GORTANIA 45 - BOTANICA ZOOLOGIA

ZANDIGIACOMO P. - In memoria di Franco FRILLI
LAPINI L. - In memoria di Carlo Luppi

SGUAZZIN F., BERGAMO DE CARLI G. - Contributo alla conoscenza della flora briologica trentina con particolare attenzione ad alcune zone umide/
Contribution to the knowledge of the bryological flora of the autonomous province of trento with a particular attention to any wetlands, Gortania. Botanica Zoologia, 45(2023), pp. 9-32


Riassunto - Viene qui presentato un contributo alla conoscenza della brioflora della Provincia Autonoma di Trento. Sono state raccolte 213 specie, (53 epatiche e 160 muschi). Cronologicamente prevalgono le specie boreali + sub-boreali, con un 48,3% sul totale; il secondo gruppo è costituito dalle temperate che raggiungono il 29,6 %. Anche la presenza del gruppo suboceanico (11,3%) risulta significativa. Viene infine ritenuto degno di segnalazione il ritrovamento dell’epatica Obtusifolium obtusum (Lindb.) S.W. Arnell e dei muschi Aulacomnium androgynum (Hedw.) Schwägr., Cyrtomnium hymenophylloides (Huebener) T.J Kop., Drepanocladus turgescens (T. Jensen) Loeske, Hygrohypnella ochracea (Turner ex Wilson) Ignatov & Ignatova, Paludella squarrosa (Hedw.) Brid. e Sphagnum divinum Flatberg & Hassel

Parole chiave: Briofite, Provincia Autonoma di Trento (Italia nordorientale), contributo briofloristico

Abstract - The Authors present here a contribution to the bryoflora of the Autonomous Province of Trento. 213 species have been collected: 53 hepatics and 160 mosses. Boreal + sub-boreal species chronologically prevail (with a percentage of 48,3 %) and are followed by the temperated with a 29,6 %. The presence too of the suboceanic group (11,3 %) turns out to be significant. Finally the find of the liverwort Obtusifolium obtusum (Lindb.) S.W. Arnell and of the mosses Aulacomnium androgynum (Hedw.) Schwägr., Cyrtomnium hymenophylloides (Huebener) T.J Kop., Drepanocladus turgescens (T. Jensen) Loeske, Hygrohypnella ochracea (Turner ex Wilson) Ignatov & Ignatova, Paludella squarrosa (Hedw.) Brid. and Sphagnum divinum Flatberg & Hassel is considered worthy of reporting

Key words: Bryophytes, Autonomous Province of Trento (NE Italy), bryofloristic contribution


MARTINI F., CASOLO V., BOSCUTTI F. - L’attività floristica di G. A. Scopoli (1723-1788) nel territorio del Friuli Venezia Giulia/Floristic activity of G. A. Scopoli (1723-1788) in the Friuli Venezia Giulia region, Gortania. Botanica, Zoologia, 45(2023), pp. 33-38

Riassunto - In questo studio è riassunto il contributo alla conoscenza floristica del territorio della Regione Friuli Venezia Giulia apportato da Giovanni Antonio Scopoli durante le sue erborizzazioni del 1761 e 1764, pubblicate nei volumi della Flora Carniolica. Le esplorazioni, come riporta l’autore, interessarono rispettivamente Carso, Agro Triestino, Agro Goriziano,
Duino e i circostanti rilievi del Litorale Austriaco (Österreichisches Küstenland). Durante queste attività Scopoli segnalò oltre 220 taxa della flora vascolare, delle quali 10 specie nuove per la scienza (con relativi loci classici), 15 specie oggi localmente estinte e 11 prime segnalazioni di specie aliene tuttora presenti in regione. Il lavoro di Scopoli rappresenta il maggior contributo alla conoscenza della Flora regionale del XVIII secolo, fornendo con la sua modernità le basi per le successive flore

Parole chiave:  Giovanni Antonio Scopoli, Segnalazioni floristiche, Storia Naturale, Friuli Venezia Giulia

