L’ Archivio “Ardito Desio” è un fondo privato costituito da un patrimonio eterogeneo di documenti, libri, fotografie, cartografie, stampe e oggetti personali appartenuti e/o raccolti e conservati dal geologo friulano Ardito Desio. Cronologicamente abbraccia più di un secolo e prima di giungere a Udine era custodito presso la sede del CAI di Roma e in parte nell’abitazione della figlia Maria Emanuela Desio, che nel 2018 l’ha voluto affidare in comodato al Museo Friulano di Storia Naturale.
L’Archivio è stato dichiarato di interesse storico ai sensi del D.L. 42/2004, artt. 12-15 dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio in data 5 marzo 1999.
Documentazione relativa all'attività del geologo Ardito Desio può essere rintracciata anche nel fondo archivistico "Ardito Desio" dell'Università degli Studi di Milano, che è parte di una più ampia donazione fatta nel 1997 dal prof. Desio al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Ateneo, che comprende anche numerose monografie e collezioni di periodici, da allora incluse nelle raccolte bibliografiche della connessa Biblioteca.
Il fondo, per quanto concerne la parte già riordinata e catalogata, include documenti di lavoro (lettere, rapporti tecnici, progetti etc) che testimoniano delle attività scientifiche e applicative svolte dall'illustre studioso, oltre a pubblicazioni monografiche e seriali di vario tipo connesse ai suoi interessi culturali. A ciò si aggiunge una dotazione di documenti cartografici, sia a stampa (non di rado con annotazioni manoscritte) che di realizzazione manuale, attualmente in corso di riordino.
Tutto il materiale è custodito e consultabile, per la parte già fatta oggetto di riordino e catalogazione, presso la Biblioteca di Scienze della Terra "A. Desio" dell'Università degli studi di Milano.
Ardito Desio fu geologo, esploratore, ricercatore e accademico. In Italia e nel mondo fu conosciuto per la spedizione scientifico-alpinistica sul Karakorum che nel 1954 portò alla conquista del K2. Fu protagonista di numerose spedizioni in diverse parti del mondo, in Africa, Asia, Antartide, America.