
GORTANIA 33 - GEOLOGIA PALEONTOLOGIA PALETNOLOGIA
Riassunto breve - Vengono descritti per la prima volta graptoliti siluriani provenienti dalla parte occidentale del massiccio del Monte Zermula (Alpi Carniche, Udine). La fauna e stata raccolta nella sezione de La Valute Nord (VALN) e comprende cinque specie; tra queste Monograptus belophorus e Monoclimacis flumendosae vengono descritti per la prima volta nelle Alpi Carniche. La fauna a graptoliti e riferibile alla Biozona a belophorus (Sheinwoodian, Wenlock).
Parole chiave: Graptoliti, Sistematica, Wenlock, Siluriano, Alpi Carniche.
Abstract - Silurian graptolites from the western flank of Mt. Zermula massif (Carnic Alps, Udine) are here described for the first time. The fauna, collected from the La Valute Nord (VALN) section includes five species. Monograptus belophorus and Monoclimacis flumendosae are reported for the first time in the Carnic Alps. The graptolite fauna allows to date the section to the belophorus Zone (Sheinwoodian, Wenlock).
Key words: Graptolites, Systematics, Wenlock, Silurian, Carnic Alps.
Riassunto breve - Vengono descritti e illustrati cefalopodi nautiloidi siluriani, appartenenti alle collezioni del Museo Geologico “Capellini” dell’Università di Bologna. I campioni esaminati sono attribuiti a Michele Gortani, che all’inizio del secolo scorso si dedico, assieme a Vinassa de Regny, allo studio delle faune a nautiloidi delle Alpi Carniche. Tutti gli esemplari studiati provengono da diverse localita del versante italiano delle Alpi Carniche e complessivamente vengono descritte 15 specie appartenenti a 6 generi delle sottofamiglie Michelinoceratinae, Kionoceratinae e Leurocycloceratinae. Lo stato di conservazione non sempre ottimale non consente una precisa attribuzione tassonomica di tutte le forme e diversi taxa vengono lasciati in nomenclatura aperta.
Parole chiave: Cefalopodi nautiloidi, Orthoceratidae, Tassonomia, Siluriano, Alpi Carniche, Museo “Capellini”.
Abstract - Nautiloid cephalopods of the Gortani collection, stored at the “Capellini” Museum (University of Bologna), are here described and illustrated. All specimen come from Silurian rocks of the Italian side of the Carnic Alps, and belong to the Fam. Orthoceratidae. 15 species of 6 genera of subfamilies Michelinoceratinae, Kionoceratinae and Leurocycloceratinae are described; however, the not perfect state of preservation prevents a precise taxonomic placing of all specimens, and a taxon is left in open nomenclature.
Key words: Nautiloid Cephalopods, Orthoceratidae, Taxonomy, Silurian, Carnic Alps, “Capellini” Museum.
Riassunto breve - Vengono presentati i dati a conodonti della sezione Rio Malinfier, situata nell’area del Passo del Cason di Lanza. Sono stati riconosciuti dodici taxa appartenenti a otto generi (Ancyrodelloides, Dvorakia, Icriodus, Lanea, Oulodus, Ozarkodina, Pseudooneotodus e Zieglerodina), che consentono di datare la sezione al Lochkoviano medio (Devoniano Inferiore). Il limite litostratigrafico tra la Formazione del Nölbling e la Formazione de La Valute e datato alla biozona a transitans.
Parole chiave: Biostratigrafia, Conodonti, Devoniano Inferiore, Alpi Carniche.
Abstract - Conodont data from the Rio Malinfier section, located in the Cason di Lanza area (Carnic Alps, Italy) are presented.
Twelve taxa belonging to eight genera (Ancyrodelloides, Dvorakia, Icriodus, Lanea, Oulodus, Ozarkodina, Pseudooneotodus and Zieglerodina) allow to state a middle Lochkovian (Lower Devonian) age for the section. The lithological boundary between the Nölbling and the La Valute formations is dated to the transitans Zone.
Key words: Biostratigraphy, Conodonts, Lower Devonian, Carnic Alps.