Abstract - This study concerns the contribution to the floristic knowledge of the territory of the Friuli Venezia Giulia Region made by Giovanni Antonio Scopoli during his floristic surveys in 1761 and 1764, published in the volumes of Flora Carniolica. His explorations were conducted in the Karst and Agro Triestino, as reported by the author, and in the area of Agro Goriziano,
Duino, and the surrounding reliefs of the Austrian Littoral (Österreichisches Küstenland), respectively. During these activities Scopoli recorded more than 220 taxa of vascular plant species, of which 10 novel species (with associated loci classici), 15 species now locally extinct, and 11 first records of alien species today still present in the region. Scopoli’s work represents the
greatest contribution to knowledge of regional Flora of the 18th century, providing with its modern approach the basis for the later floras

Key words:  Giovanni Antonio Scopoli, Floristic records, Natural History, Friuli Venezia Giulia


BUCCHERI M., DORIGO L. - I biotopi del Friuli Venezia Giulia, dalla mappatura degli habitat alle considerazioni gestionali/Friuli Venezia Giulia biotopes, from habitat mapping to management considerations, Gortania. Botanica, Zoologia, 45(2023), pp. 39-64

Riassunto - La rete dei Biotopi regionali nasce in Friuli Venezia Giulia alla fine degli anni ’90 del secolo scorso. Negli anni il numero di siti individuati come Biotopi è aumentato e probabilemente è destinato a crescere ulteriormente. Dalla data di istituzione ad oggi, i Biotopi si sono evoluti in modo diverso: in alcuni casi gli habitat natuali si sono preservati, in altri la cattiva gestione ha determinato un deterioramento complessivo della qualità ecologica. Gli autori presentano il primo lavoro di mappatura completa degli habitat, che può costituire uno strumento di lavoro per la pianificazione futura. La loro conservazione, in particolare nelle zone fortemente antropizzate della Alta e Bassa Pianura friulana, non può infatti prescindere da una gestione attiva. Accanto al monitoraggio e alla gestione degli habitat più meritevoli, sarebbe auspicabile implementare la qualità della matrice nelle aree circostanti, creando corridoi a maggiore biopermeabilità complessiva in grado di connettere Biotopi vicini fra loro

Parole chiave: Biotopi, aree naturali protette, Natura 2000, Direttiva 92/43 CEE, conservazione degli habitat

Abstract - The Regional Biotopes network was established in Friuli Venezia Giulia in the late 1990’s. Over the years, the number of sites identified as Biotopes has increased and is likely to grow further. From the date of establishment to the present, biotopes have evolved in different ways: in some cases, native habitats have been preserved; in others, mismanagement has led to an overall deterioration in ecological quality. The authors present the first comprehensive habitat mapping work, which can serve as a working tool for future planning. Indeed, their conservation, particularly in the heavily anthropized areas of the Upper and Lower Friulian Plain, cannot be separated from active management. Along with monitoring and management of the most deserving habitats, it would be desirable to implement matrix quality in the surrounding areas, creating corridors with greater overall biopermeability that can connect biotopes close to each other

Key words: Biotopes, protected natural areas, Natura 2000, Directive 92/43 EEC, habitat conservation


DORIGO L., SACCÀ, BERALDO P., - Prima segnalazione per il Friuli Venezia Giulia di Clinostomum complanatum (Rudolphi, 1814) (Digenea, Clinostomidae) e rinvenimento della specie in Cobitis bilineata Canestrini, 1886 e Telestes muticellus (Bonaparte, 1837)/First report for Friuli Venezia Giulia of clinostomum complanatum (Rudolphi, 1814) (Digenea, Clinostomidae) and finding of the species in Cobitis bilineata Canestrini, 1886 and Telestes muticellus (Bonaparte, 1837), Gortania. Botanica, Zoologia, 45(2023), pp. 65-70

