
GORTANIA 15
Riassunto breve - La media valle del T. Bût presenta, a distanza ormai notevole dalla fine dell’età würmiana, caratteri evolutivi che ancora la inseriscono tra i territori con dinamicità elevata. Vi si distinguono tre settori con comportamento diverso, per quanto attiene alla velocità di evoluzione, sulla base dei caratteri morfogenetici riscontrati, con aree a comportamento più contenuto; nell’insieme, tuttavia, questo territorio pone decisi problemi all’antropizzazione esistente e futura.
Parole chiave: Geomorfologia, Alpi Carniche.
Abstract - After the far würmian age, the middle Bût river valley has still many characters, which put it into a high energized system. We have distinguished three portions of this area, which show some way different behaviours. Quite different evolutive velocity crop out: the morphogenetic models demonstrate such a difference, on the basis of the lithological, structural, geomorphic, acclivity and climate peculiarities. Everithing considered, this area seems to be really difficult and delicate as regards the anthropic land use.
Key words: Geomophology, Carnic Alps.
Riassunto breve - Vengono descritti dal punto di vista litologico, biostratigrafico e paleoambientale i calcari senoniani del rilievo a sud del Villaggio del Pescatore, località ubicata pochi km a sud di Monfalcone. Una fase tettonica verificatasi nel Senoniano inferiore ha determinato la deposizione di brecce e di calcari laminati in un ambiente lagunare (dulcicolo), seguita nel Santoniano superiore da una importante trasgressione che ha ricreato le condizioni per la sedimentazione di facies “aperte” di piattaforma carbonatica.
Parole chiave: Stratigrafia, Paleotettonica, Paleoambiente, Calcari, Carso, Senoniano.
Abstract - The lithological, biostratigraphical and paleoenvironmental characteristics of the Senonian limestones outcropping at the foot of the hill placed close to the southern buildings of Villaggio del Pescatore (this village is few kilometres to the south of Monfalcone) are described. A tectonic phase which occured during the Lower Senonian caused deposition of breccias and laminated limestones within a lagoonal (or lacustrine) environment. During the Upper Santonian, a significant transgression followed this phase. Transgression re-created the conditions for sedimentation of marine “open “ facies on the carbonate platform.
Key words: Stratigraphy, Paleotectonics, Paleoenvironment, Limestones, Karst, Senonian.
Riassunto breve - Viene descritto il litosoma conglomeratico affiorante nei colli tra Buttrio e Manzano (Friuli orientale) e contenente una ricca fauna ad echinidi, dei quali viene data la determinazione generica. Il litosoma, che rappresenta un debris flow proveniente dalla Piattaforma friulana, potrebbe costituire lo stesso evento deposizionale osservato nelle successioni di Rosazzo e Cormons verificatosi nel Luteziano inferiore.
Parole chiave: Litosoma, Stratigrafia, Flysch di Cormons, Echinidi, Luteziano, Friuli orientale.
Abstract - The conglomeratic big bed outcropping in the hills between Buttrio and Manzano (Eastern Friuli), including a rich echinoid fauna, of which it is given a generic classification is described. The big bed, consisting of a debris flow deriving from the Friulan Platform, could represent the same depositional event of the Rosazzo and Cormons sections dated back to lower Lutetian.
Key words: Big bed, Stratigraphy, Flysch of Cormons, Echinoids, Lutetian, Eastern Friuli.
Abstract - Reptilian remains from Upper Ladinian (Middle Triassic) and Lower Carnian (Late Triassic) of the Carnic and Julian Alps (Friuli-Venezia Giulia region, Northeastern Italy) stored at the Museo Friulano di Storia Naturale (Udine) are described. A large nothosaur similar to Paranothosaurus is identified for the first time in the Carnian. The placodont Cyamodus is reported for the first time from the Upper Ladinian.
Key words: Reptilia, Nothosauria, Placodontia, Cyamodus, Paranothosaurus, Thalattosauria, Middle-Upper Triassic, Carnic Alps, Julian Alps.
