DE 
FR 
FU 
EN 
GORTANIA 24
Riassunto breve - In questa ricerca - denominata Progetto Clay - sono stati esaminati 184 campioni di suoli argillosi, raccolti da vari Gruppi Speleologici della Regione, in diverse grotte ed abissi del Friuli-Venezia Giulia. I campioni sotterranei hanno composizioni abbastanza simili ai suoli argillosi che si trovano all’esterno delle grotte e rispecchiano le caratteristiche geolitologiche locali, tranne qualche eccezione, come nel caso delle argille giallastre del Carso (tipo B). I fillosilicati sono maggiormente presenti nei sedimenti argillosi delle grotte del Carso, mentre i carbonati tendono a prevalere nei limi delle grotte d’alta quota. Ne consegue che il rapporto fillosilicati/carbonati diminuisce con la quota altimetrica. Il quarzo è abbondante nelle cavità che si aprono al contatto con le arenarie del flysch, come accade nei Monti La Bernadia (24%) o in certe argille gialle del Carso (tipo B) che sono associate a livelli sabbiosi (25%), mentre è scarso nelle vaste aree carbonatiche d’alta quota, come quella del Monte Canin (5%). Tra i fillosilicati l’illite è prevalente in tutte le zone, ha composizione muscovitica ed il suo campo di variabilità è compreso tra il 77% delle Alpi Carniche ed il 49% del massiccio del Monte Canin. La clorite, invece, trova i suoi massimi nelle Prealpi Carniche (27%) e soprattutto in certe aree della Valcellina e della zona Torrente Arzino-Pradis (28%), mentre i minimi compaiono in alcune argille giallastre del Carso, tipo B e C (9%). La caolinite è abbondante nelle argille gialle del Carso (19%), tuttavia sono state trovati dei campioni abbastanza ricchi di questo fillosilicato anche in grotte del Canin. La smectite infine ha i sui massimi nelle Valli del Natisone e dello Judrio (20%) dove forma spesso anche interstratificati con illite e clorite. I minimi si trovano nelle Alpi Carniche (1%). I dati ricavati da queste analisi evidenziano che ogni zona è distinta da sedimenti pelitici di grotta con caratteristiche proprie.
Parole chiave: Progetto Clay, Friuli-Venezia Giulia, Grotte, Peliti, Argille, Fillosilicati, Mineralogia.
Abstract - In this research - named “Progetto Clay” (Clay Project) - we have examined 184 samples of clayey soils, picked up by several Spelaeological Groups of the Region, in several caves and abysses of Friuli- Venezia Giulia. The subterranean samples have a composition enough like the clayey soils, that are in the outer surface of the caves and they reflect the local geolithological features, except some exception, as in the case of the yellowish clays of the Karst (B type).
Phyllosilcates are present more in the clayey sediments of Karst caves, while carbonates tend to prevail in the muds of high height caves. Consequently the phyllosilicates/carbonates ratio decrease with the altitude. Quartz is abundant in the caves that develop at the contact with the sandstones of the flysch, as it occours in Mounts La Bernadia (24%) or in certain yellow clays of Karst (B type), that are associated with sandy levels (2500), while it is scarce in the wide carbonatical areas of high altitude, as that of Mount Canin (5%). Among the phyllosilicates illite is prevalent in all the zones, it has a muscovitic composition and its variability field is comprised between 77% of Carnic Alps and 49% of Mount Canin massif. Chlorite, instead, has its maxima in the Carnic pre-Alps (27%) and above all in certain areas of the Cellina valley and of the Arzino torrent-Pradis (28%), while minima appear in some yellowish clays of the Karst, B and C type (9%). Kaolinite is abundant in the yellow clays of the Karst (19%), but we have found some samples enough rich in this phillosilicate also in caves of Mount Canin. At last smectite has its maxima in the Natisone and Judrio valleys (20%) where frequently it forms also interstratified with illite and chlorite. Minima are in the Carnic Alps (1%). All the data found in these analyses point out that each zone has own features.