Riassunto - In un corso d’acqua disseccato, in provincia di Pordenone, sono stati raccolti alcuni pesci di differenti specie e morti recentemente, alcuni dei quali presentavano prominenti formazioni globose sottocutanee in varie parti del corpo. Il 72% (21/29) di cobite italiano (Cobitis bilineata) e il 25% (1/4) di vairone italico (Telestes muticellus) è risultato positivo per
la presenza di noduli sottocutanei, contenenti metacercarie incistate, distribuiti su tutto il corpo. Le altre specie recuperate (Squalius squalus Bonaparte, 1837, Tinca tinca Linnaeus, 1758, Lepomis gibbosus Linnaeus, 1758 e Padogobius bonelli Bonaparte 1846) erano negative. Gli esami parassitologico e biomolecolare hanno confermato che le metacerarie appartengono a Clinostomum complanatum, un trematode digeneo della famiglia Clinostomidae. Questo studio segnala per la prima volta la presenza di C. complanatum in Friuli Venezia Giulia, ma anche rappresenta la prima segnalazione di metacercarie di questo parassita in T. muticellus e la seconda documentata in Italia per C. bilineata

Parole chiave: Cobitis bilineata, Telestes muticellus, Clinostomidae, metacercarie, parassiti di pesci

Abstract - Some recently dead fish were collected from a desiccated stream in the province of Pordenone, some of which showed prominent subcutaneous nodules scattered on the body. 72% (21/29) of Italian cobite (Cobitis bilineata) and 25% (1/4) of Italian vairon (Telestes muticellus) tested positive for the presence of subcutaneous nodules, containing encysted metacercariae, distributed throughout the body. The other species recovered (Squalius squalus Bonaparte, 1837, Tinca tinca Linnaeus, 1758, Lepomis gibbosus Linnaeus, 1758 and Padogobius bonelli Bonaparte, 1846) were negative. Parasitological and biomolecular examinations confirmed that the metacercariae belong to Clinostomum complanatum, a digenean trematode of the family Clinostomidae. This study reports for the first time the presence of C. complanatum in Friuli Venezia Giulia, but also represents the first report of metacercariae of this parasite in T. muticellus and the second documented in Italy for C. bilineata.

Key words: Cobitis bilineata, Telestes muticellus, Clinostomidae, metacercariae, fish parasites

BALDIZZONE G. - Contribuzioni alla conoscenza dei Coleophoridae (Lepidoptera). CLVII. Descrizione di due nuove specie italiane del genere Coleophora Hübner, 1822: Coleophora gurgurella sp. nov. e C. bruttia sp. nov. Segnalazione di tre specie nuove per la Fauna Italiana e nuove informazioni biologiche e distributive/Contributions to the knowledge of the Coleophoridae (Lepidoptera). CLVII. Description of two new Italian species of the genus Coleophora Hübner, 1822: Coleophora gurgurella sp. nov. and C. bruttia sp. nov. Reporting of three species new to the Italian Fauna and new biological and distributive information, Gortania. Botanica, Zoologia, 45(2023), pp. 71-94

Riassunto - Il lavoro presenta la descrizione di due nuove specie del genere Coleophora Hübner: Coleophora gurgurella sp. nov. del Lazio appartenente al gruppo di C. kahaourella Toll, 1957 e C. bruttia sp. nov. della Calabria, appartenente al gruppo di C. genistae Stainton, 1857. Tre specie sono aggiunte alla fauna italiana: C. uralensis Toll, 1961, C. tricolor Walsingham, 1899 (Huemer & Wieser, 2023) e C. samarensis (Anikin, 2001). Vengono riportati numerosi nuovi dati faunistici su alcune specie già conosciute per l’Italia e illustrata la biologia di Coleophora lessinica Baldizzone, 1980, scoperta solo di recente (Takács et al., 2022)

Parole chiave: Lepidoptera, Coleophoridae, Italia, Nuove specie, Nuovi dati faunistici e biologici

Abstract - The work presents the description of two new species of the genus Coleophora Hübner, 1822: Coleophora gurgurella sp. nov. from Lazio belonging to the group of C. kahaourella Toll, 1957 and C. bruttia sp. nov. from Calabria, belonging to the group of C. genistae Stainton, 1857. Three species are added to the Italian fauna: C. uralensis Toll, 1961, C. tricolor Walsingham, 1899 (Huemer & Wieser, 2023) and C. samarensis (Anikin, 2001). Several new faunal data are reported on some species already known for Italy and the biology of Coleophora lessinica Baldizzone, 1980, only recently discovered (Takács et al., 2022) is illustrated.

Key words - Lepidoptera, Coleophoridae, Italy, New species, New faunistic and biological records.