Riassunto breve - Vengono descritti alcuni resti di rettili provenienti dal Triassico medio (Ladinico superiore) e superiore (Carnico inferiore) delle Alpi Carniche e Giulie, custoditi al Museo Friulano di Storia Naturale. Viene segnalata per la prima volta la presenza nel Carnico di un notosauro di grandi dimensioni confrontabile con Paranothosaurus. La probabile presenza del genere Cyamodus viene segnalata per la prima volta nel Ladinico superiore.
Parole chiave: Reptilia, Nothosauria, Placodontia, Cyamodus, Paranothosaurus, Thalattosauria, Triassico medio-superiore, Alpi Carniche, Alpi Giulie.
Abstract - Wetlands are fairly common in the Carnian Alps, especially in the inner sector of the range, mainly formed of silicate rocks dating back to the Paleozoic. A great moisture surplus allows water to seep out over gently inclined slopes which are extensively covered by sedge fens (Drepanoclado revolventis-Trichophoretum cespitosi). On steeper slopes water usually flows on the surface giving rise to spring fens rich in mosses (Cratoneuretum falcati, Bryo-Philonotidetum seriatae, community of Cardamine amara). More complex mire types develop on level relief, ranging from transitional mires covered by a mixture of rich fens (Drepanoclado-Trichophoretum), poor fens (Caricetum nigrae), Sphagnum carpets (Eriophoro- Trichophoretum cespitosi) and hummocks (Sphagnetum magellanici), and bog scrubs (Pino mugo-Sphagnetum), to ombrosoligenous mires. This latter mire type is represented by a typical example of well-preserved saddle mire including a dome-raised sector covered by a prostrate pine scrub (Pino mugo-Sphagnetum) and wet hollows (Caricetum limosae), and a flat sector covered by Sphagnum carpets and low hummocks (Eriophoro-Trichophoretum cespitosi and Sphagnetum magellanici). Both areas are surrounded by a narrow lagg colonized by a Carex juncella swamp. Mire water is subneutral to slightly acidic and fairly rich in nutrients in fens, springs and laggs as well. By contrast, mire water is acidic and nutrient-poor both in bogs and poor fens, with no sharp difference between them. Hence, there are often great difficulties in evaluating the trophic status of mire sites and/or sectors (viz. ombrotrophy vs. minerotrophy) based on hydrochemistry only.
Key words: Hydrochemistry, Mire typology, Phytosociology, Syntaxonomy, Wetlands.
Riassunto breve - Nelle Alpi Carniche gli ambienti umidi sono piuttosto diffusi, soprattutto
nel settore interno costituito in prevalenza da rocce silicee poco permeabili. Il clima umido,
caratterizzato da un eccesso di precipitazioni rispetto all ‘evapotraspirazione potenziale, favorisce lo sviluppo di torbiere basse anche sui versanti in pendio, purchè non troppo ripidi.
L’associazione vegetale dominante in questi habitat è il Drepanoclado revolventis- Trichophoretum cespitosi. Se l’inclinazione è maggiore il ruscellamento è più accentuato e la vegetazione corrispondente è quella tipica delle aree fontinali e dei ruscelli (Cratoneuretum falcati, Bryo-Philonotidetum seriatae, aggruppamento a Cardamine amara). Le aree pianeggianti ospitano corpi torbosi più cospicui, la cui vegetazione è per lo più costituita da un mosaico di prati torbosi a ciperacee (Drepanoclado-Trichophoretum), tappeti a sfagni (Eriophoro-Trichophoretum cespitosi), cumuli rilevati di sfagni (Sphagnetum magellanici) e arbusteti di torbiera (Pino mugo-Sphagnetum). Tali complessi rientrano nel grande gruppo delle torbiere intermedie. In un solo caso, rappresentato da una torbiera posta a breve distanza dalla Casera Coltrondo (Alto Comelico), il corpo torboso presenta almeno in un settore un profilo convesso chiaramente rilevato rispetto all’area circostante. Si tratta di una torbiera ombrosoligena, la cui porzione sommitale è probabilmente alimentata soltanto da acqua piovana. La vegetazione di quest’area è costituita da arbusteti (Pino mugo-Sphagnetum), cumuli (Sphagnetum magellanici) e tappeti a sfagni (Eriophoro-Trichophoretum), intercalati a depressioni umide (Caricetum limosae). Ai margini l’accumulo di torba è molto ridotto e la vegetazione (aggruppamento a Carex juncella) risente in maniera assai netta del contatto con il substrato minerale. In questo habitat, come pure nelle torbiere piane e nei ruscellamenti, l’acqua ha reazione debolmente acida o subneutra. Nelle torbiere a sfagni, viceversa, l’acqua è fortemente acida e povera in nutrienti. Il chimismo delle acque non presenta però apprezzabili differenze tra le torbiere intermedie e quella ombrosoligena.