Riassunto breve - La distribuzione dei pesci “volanti” fossili, con 4 specie appartenenti al genere Thoracopterus, era finora ristretta all’area alpina (corrispondente alla Tetide occidentale durante il Triassico) e all’intervallo di tempo compreso tra il Carnico inferiore di Raibl-Cave del Predil (Udine, Friuli) e il Norico medio-superiore del Calcare di Zorzino (Lombardia).
Nuovi ritrovamenti sono venuti alla luce durante lo scavo sistematico di un’ampia superficie del livello fossilifero del Ladinico superiore nel Membro Zhuganpo della Formazione Falang che ha fornito la famosa “Xingyi Fauna” dominata dal pachipleurosauro Keichousaurus. Essi permettono di ampliare la distribuzione, sia areale che stratigrafica, di Thoracopterus, anticipando la comparsa di questo particolare pesce “subolosteo” alla fine del Triassico Medio, cioe nel Ladinico superiore. Lo scavo si sta svolgendo nei pressi del villaggio di Nimaigu (Distretto di Wusha, Xingyi City, provincia del Guizhou, Cina Meridionale) e interessa globalmente una superficie di strato di quasi 1000 mq; tuttavia lo scavo di dettaglio per la ricerca soprattutto dei piccoli pesci si svolge su una superficie variabile tra i 10 e i 20 mq. La nuova specie di Thoracopterus che viene qui descritta e simile a T. telleri, conosciuto nel Carnico Inferiore di Lunz (Austria), sia nelle dimensioni che nella quasi totale assenza di scaglie sul corpo; questo carattere peraltro e comune anche alle due specie del Norico, T. martinisi e T. magnificus, nelle quali le scaglie sono pero totalmente assenti. La nuova specie cinese si differenzia da T. telleri per la presenza di un campo relativamente ampio di piccole scaglie sub-quadrate subito dietro il cranio e un altro a supporto del lobo ventrale della caudale. Le scaglie della regione dorso-toracica hanno la superficie ornamentata da sottili e brevi strie di ganoina. Come in molti Peltopleuriformes la nuova specie di Thoracopterus presenta dimorfismo sessuale sulla base di una differenziazione della pinna anale. I supposti maschi hanno ossa craniche e pinne pettorali piu robuste, mentre le femmine mostrano una ornamentazione delle scaglie dorso-toraciche piu sviluppata e la pinna anale modificata con parte posteriore formata da raggi molto sottili e dotati di una serie di uncini terminali.
Parole chiave: Triassico Medio, Nuova specie, Thoracopterus wushaensis, Subolostei, Pesce “volante”, Cina.
Abstract - Fossil “flying” (gliding) fishes have been known since the XIX century from the Late Triassic of northern Italy and Austria.
So far, four species have been ascribed to the genus Thoracopterus. Now a new species is erected on well preserved specimens from a new extensive and detailed excavation started in the summer 2011 near the village of Nimaigu (Wusha District, Xingyi City, Guizhou Province, southern China). The investigation concerns a rich vertebrate level in the Late Ladinian Zhuganpo Member of the Falang Formation. This vertebrate-bearing section is famous because it contains an assemblage made of abundant specimens of the pachipleurosaur Keichousaurus, as well as nothosaurs, ichthyosaurs and a few fish genera (Xingyi Fauna). During the bed by bed excavation several specimens of a new “flying” fish have been collected; mainly on the basis of a peculiar partial scale covering, limited to the antero-dorsal and ventral caudal regions, we erect a new species. As for several other peltopleuriformes, the new species shows a sexual dimorphism that allows the differentiation, mainly base on the anal fin modifications, in “males” and “females”. This new species is closer to the Carnian Thoracopterus telleri than to any of the other three species and it is the oldest known “flying” fish.
Key words: Middle Triassic, New species, Thoracopterus wushaensis, Subholosteans, “Flying fish”, China.