KARSHOLT O., BALDIZZONE G., GOMBOC S. - Overview of the Gelechiidae Moths (Lepidoptera) of Krk Island, Croatia: diversity, distribution, and ecological insights/Panoramica sui microlepidotteri della famiglia Gelechiidae (Lepidoptera) dell’Isola di Krk, Croazia: diversità, distribuzione e aspetti ecologici, Gortania. Botanica, Zoologia, 45(2023), pp. 95-124

 Abstract - In this contribution, all together 121 Gelechiidae species are reported for the Croatian Island of Krk. Almost half, 61 species, were already covered in other publications. After the revision of published data from other authors and additional surveys, we were able to confirm additional 60 species for the island and add additional biogeographic data for the already known species. For all species information on host-plants and general distribution is presented. To our know-ledge, 11 species which we documented on Krk are novel records for Croatia: Aproaerema wormiella (Wolff, 1958), Hypatima rhomboidella (Linnaeus, 1758), Dactylotula altithermella (Walsingham, 1903), Lanceoptera panochora Janse, 1960, Tiranimia epidolella (Chrétien, 1908), Monochroa hornigi (Staudinger, 1883), Scrobipalpa pauperella (Heinemann, 1870), Scrobipalpa ergasima (Meyrick, 1916), Caryocolum proxima (Haworth, 1828), Teleiodes italica Huemer, 1992, and Carpatolechia fugacella (Zeller, 1839). Lanceoptera panochora and Tiranimia epidolella are recorded for the first time from Europe, and the latter species is also new to Spain. Thanks to its diverse habitats and rich flora, with over 1543 plant species, the island has rich gelechid fauna. Despite the significant improvment of knowledge on gelechiids fauna of Krk, we believe that some more species are yet to be discovered there. Identification of some species in unrevised genera are regarded as tentative, awaiting forthcoming revisions. We hope that this contribution will encourage further research on this interesting group not only on Krk Island but also on other Croatian islands and this revised and updated list will be served as a basis for further studies. The Lepidoptera fauna of Krk Island now counts impresive 1663 confirmed species.

Key words: Gelechiidae, Lepidoptera, Krk Island, Croatia, diversity, distribution, ecology, host plants, Mediterraneani.

Riassunto - In questo lavoro vengono elencate e commentate complessivamente 121 specie di Gelechiidae dell’isola di Krk (Croazia). Quasi la metà, 61 specie, erano già state segnalate in altre pubblicazioni. Dopo la revisione dei dati pubblicati da altri autori e ulteriori ricerche, siamo stati in grado di aggiungere ulteriori 60 specie per l’isola e fornire ulteriori dati biogeografici per le specie già note. Per tutte le specie vengono presentate informazioni sulle piante ospiti e sulla distribuzione generale. Secondo le nostre conoscenze, 11 specie che abbiamo scoperto a Krk rappresentano nuovi reperti per la Croazia: Aproaerema wormiella (Wolff, 1958), Hypatima rhomboidella (Linnaeus, 1758), Dactylotula altithermella (Walsingham, 1903), Lanceoptera panochora Janse, 1960, Tiranimia epidolella (Chrétien, 1908), Monochroa hornigi (Staudinger, 1883), Scrobipalpa pauperella (Heinemann, 1870), Scrobipalpa ergasima (Meyrick, 1916), Caryocolum proxima (Haworth, 1828), Teleiodes italica Huemer, 1992, Carpatolechia fugacella (Zeller, 1839). Lanceoptera panochora e Tiranimia epidolella sono segnalate per la prima volta per l’Europa, e quest’ultima specie è anche nuova per la Spagna. In conseguenza dei suoi habitat diversificati e della ricca flora, con oltre 1543 specie di piante, la fauna dei gelechidi dell’isola risulta piuttosto abbondante. Questa lista di specie non è certamente definitiva per l’isola, poiché ci sono ancora numerosi esemplari in attesa di identificazione, soprattutto nei gruppi più difficili che richiedono una revisione. È auspicabile che questa pubblicazione stimoli ulteriori ricerche su questo interessante gruppo non solo sull’isola di Krk, ma anche su altre isole adriatiche. Questa lista aggiornata e rivista potrà servire come base per ulteriori ricerche. La fauna di Lepidotteri dell’isola di Krk conta ora 1663 specie confermate.