Key words: Clay Project, Friuli- Venezia Giulia, Caves, Pelites, Clays, Phyllosilicates, Mineralogy.
Riassunto breve - L’analisi di facies applicata a quattro sondaggi a carotaggio continuo, eseguiti nel Golfo di Trieste a cavallo dell’alto morfologico della Trezza Grande, ha permesso di definire l’evoluzione Tardiglaciale-olocenica di questa parte più settentrionale dell’Adriatico. L’integrazione di questi risultati con le conoscenze già acquisite sull’evoluzione dell’area costiera veneto-friulana, ha fornito un ulteriore tassello che meglio precisa le risposte sedimentologiche del settore occidentale del Golfo di Trieste all’innalzamento marino postglaciale e alla subsidenza.
Parole chiave: Lito-biofacies, Datazioni radiocarbonio, Sedimentazione marina, Tardiglaciale- Olocene, Adriatico settentrionale.
Abstract - The litho-biofacies analysis offour boreholes (vibrocores) carried out in the Gulf of Trieste at both sides of the bank called Trezza Grande, has allowed to define Late Glacial-Holocene evolution of the northernmost part of the Adriatic Sea. The exposed results, integrated with previous knowledge on the evolution of venetian-friulian coastal area, have provided further items, thus helping to better understand the sedimentological response of the western sector of the Gulf of Trieste to Postglacial sea-level increase and to subsidence.
Key words: Litho-biofacies, 14C age, Marine sedimentation, Late Glacial, Holocene, Northern Adriatic Sea.
Riassunto breve - È stata compiuta una ricerca sulla flora briologica delle pinete Pineda (Sinistra e Destra) e di Valle Vecchia, che si trovano lungo il litorale altoadriatico, interessando i territori di Lignano Sabbiadoro, Bibione (S. Michele al Tagliamento) e Caorle. Sono state osservate e raccolte 42 specie e per ognuna è stato indicato il substrato e l’elemento corologico di appartenenza. Tortella flavovirens risulta nuova per il Veneto, mentre per 5 altri taxa si tratta di conferme di ritrovamenti effettuati prima del 1950: 4 riguardano il Veneto e 1 il Friuli-Venezia Giulia. Le specie temperate appaiono largamente dominanti, mentre si evidenzia una buona presenza di specie submediterranee.
Parole chiave: Briofite, Flora, Pinete, Litorale altoadriatico.
Abstract - A research has been carried out on the bryological flora of Pineda (Sinistra and Destra) and of Valle Vecchia pine woods, situated along the Northern Adriatic coast [Lignano Sabbiadoro, Bibione (S. Michele al Tagliamento), Caorle]. 42 species have been observed and gathered, and for each of them substratum and chorological element have been indicated. Tortella flavovirens has turned out to be new for Venetia, while 5 of the other taxa confìrm the findings prior to 1950: 4 regard Venetia and 1 Friuli- Venetia Julia. Temperate species seem to be largely dominant, while a good presence of submediterranean ones can befound.
Key words: Bryophytes, Flora, Pine woods, Northern Adriatic coast.
Riassunto breve - Viene segnalata la presenza sui Colli Berici (Vicenza) di Carici umbrosae- Quercetum petraeae Poldini ex Marinček 1994. L’aspetto è quello di un castagneto che a livello erbaceo è però caratterizzato dall’ingresso di specie acidofile afferenti ai Quercetalia roboris e ai Calluno-Ulicetea poco diffuse nel distretto collinare.
Parole chiave: Vegetazione, Carici umbrosae-Quercetum petraeae, Colli Berici, Italia nord-orientale.
Abstract - The presence of Carici umbrosae-Quercetum petraeae Poldini ex Marinček 1994 in the Colli Berici is reported. The coenoses appears as a Chestnut wood characterized at the herbaceous layer by district rare acidophilous species belonging to Quercetalia roboris and Calluno-Ulicetea.