Riassunto breve - Sono stati analizzati campioni di sedimenti semiconsolidati raccolti all’interno di alcune cavità di piccole dimensioni nel massiccio carsico del Monte Canin (Alpi Giulie, Udine). Le analisi hanno evidenziato la presenza di depositi ben classati prevalentemente carbonatici ma con presenza di granuli di quarzo, miche e alcuni minerali pesanti quali anfiboli ferro-magnesiaci, epidoti e tormaline. Dalla natura del sedimento e dalla paragenesi dei minerali si puo ipotizzare un’origine eolica dei granuli di alcuni di questi depositi. La provenienza possibile e dalle zone delle Alpi orientali, ove affiorano rocce metamorfiche in facies di scisti verdi.
Parole chiave: Depositi eolici, Alpi Giulie, Italia, Carsismo di alta montagna.
Abstract - Several more or less consolidated sediment samples found in small cavities within the Canin Massif (Julian Alps, Udine) have been studied in their grain-size and mineralogy. These analyses evidenced that they are well sorted, mainly constituted by carbonate (calcite and dolomite), but quartz, micas, clay and heavy minerals are also present. In the heavy mineral paragenesis Fe-Mg amphiboles, epidotes and tourmalines are present. The grain-size and the mineralogy suggest that their origin, for at least one of these deposit, is possibly aeolian. Their provenance is supposed to be from green-schist facies metamorphic rocks of the Eastern Alps.
Key words: Aeolian deposits, Julian Alps, Italy, High Mountain Karst.
Riassunto breve - Con questo lavoro viene affrontata per la prima volta l’evoluzione quaternaria del segmento mediano della Val di Vizze (Pfitschtal) - situata in provincia di Bolzano (Alpi Aurine) - il piu ricco di evidenze geomorfologiche, distribuite lungo 12 km di fondovalle piatto e sovralluvionato. L’obiettivo e stato perseguito attraverso il confronto tra numerosi dati geomorfologici e sedimentologici e il relativo modello digitale del terreno (DEM) implementato con la mappa del microrilievo.
Ne e scaturita una cartografia originale di estremo dettaglio in grado di evidenziare le interferenze di volta in volta prodotte dai processi deposizionali ed erosivo/esarativi (glaciali, fluviali e glacio-fluviali), attivi in special modo durante gli ultimi 15.000 anni circa (Tardoglaciale e postglaciale). In mancanza di reperti fossili e relative datazioni, una consistente parte delle scansioni temporali della complessa griglia evolutiva sono state definite sulla base degli eventi tardoglaciali e dei correlati accumuli frontali e di contatto glaciale. Attraverso i limiti delle nevi perenni (lnp, per ghiacciai di ridotte estensioni coincidenti con le ELA - Equilibrium Line Altitude) si è potuto risalire ai corrispondenti stadi tardoglaciali e alle rispettive eta attribuite in letteratura.
Parole chiave: Alpi Aurine, Geomorfologia, Tardoglaciale, Stadio di Egesen, Morene stadiali, Kame, Paleo-lago, Delta proglaciale, Delta Gilbert, Conoidi di deiezione, DEM, Microrilievo.
Abstract - The work deals with the Quaternary evolution of the middle part of the Val di Vizze (Bolzano), located in the NE of Italy. The investigated area is 12 km long and is confined in the bottom of the valley. The goal has been achieved comparing several field data (mainly geomorphologic and subordinately sedimentologic ones) with the digital terrain model (DTM) and microrelief maps. As a first result a detailed geomorphologic map was produced. It emphasizes the s everal interferences developed among the various types of depositional bodies (alluvial, glacial and fluvio-glacial ones) and the widespread erosion surfaces. Clastic bodies and erosion surfaces set on during the last 15.000 years (Late glacial and post glacial times). Lacking any wood fossil remnant, the absolute ages have been indirectly inferred taking into account the numerous Late glacial evidences preserved in the valley bottom. By using the lnp method (perennial snow a ltitude method) - for small ice masses lnp is equivalent to the ELA (Equilibrium Line Altitude) - the corresponding Late glacial stadial phases have been obtained and, from literature, the correlated absolute ages.