Parole chiave: Gelechiidae, Lepidoptera, isola di Krk, Croazia, biodiversità, distribuzione, ecologia, piante nutrici, Mediterraneo.

 

7. CRUCITTI P., DI RUSSO E, PELLECCHIA N. - Agricultural landscape and herpetofauna. A case study from the roman campagna/Aree agricole ed erpetofauna. Il caso studio della campagna romana (58° contributo allo studio della biodiversità della campagna romana a nord-est di Roma)Gortania. Botanica, Zoologia, 45(2023), pp. 125-134.
 

Abstract - We discuss the herpetofauna of some small natural reserves in the Roman Campagna, also known as the “Mentanese Archipelago” district, northeast of Rome’s suburban areas. These reserves were established mainly in 1997, and are part of a mosaic landscape composed of fragmentary woodlands, urban developments, and agricultural areas with scattered streams, water points and buildings. A field study with the main aim of recording the herpetological diversity of three protected areas was carried out over the course of twenty-five years. Species richness is as follows: 1) Nature Reserve Nomentum with 12 reptiles and 6 amphibians. 2) Nature Reserve Macchia di Gattaceca and Macchia del Barco including “Pozzo del Merro” (one of the deepest sinkholes of the world). This second reserve is split into three distinct fragments: the xeric area of Macchia di Gattaceca with 11 reptiles and 2 amphibians; the wet area of Macchia del Barco with 10 reptiles and 6 amphibians; and the pin-point sinkhole area of “Pozzo del Merro” with 7 reptiles and 5 amphibians. 3) Natural and Archaeological Park of Inviolata with 13 reptiles and 7 amphibians. Using QGis software, we were able to assign to each parcel (wood, agricultural land, still water, running water, buildings) its percentage value of extent. The results of the QGis application enabled us to infer a positive effect, in terms of conservation of the populations of native herpetofauna species, of expanding non-intensive agricultural land. In addition, the presence of water bodies such as pools, ponds and flooded sinkholes in agricultural patches plays an outstandingly important role for the maintenance of herpetological diversity in a fragmented landscape.

Keywords: Amphibians, reptiles, agricultural areas, wooded areas, QGis method, Roman Campagna.

Riassunto - Le piccole riserve naturali della Campagna Romana, costituite principalmente nel 1997 con la denominazione di “Arcipelago Mentanese”, a nord est dell’area sub-urbana di Roma, sono parte di un paesaggio a mosaico composto da frammenti di bosco, aree urbanizzate e agricole, con corsi d’acqua, punti d’acqua ed edifici. Uno studio di campo, con il principale obiettivo di monitorare la diversità erpetologica di tre aree protette, è stato realizzato nell’arco di venticinque anni. Il numero di specie/area è così risultato: 1) Riserva Naturale di Nomentum con 12 Rettili e 6 Anfibi; 2) Riserva Naturale Macchia di Gattaceca e Macchia del Barco, al cui interno è incluso “Pozzo del Merro”, uno dei sinkhole più profondi al mondo, divisa in tre distinti frammenti: l’area xerica di Macchia di Gattaceca con 11 Rettili e 2 Anfibi; la zona umida di Macchia del Barco con 10 Rettili e 6 Anfibi; l’area del Pozzo del Merro con 7 Rettili e 5 Anfibi; 3) Parco Naturale ed Archeologico dell’Inviolata con 13 Rettili e 7 Anfibi. Utilizzando il software QGis, siamo stati in grado di assegnare ad ogni parcella di queste aree (bosco, agricoltura, acque ferme, acque correnti, costruzioni) il valore percentuale di estensione. I risultati dell’uso di QGis ci permettono di inferire in merito all’effetto positivo, in termini di conservazione delle popolazioni delle specie dell’erpetofauna autoctona, dell’estensione dei terreni ad agricoltura non intensiva; corpi d’acqua come laghetti agricoli, pozze e doline allagate nelle aree coltivate rivestono inoltre una rilevante importanza ai fini del mantenimento della diversità erpetologica in paesaggi frammentati.

Parole chiave: Anfibi, rettili, aree agricole, aree boschive, metodi QGis, Campagna Romana.