Key words: Vegetation, Carici umbrosae-Quercetum petraeae, Colli Berici, NE Italy.
Riassunto breve - Nel decimo contributo alla cartografia floristica della regione Friuli-Venezia Giulia si rendono noti i ritrovamenti di alcune interessanti entità a livello regionale e provinciale: Wolffia arrhiza, Leontodon saxatilis, Ranunculus circinatus, Najas marina, Veronica anagalloides, Ranunculus penicillatus ssp. penicillatus, Bellevalia romana, Isatis tinctoria, Nasturtium microphyllum.
Parole chiave: Floristica, Cartografia, Friuli-Venezia Giulia, Italia nord-orientale.
Abstract - The paper deals with the tenth contribution to the floristic cartography of Friuli- Venezia Giulia Region (North East Italy) and mentiones these entities: Wolffia arrhiza, Leontodon saxatilis, Ranunculus circinatus, Najas marina, Veronica anagalloides, Ranunculus penicillatus ssp. penicillatus, Bellevalia romana, Isatis tinctoria, Nasturtium microphyllum.
Key words: Flora, Cartography, Friuli- Venezia Giulia, North East Italy.
Riassunto breve - Un gruppo di popolazioni del genere Cochlostoma JAN, 1830 (Gastropoda, Prosobranchia: Cochlostomatidae), presenti in una ristretta area del Friuli (Italia nord-orientale), appaiono peculiari e non riferibili a specie nota. Ci sono evidenze di affinità con specie presenti in aree prossimali delle Alpi Orientali. Ulteriori studi sono necessari per determinare lo stato tassonomico di questa forma e delle specie affini.
Parole chiave: Cochlostoma JAN, 1830, Sistematica, Distribuzione, Nord Est italiano.
Abstract - A group of populations of the genus Cochlostoma, JAN, 1830 (Gastropoda,
Prosobranchia: Cochlostomatidae), living in a limited area of Friuli (NE Italy), appears peculiar and not referable to an existant specie. There is morphological evidences of affinity with species that are present in closed area of oriental Alps. More studies are necessary to establish the tassonomical status of this form and of the related species.
Key words: Cochlostoma JAN, 1830, Systematics, Distribution, North-eastern Italy.
Riassunto breve - Il presente lavoro consiste in uno studio sulla fauna ad Ortotteroidei dei prati e pascoli magri (magredi) situati nell ‘Alta Pianura friulana in prossimità del T. Cellina, a nord della confluenza con il T. Meduna (provincia di Pordenone). Nell’estate 2000 e nel periodo maggio-giugno 2001 sono stati raccolti più di 300 esemplari appartenenti a 36 specie (1 Blattodeo, 1 Mantodeo e 34 Ortotteri), la maggior parte delle quali presenta una distribuzione paleartica o asiatico-europea; si tratta di un numero piuttosto elevato di specie, per una zona di pianura dell’Italia settentrionale. Le raccolte sono state effettuate in stazioni ritenute rappresentative di stadi successivi della xeroserie che va dal greto del T. Cellina fino ai magredi evoluti. Passando dalle stazioni situate nei magredi a copertura discontinua alle stazioni situate in quelli evoluti aumentano gli elementi mesofili e mesoigrofili, mentre le specie più spiccatamente xerofile scompaiono in alcune località di questi ultimi.
Due specie di ortotteri rinvenute nei magredi più tipici hanno una particolare importanza dal punto di vista faunistico: sono Celes variabilis, presente in Italia solo in queste località, e Glyptobothrus bornhalmi, recentemente segnalato per la fauna italiana. Accanto a questi vi sono altre specie di particolare interesse: Montana stricta, Oedaleus d. decorus e Dirshius petraeus, tutte specie steppiche, generalmente rare in Italia ma molto frequenti nei Magredi del Cellina. Nei magredi evoluti sono presenti tre ortotteri tipicamente montani, ma che in Friuli-Venezia Giulia si ritrovano anche in altre aree a bassa quota: sono Decticus v. verrucivorus, Bicolorana b. bicolor e Stenobothrus n. nigromaculatus.