Key words: Aurine Alps, Geomorphology, Late Glacial, Egesen, End moraines, Kame, Palaeolake, Proglacial fan-delta, Delta Gilbert, Debris flow fan, DEM, Microrelief.
Riassunto breve - Una nuova grotta e stata scoperta nella regione nord-adriatica al confine tra le Alpi italiane e la Pianura Friulana. La successione stratigrafica ha restituito evidenza di frequentazioni effimere durante il Gravettiano antico, un tecnocomplesso individuato per la prima volta in questa zona d’Italia. In base alle caratteristiche litologiche e alla composizione tipologica dell’insieme litico, e stato possibile inferire che i gruppi umani arrivavano in grotta equipaggiati di strumenti ed armature venatorie confezionati altrove.
Parole chiave: Paleolitico Superiore, Industria litica, Date al radiocarbonio, Grotta, Pianura Nord-Adriatica.
Abstract - A new cave recently investigated has come to light in the Northern Adriatic region at the border between the Italian Alps and the Friulian Plain. Its multi-layered archaeological content has recently provided unexpected evidence of ephemeral frequentation during the early Gravettian, which is recorded for the first time in this part of Italy. Given the lithological and typological composition of the assemblage, it has been inferred that humans entered the cave already equipped with tools and hunting implements.
Key words: Upper Paleolithic, Lithic tools, Radiocarbon dates, Cave, North Adriatic Plain.
Riassunto breve - Sono presentate in questo contributo le analisi condotte sui resti animali rinvenuti in un abitato dell’eta del Bronzo Recente scavato a Rividischia, loc. Cjamps dai Cjastilirs. Il sito, localizzato poco a Sud di Codroipo (UD), al margine meridionale della fascia delle risorgive, e riferibile ad un villaggio arginato (castelliere) ed e stato oggetto di 3 campagne di scavo consecutive (1998-2000).
Le due principali fasi di vita del villaggio, sorto in un’area frequentata gia nel tardo Eneolitico, sono note soprattutto grazie ai rinvenimenti di superficie e si inquadrano la prima tra il tardo Bronzo Medio e la fine del Bronzo Recente, la seconda tra il Bronzo Finale e l’inizio della prima eta del Ferro. Sono state individuate tracce strutturali pertinenti al sistema di fossati che cingeva a Sud il villaggio, le cui evidenze sono riferibili alla prima fase. In particolare, e stato possibile indagare un piccolo fosso (Struttura 1) che confluiva nel fossato perimetrale del villaggio (Struttura 2); dal riempimento del fosso minore (US2) proviene una abbondante produzione ceramica che documenta con particolare ampiezza il Bronzo Recente 2 non avanzato della pianura friulana.
Il complesso faunistico oggetto di questo contributo, particolarmente frammentario, e composto di 772 resti, 162 dei quali hanno potuto essere determinati sia a livello specifico che anatomico. Sono documentate le principali specie domestiche: bue, caprini domestici (la capra non ha potuto essere determinata con certezza), maiale e cavallo. La scarsa consistenza numerica del campione potrebbe comportare una distorsione statistica che vede penalizzato il bue, che nel Numero Resti raggiunge appena il 26%, e una contestuale sovrarappresentazione dei caprini domestici (40%) che coinvolge anche la quantita di resti spettanti al maiale (27% dei resti determinati). I dati sulla sex ratio sono pressoché assenti, mentre l’alta quantita di denti ha permesso il calcolo delle classi di eta e del NMI. Sono documentati in quantita pressoche pari sia animali giovani che adulti.
I buoi potevano essere alti al garrese tra i 105 e i 110 cm, i caprini domestici (pecora) ben meno di 60 cm, mentre il maiale, anch’esso gracile, non doveva raggiungere i 70 cm di altezza al garrese. Il cavallo poteva essere alto poco piu di 120 cm.
Parole chiave: Pianura friulana, Eta del Bronzo Recente, Resti archeozoologici, Scavo stratigrafico, Castelliere di pianura, Friuli.
