusione di patologie emergenti come
Echinococcus multilocularis e Hantavirus. Il Museo ha svolto un ruolo attivo nelle operazioni di campionamento, utilizzando trappole "a vivo" controllate con attenzione per non arrecare stress agli animali. Questo impegno conferma la funzione del Museo non solo come ente preposto alla conservazione del patrimonio naturale ma anche come centro attivo nella ricerca scientifica e nella tutela dell’ambiente regionale.
Importo
6.600,00 €
Anno richiesta
2024

D.M. n. 8 del 14 gennaio 2022 e del D.D.G. n. 502 del 11/07/2022 di riparto del “fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”, concernente il sostegno del libro e dell'intera filiera dell'editoria libraria
Descrizione
Sostegno editoria 2023. Acquisto volumi per la Biblioteca specializzata del Museo Friulano di Storia Naturale
Importo
8.464,15 €
Anno richiesta
2023

D.M. n. 8 del 14 gennaio 2022 e del D.D.G. n. 502 del 11/07/2022 di riparto del “fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”, concernente il sostegno del libro e dell'intera filiera dell'editoria libraria
Descrizione
Sostegno editoria 2022. Acquisto volumi per la Biblioteca specializzata del Museo Friulano di Storia Naturale
Importo
8.732,17 €
Anno richiesta
2022

Fondo emergenze imprese Biblioteche - Decreto ministeriale rep 191 del 24/05/2021 recante “Riparto di quota parte del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali di cui all’art. 183, comma 2, del decreto-legge n. 34 del 2020, destinata al sostegno del libro e dell’intera filiera dell’editoria libraria”
Descrizione
Sostegno editoria 2021. Acquisto volumi per la Biblioteca specializzata del Museo Friulano di Storia Naturale
Importo
9.204,87 €
Anno richiesta
2021

POR-FESR 2014-2020 Friuli Venezia Giulia, asse 4. Sviluppo urbano, azione 4.1. Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di e-government interoperabili, integrati e progettati con cittadini e imprese, applicazioni di e-procurement e soluzioni integrate per le smart cities and communities, attività 4.1.a Attivazione di servizi digitali collegati alle azioni specifiche delle AU – Udine, approvato con Decreto n. 921/PROTUR del 26.03.2021 della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Direzione centrale attività produttive, Servizio sviluppo economico locale
Descrizione
Nell'ambito dell'ASSE IV, il Comune di Udine è risultato assegnatario di un finanziamento per la realizzazione di interventi finalizzati al perseguimento degli obiettivi di sviluppo urbano sostenibile individuati nella Strategia approvata con delibera della Giunta comunale n. 72 del 01 marzo 2016.
Gli interventi comunali sono inquadrati nelle linee di azione:
• 4.1 Soluzioni tecnologiche per la realizzazione di servizi di e-Government interoperabili, integrati (joined-up services) e progettati con cittadini e imprese, applicazioni di e-procurement e soluzioni integrate per le smart cities and communities;
• 4.5 Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, attraverso la creazione di servizi e/o sistemi innovativi e l’utilizzo di tecnologie avanzate.
Le attività del Museo Friulano di Storia Naturale hanno avuto come finalità principale il consolidamento del ruolo del Museo quale centro culturale e turistico di riferimento per il Friuli Venezia Giulia, con particolare attenzione alla valorizzazione della biodiversità, della storia naturale e del rapporto tra uomo e ambiente.
Le azioni realizzate hanno riguardato:
– la produzione di contenuti digitali e multimediali dedicati alle peculiarità del territorio regionale;
– l’acquisizione di attrezzature hardware per garantirne la fruizione al pubblico;
– la realizzazione di un sito web multilingue, accessibile e dotato di materiali informativi ed educativi.
Per rendere fruibili al pubblico i contenuti prodotti e le attrezzature acquisite, essi sono stati inseriti nella mostra temporanea “Dietro le quinte. Verso il nuovo Museo di Storia Naturale / Behind the Scenes. Towards the New Friulian Museum of Natural History”, dedicata alla storia del Museo e ai suoi programmi futuri. La mostra ha consentito di presentare i risultati del progetto in forma diffusa all’interno dell’area dell’ex Macello in cui attualmente il Museo è ospitato, mediante numerose postazioni multimediali, trasformando laboratori, archivi e depositi normalmente non accessibili in spazi espositivi.
I contenuti hanno riguardato gli habitat caratteristici della regione (boschi planiziali, magredi, risorgive), gli ambienti ipogei e le relative specie animali e vegetali, nonché l’impatto delle attività umane sull’ambiente, le cui prime tracce in Friuli risalgono al Neolitico con l’avvio delle pratiche agricole. Un caso di studio particolarmente significativo è rappresentato dal colle del Castello di Udine, eretto nel corso dell’età del Bronzo, che costituisce un esempio straordinario per monumentalità e per la complessità organizzativa richiesta nella gestione della forza lavoro. Ulteriori contenuti multimediali hanno illustrato l’evoluzione della linea di costa del Friuli Venezia Giulia, evidenziando come alle variazioni naturali del livello del mare verificatesi nell’ultimo milione di anni si stia oggi sommando un’accelerazione dovuta al riscaldamento globale. Non da ultimo la mostra ha ripercorso la storia delle collezioni e degli studiosi che hanno contribuito alla crescita del Museo Friulano.
Un’attenzione specifica è stata rivolta ai temi dell’accessibilità e della sostenibilità: tutti i materiali sono stati resi fruibili senza discriminazioni, con sottotitoli, traduzioni in più lingue (inglese, francese, tedesco, friulano) e nella Lingua Italiana dei Segni (LIS). Il sito web, validato dalla Commissione Accessibilità del Museo istituita durante la definizione del primo percorso museale, è stato concepito come piattaforma di divulgazione accessibile e arricchito da percorsi virtuali che riproducono in parte i contenuti della mostra. L’allestimento è stato inoltre progettato secondo criteri di riuso e riduzione dell’impatto ambientale.
Il progetto ha quindi reso disponibili al pubblico, sia in presenza sia online, i contenuti realizzati, incrementando l’attrattività culturale e turistica del Museo e ponendo le basi per l’apertura della nuova sede museale.
Importo complessivo
678.401,12 €
Anno richiesta
2022

Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020. Area CLLD HEurOpen. Progetto medio n. ITAT4121 “Tesori della Terra” - Acronimo “TesTerra”
Descrizione
Il progetto è nato con lo scopo di valorizzare il territorio del Geoparco Transfrontaliero delle Alpi Carniche, sia sul versante italiano sia su quello austriaco, attraverso la promozione di un aspetto del patrimonio geologico ancora poco conosciuto, ma dotato di grande potenzialità anche turistica: le risorse minerarie e le miniere, spesso dimenticate. I siti minerari sono stati considerati non solo come luoghi di interesse geologico ma anche come testimonianze storiche e archeologiche del rapporto millenario tra l’uomo e le risorse del territorio, nonché delle vie di circolazione dei metalli attraverso la catena delle Alpi Carniche, dai luoghi di estrazione a quelli di lavorazione.
Accanto al Museo Friulano di Storia Naturale - Comune di Udine (PP3), hanno partecipato come partner del progetto la Comunità di Montagna della Carnia (LP), il Geopark Karnische Alpen di Dellach (PP1) e la Comunità di Montagna del Canal del Ferro - Val Canale (PP2).
Nell’ambito delle azioni previste, il Museo Friulano di Storia Naturale ha in particolare condotto una ricerca dedicata alle risorse minerarie, con particolare attenzione alle antiche miniere, con i seguenti obiettivi:
– approfondire lo studio e la mappatura delle aree minerarie;
– verificare l’eventuale utilizzo dei minerali locali in età preistorica e ricostruire i percorsi dai luoghi di estrazione a quelli di lavorazione, commercio e impiego.
Tale studio è stato realizzato in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali (INSTM), il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova e il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste. L’attività ha consentito l’aggiornamento dei dati territoriali e della relativa cartografia delle aree minerarie antiche nelle Alpi Carniche. Le analisi condotte su reperti preistorici in rame hanno inoltre permesso di stabilire se essi fossero stati realizzati con minerali locali o con materie prime provenienti da aree contermini: i risultati hanno messo in luce l’impiego prevalente di risorse esterne, confermando così l’esistenza di contatti e reti di scambio con le comunità vicine già in età preistorica.
Grazie ai risultati della ricerca, nel Geoparco sono state inoltre realizzate diverse attività divulgative e didattiche: una mostra transfrontaliera con catalogo bilingue, escursioni guidate nei siti minerari, conferenze e giornate a tema, iniziative per bambini, nuovi geotrail e materiali divulgativi, oltre al rinnovamento della sala museale sulle miniere del Museo Etnografico di Malborghetto. Tutte le azioni sono state supportate da un piano di comunicazione e promozione per amplificarne la diffusione e l’impatto.
Importo
25.000,00 €
Anno richiesta
2021