Parole chiave: Ortotteroidei (Blattaria, Mantodea, Orthoptera), Magredi, Ecologia.
Abstract - The results of a research, carried out in the plain of Friuli (Pordenone district) in North-eastern Italy, on the Orthopteroid insects of dry meadows (the so called “magredi”) present along the Cellina rushing, and in particular to the north of the confluence between Cellina and Meduna rushing are summarized. Since summer 2000 to June 2001 more then 300 specimens were collected; the specimens correspond to 36 species (l Blattodea, 1 Mantodea and 34 Orthoptera) and most of them shows a Palearctic or Asiatic-European distribution. The number of species collected is particularly high in comparison to other lowland habitats in North Italy. Researches were carried out in localities characterised by different evolution stages of the typical vegetation of dry meadow (“magredi”), in order to investigate the relationship between the vegetation and the Orthopteroid insect fauna of each microhabitat. Xerophilous species decrease and mesophilous and meso-hygrophilous species increase in number moving from the rushing shore trough discontinuous vegetation habitats to meadows with continuous herbaceus covering. Celes variabilis, present in Italy only in the Cellina rushing dry meadows, and Glyptobothrus bornhalmi, only recently recorded from Italian fauna, are the most important species. Other steppic species, usually rare in Italy, are very common in the investigated area: Montana stricta, Oedaleus d. decorus and Dirshius petraeus are interesting too. The presence at low altitude of usually montane species as Decticus v. verrucivorus, Bicolorana b. bicolor e Stenobothrus n. nigromaculatus, is also characteristic for the investigated area and for the Friuli- Venezia Giulia Region too.
Key words: Blattaria, Mantodea, Orthoptera, Dry meadows, Ecology.
Riassunto breve - In questo lavoro vengono riportati i risultati di una ricerca effettuata dall’Autore in 12 località del medio corso del F. Tagliamento nel 1987 e tra il 1995 ed il 2001 riguardante i Coleotteri di alveo e di ambienti ripariali. Complessivamente sono state rinvenute 633 specie, appartenenti a 59 famiglie, per le quali è stato possibile rilevare anche dati di tipo ecologico. Gli ambienti meglio rappresentati sono quelli che vengono maggiormente influenzati dal naturale regime delle acque, in particolare il corso centrale del fiume con il letto solcato da rami divaganti e anastomizzati e caratterizzato da vegetazione arbustiva pioniera. Dall’analisi complessiva dei dati è risultato che 286 specie (45,2 %) sono stenotope, cioè esclusive di determinati habitat, mentre 347 specie (54,8 %) sono euritope e quindi diffuse in ambienti diversi. In base alle percentuali di specie stenotope ed euritope, che variano di molto a seconda del tipo di ambiente analizzato, vengono a conclusione suggeriti dei criteri per una valutazione a fini protezionistici dell’area presa in esame.
Parole chiave: Coleoptera, Aspetti faunistici ed ecologici, Friuli, Fiume Tagliamento.
Abstract - During the years 1987, and 1995 to 2001 the fauna of beetles in the alluvial forests and in the gravel bed of the River Tagliamento and its surrounding drainage areas was investigated. Altogether 12 sites along the middle part of the river were extensively explored. 633 species belonging to 59 families evidence an extraordinarily rich diversity. All species are assessed according to ecological parameters. Accordingly an ecological evaluation of habitats is undertaken: the biotopes under influence of the natural water regime, esp. shores and banks, watercourses and initial alluvial forests are of outstanding value. The fixation of single species to certain habitats is evaluated based on the habitat requirements and ecological specialization.
To sum up 286 species (45.2%) proved stenotopic and 347 (54.8%) species eurytopic. This
proportional allotment strongly varies between specific habitats and it is used as a criterion for evaluation of the latter. Finally the results are discussed and conclusions about conservational aspects are drawn.