Parole chiave: Chimismo delle acque, Fitosociologia, Ruscellamenti, Sintassonomia, Torbiere.
Riassunto breve - Vengono pubblicate, ad un anno dalla comparsa dell’ “Atlante corologico delle piante vascolari nel Friuli-Venezia Giulia”, gli “errata/corrige”, fin’ora riscontrati, e ca. 2.000 nuove segnalazioni ad integrazione di quelle apparse nel volume.
Parole chiave: Atlante corologico, Flora, Friuli-Venezia Giulia (NE Italia).
Abstract - We are publishing, one year from the appearence of the “Chorological atlas of the vascular plants in the region Friuli-Venezia Giulia”, the errata and about 2000 new findings.
Key words: Chorological atlas, Flora, Friuli-Venezia Giulia ‘s region (NE Italy).
Riassunto breve - Sono state studiate le comunità macrozoobentoniche di stazioni fisse scelte in quattro corsi d’ acqua del Friuli-Venezia Giulia. La raccolta dei macroinvertebrati bentonici è stata effettuata con cadenza mensile dal novembre 1986 all’ottobre 1987.
Attraverso questo studio si è cercato di ampliare le conoscenze faunistiche dei popolamenti macrozoobentonici regionali; si è voluto osservare il comportamento dell’Extended Biotic Index (E.B.I.) modificato (GHETTI, 1986) nell’analisi qualitativa di ambienti lotici con diversi gradi di trofia; si è voluto conoscere l’ andamento stagionale dei valori dell’indice biotico nelle stazioni esaminate e le variazioni stagionali della diversità specifica del macrozoobentos mediante l’applicazione delle curve dominanza-diversità e di alcuni indici di diversità; infine si è voluto comparare fra loro i risultati ottenuti dall’applicazione di queste metodologie per altri studi di carattere ecologico. Come risultati, sono state ottenute importanti novità di carattere faunistico; è stata riconfermata la scarsa attitudine dell ‘Extended Biotic Index modificato in analisi qualitative di acque oligotrofiche; sono state osservate interessanti variazioni stagionali dell’indice biotico utilizzato e della diversità specifica; sono state riscontrate delle analogie nell’andamento stagionale degli indici di diversità impiegati ed è stato proposto l’utilizzo di uno di essi in analoghe ricerche future; infine, l’applicazione dell’Extended Biotic Index modificato nelle analisi qualitative si è rivelata più adeguata e molto più pratica rispetto a quella degli indici di diversità.
Parole chiave: Acque correnti, Macroinvertebrati bentonici, Struttura delle comunità, Diversità specifica, Indici di diversità, Qualità delle acque, Indici biotici.
Abstract - The benthic macroinvertebrate communities living in fixed stations of four streams in Friuli-Venezia Giulia have been studied. Benthic samples were collected once a month from November 1986 to October 1987. The purpose of this study was: 1) to enlarge the faunistic knowledge of the regional benthic fauna; 2) to observe the fitness of the modified Extended Biotic Index (E.B.I.) in qualitative analysis of running waters characterized by different trophic degrees; 3) to know the seasonal trend of the biotic index in the sampling sites and the seasonal changes of species diversity by the application of rank/abundance plots and of three diversity indices; 4) to compare all the results of these applications for other ecological studies of this kind. As results: 1) important news has been obtained in faunistic field; 2) a lacking fitness of the modified Extended Biotic Index (E.B.I.) in analysing the environmental quality of oligotrophic running waters has been reconfirmed; 3) interesting seasonal variations of the biotic index and of species diversity have been observed; 4) some analogies in the seasonal trend of the three diversity indices have been found and so we have suggested to employ in future only one of them; 5) finally, the application of the biotic index has showed a better fitness and praticalness in qualitative analysis in comparison with the application of the three diversity indices.