Progetto Interreg V-A Italia Austria 2014 -2020 Geoparco Transfrontaliero delle Alpi Carniche – Acronimo “GeoTrAC”
Descrizione
Il progetto ha previsto la creazione di un
Geoparco transfrontaliero delle Alpi Carniche per valorizzare il patrimonio geologico ed elaborare strategie di sviluppo sostenibile dell’area, rafforzando la consapevolezza del suo valore, favorendo l’equilibrio tra crescita e buona gestione dell’ambiente, promuovendo la cultura scientifica, incrementando l’offerta turistica del territorio coinvolto.
Importo
206.700,00 €
Anno richiesta
2016-2020

PAR FSC 2007-2013 Asse 4, Sviluppo locale, Obiettivo 4.1a, Sostegno alla realizzazione di Piani Integrati di Sviluppo Urbano Sostenibile – Acronimo: “PISUS”
Descrizione
Il Piano del Comune di Udine, di cui l’Amministrazione è capofila, si è posto come obiettivo principale il miglioramento della qualità della vita nel centro urbano, attraverso interventi mirati a ridurre l’inquinamento, valorizzare gli spazi pubblici e garantire la massima accessibilità, con particolare attenzione alle categorie più fragili (anziani, bambini, persone con disabilità). La strategia ha previsto il rilancio del centro storico come catalizzatore di sviluppo, grazie a interventi volti a incrementarne l’attrattività e la fruibilità, sia dal punto di vista socio-culturale che economico.
Gli interventi che hanno visto il diretto coinvolgimento del Museo Friulano di Storia Naturale rientrano nell’ambito di intervento B: SERVIZI CULTURALI E NON, FINALIZZATI A GARANTIRE PARI OPPORTUNITÀ E ACCESSIBILITÀ UNIVERSALE, in particolare nei punti B7 e B8.
B7 - MARKETING TERRITORIALE E DI PROGRAMMAZIONE E PROMOZIONE DI MANIFESTAZIONI ED EVENTI
Per il Museo Friulano di Storia Naturale, nell’ambito delle iniziative di comunicazione turistica e promozionale della città e dei Musei Civici cittadini, sono stati realizzati materiali con grafica coordinata, supporti informativi e gadget promozionali, tra cui borse, ombrelli, block-notes, chiavette USB, tazze e penne.
B8 - INFORMATIVO COORDINATO PLURILINGUE DEL COMPENDIO DEL CASTELLO E DELLE SINGOLE SEDI MUSEALI, REALIZZAZIONE DI CARTELLONISTICA INFORMATIVA
L’intervento ha previsto la realizzazione di strumenti di comunicazione turistica efficaci e coordinati per valorizzare il compendio del Castello e le realtà museali cittadine. Sono stati prodotti materiali informativi multilingue (brochure della città, mappa tascabile, opuscoli sul compendio del Castello e sugli edifici storici, depliant dedicati ai Musei Civici) e introdotta una nuova segnaletica sul colle del Castello, con funzioni sia orientative sia di valorizzazione storico-artistica, in occasione del riallestimento dell’atrio dei Musei del Castello. In quest’ambito è stato affidato anche l’incarico per la definizione dell’immagine grafica coordinata relativa alla nuova sede del Museo Friulano di Storia Naturale, con l’obiettivo di rafforzarne la riconoscibilità e l’integrazione nella comunicazione turistica complessiva della città.
Importo
60.000,00 €
Anno richiesta
2015-2017