Abstract - This paper presents the analyses carried out on the faunal remains found at a Late Bronze Age settlement excavated at Rividischia, loc. Cjamps dai Cjastilirs. The site, situated not far South of Codroipo (Udine), on the southern edge of the spring line, can be identified as a fortified village (castelliere) and has been the subject of 3 consecutive excavation campaigns (1998-2000).
The two principal phases of the settlement, which arose in an area already inhabited in the Late Copper Age, are well known thanks in particular to surface finds which place the first phase between the late Middle Bronze Age and the end of the Late Bronze age, and the second between the Final Bronze Age and the beginning of the Early Iron Age. Traces were identified of structures belonging to the ditch system which surrounded the village to the South; their evidence relates to the first phase. In particular, it was possible to investigate a small ditch (Struttura 1) that flowed into the settlement’s perimeter ditch (Struttura 2); a large deposit of pottery came from the fill of the minor ditch (context US2) which provides particularly good evidence for the early stages of the Late Bronze Age 2 of the Friuli Plain.
The faunal assemblage, the subject of this contribution, is particularly fragmentary, comprising 772 pieces of bone, 162 of which could be identified to either species or anatomical level. The main domesticated species are present: cattle, domestic caprines (goat could not be identified with certainty), pig and horse. The small sample might be causing a statistical distortion that penalizes cattle, whose Bone Count reaches almost 26%, at the same time over-representing domestic caprines (40%), which also affects the proportion of pig (27% of the bones identified). The data on the sex ratio are almost absent while the large quantity of teeth has enabled age and NMI to be determined. Almost equal quantities of juveniles and adults were recorded. Cattle may have been between 105 and 110 cm at the withers, domestic caprines (sheep) well below 60 cm, while pig, also undersized, must not have even reached 70 cm height at the withers. Horses may have been little more than 120 cm.
Key words: Friuli Plain, Late Bronze Age, Archaeozoological remains, Stratigraphic excavations, Lowland castelliere (fortified village) Friuli.
Riassunto breve - Viene descritta un’ascia ad alette mediane, rinvenuta “presso Rovigo” in epoca imprecisata ma precedente al 1954, e conservata presso i Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte del Comune di Udine. La nota viene integrata con alcune considerazioni sulla distribuzione di un particolare tipo di asce ad alette mediane del BR dalla circolazione prevalentemente padana.
Parole chiave: Ascia ad alette mediane, Bronzo Recente, Rovigo.
Abstract - In the text is described a bronze axe with median wings, found “near Rovigo” in an unknown year, but before1954, and conserved in the Civic Museums and Galleries of History and Art of the City of Udine. The note is integrated with some considerations on the distribution of a particular type of bronze axes with median wings of the Bronzo recente (beginning of the Late Bronze Age), which involves mainly the Po Valley.
Keywords: Bronze winged axes, Late Bronze Age, Rovigo.
Riassunto breve - Tra i materiali delle collezioni dei Civici Musei di Udine, si conserva un considerevole numero di manufatti in bronzo dell’età del bronzo provenienti da rinvenimenti sporadici effettuati nell’attuale provincia di Udine tra età postunitaria (1866) e la metà del XX secolo (1958). I reperti, che provengono dai diversi settori del territorio udinese e che in parte sono privi di indicazioni di provenienza, coprono l’intero arco di tempo compreso tra il Bronzo Antico (BA) e il Bronzo Finale (BF)-inizio della prima età del Ferro.
Parole chiave: Età del Bronzo, Manufatti sporadici, Armi e strumenti in bronzo, Friuli Venezia Giulia, Udine Civici Musei.
Abstract - Among the materials in the collections of the Civic Museums of Udine, is preserved a large number of bronze artifacts of the Bronze Age from individual finds made in the current province of Udine between the unification age (1866) and the midtwentieth century (1958). The objects, which partly were found in the various sectors of the province of Udine and partly are lacking of indications about the circumstances of finding, are referred to the whole period between the Ancient Bronze Age and the Final Bronze Age-beginning of the Early Iron Age.
Key words: Bronze Age, Individual finds of bronze artifacts, Bronze weapons and bronze tools, Friuli Venezia Giulia (North Eastern Italy), Civic Museums of Udine.