Key words: Coleoptera, Faunal and ecological parameters, Friuli, Tagliamento River.
Riassunto breve - Viene descritta la nuova specie Trechus (s. str.) morandinii del Monte Raut (Prealpi Carniche). Esami morfologici dimostrano l’appartenenza della specie al gruppo di Trechus (s. str.) pallidulus GANGLBAUER, 1891 (sensu JEANNEL, 1928). Questa nuova specie, facilmente distinguibile dalle specie affini, differisce nettamente nella forma dell’edeago.
Parole chiave: Coleoptera, Carabidae, Trechinae, Tassonomia, Italia, Prealpi Carniche, Monte Raut, Specie nuova.
Abstract -A new species of the genus Trechus CLAIRVILLE, 1806 (Coleoptera: Carabidae, Trechinae) from Italy, Trechus (s.str.) morandinii sp. nov. from Monte Raut (Carnic Pre-Alps) is discribed, illustrated and compared with the closest related species.
Key words: Coleoptera, Carabidae, Trechinae, Taxonomy, Italy, Carnic Pre-Alps, Monte Raut, New species.
Abstract - Elachista (Elachista) morandinii sp. n. is described from Friuli-Venezia Giulia (Italy) and from Hungary. The new species is closely related to species with a more northern distribution, namely E. (E.) eleochariella STAINTON, 1851 and E. (E.) utonella FREY, 1856. However, diagnostic characters are found in the male and female genitalia and the adult. Elachista (E.) margaretae (TRAUGOTT-OLSEN, 1994) is considered a junior synonym of E. (E.) scirpi STAINTON, 1887, syn. n.
Key words: Lepidoptera, Elachistidae, Elachista (Elachista) morandinii sp. n., New species, New synonymy, Taxonomy, Italy, Hungary.
Riassunto breve - Viene descritta la nuova specie Elachista (Elachista) morandinii sp. n. dal Friuli-Venezia Giulia e Ungheria. La nuova entità è strettamente connessa a specie a distribuzione più settentrionale, quali E. (E.) eleochariella STAINTON, 1851 e E. (E.) utonella FREY, 1856. Caratteri diagnostici, tuttavia, sono stati individuati sia nei genitali maschili che femminili e nell’adulto. La specie Elachista (E.) margaretae (TRAUGOTT-OLSEN, 1994) viene considerata un sinonimo inferiore di E. (E.) scirpi STAINTON, 1887, syn. n.
Parole chiave: Lepidoptera, Elachistidae, Elachista (Elachista) morandinii sp. n., Specie nuova, Sinonimo nuovo, Tassonomia, Italia, Ungheria.
Riassunto breve - Da una serie di campionamenti ittici, condotti a tappeto sulle principali aste fluviali del Friuli-Venezia Giulia, è stata rilevata per la prima volta la presenza di Barbus caninus nel torrente Groina, un piccolo affluente del fiume Isonzo. Questa segnalazione risulta piuttosto importante in quanto la specie sta attualmente registrando in regione, ma anche su tutto il territorio nazionale, una marcata contrazione delle proprie popolazioni. Inoltre essendo stata osservata una popolazione numerosa e ben strutturata è stato possibile ottenere utili informazioni riguardanti alcuni aspetti importanti della sua biologia.
Parole chiave: Barbus caninus, Accrescimento, Alimentazione, Bacino dell’Isonzo.
Abstract - During a series of fishing samplings in the principal rivers of Friuli-Venezia Giulia region, was observed, for the first time, the presence of Barbus caninus in Groina stream, a little tributary of Isonzo river. This communication is rather important because the species is in the region, but also in Italy, uncommon. Besides the population observed is numerous and structured of many age classes so it was possible to obtain useful informations about the species biology.
Key words: Barbus caninus, Growth, Feeding habits, Isonzo basin.