Key Words: Running waters, Benthic macroinvertebrates, Communities structure, Species diversity, Diversity indices, Water quality, Biotic indices.
Riassunto breve - Sulla base di numerosi reperti inediti vengono aggiornate e ampliate le conoscenze sulla distribuzione di Carabus (Chrysocarabus) auronitens FABRICIUS kraussi LAPOUGE nelle Alpi del Veneto, in quelle del Friuli-Venezia Giulia, nonché nelle regioni montuose della Slovenia settentrionale. Il quadro distributivo suggerisce una ricolonizzazione post- glaciale nei territori considerati. Inoltre, dalla distribuzione geografica e da osservazioni di carattere ecologico, emergono relazioni tra la presenza della specie e alcune caratteristiche chimico-fisiche del suolo. La specie sembra prediligere substrati cristallini o arenaceo-marnoso- flyschoidi, con suoli acidi e con buona ritenuta idrica.
Parole chiave: Carabidae, Carabus auronitens kraussi, Alpi sud-orientali, Corologia, Ecologia.
Abstract - On the basis of many unpublished records, the knowledge of the distribution of Carabus (Chrysocarabus) auronitens FABRICIUS kraussi LAPOUGE in some alpine districts of North-eastern Italy (Veneto and Friuli-Venezia Giulia regions) and in the mountainous districts of Northern Slovenia has been broadened and brought up to date. The pattern of distribution of the species suggests a postglacial dispersal. Besides, the new chorological and ecological data observed show relationships between the presence of the species and some chemical-physical soil properties. In particular, it appears that Carabus auronitens prefers acid soils with good water retaining qualities; these soils take origin from crystalline or flyschoid substrates scattered in the Dolomitic and Carnic areas, where the calcareous rocks are more frequent.
Key words: Carabidae, Carabus auronitens kraussi, South-eastern Alps, Chorology, Ecology.
Abstract - The noctuid-moth Agrotis vestigialis (HUFNAGEL, 1766) is reported for the first time in Friuli-Venezia Giulia. It occurs in a small area of the Carnic pre-Alps and is described as morandinii ssp. n..
Key words: Noctuidae, Agrotis vestigialis, Distribution, Rearing, NE Italy.
Riassunto breve - Il nottuide Agrotis vestigialis (HUFNAGEL, 1766) viene segnalato per la prima volta in Friuli-Venezia Giulia. La specie, localizzata in una piccola area delle Prealpi Carniche, viene descritta come morandinii ssp. n..
Parole chiave: Noctuidae, Agrotis vestigialis, Distribuzione, Allevamento, Italia nord-orientale.
Riassunto Breve - Nella Collezione Teriologica della Cattedra di Zoologia forestale, venatoria e acquicoltura dell’Università di Padova, sono conservati circa 700 esemplari appartenenti a 49 taxa, raccolti per lo più in Veneto, in Trentino-Alto Adige e in Friuli-Venezia Giulia. Vengono illustrati i contenuti e alcuni importanti aspetti di interesse zoogeografico e tassonomico.
Parole chiave: Collezione teriologica, Catalogo, Cattedra Zoologia forestale - Università di Padova.
Abstract - The Mammal Collection of the Chair of Forest Zoology of University of Padua consist of more than 700 specimens of 49 taxa, from Veneto, Trentino Alto Adige and Friuli Venezia Giulia regions. The author gives main data about every specimen in collection together with some geographic and taxonomic information.
Key Word: Mammal Collection, Catalogue, Chair of Forest Zoology - University of Padua.