
GORTANIA 37 - GEOLOGIA PALEONTOLOGIA PALETNOLOGIA
Riassunto breve - Nell’occasione del 50° della scomparsa di Michele Gortani e del 40° del tragico terremoto che ha colpito il Friuli nel 1976, viene delineata l’attività svolta da Gortani stesso in occasione del sisma che ha interessato le Prealpi Carniche nord-orientali nel 1928. Le azioni del geologo carnico sono state approfondite dal punto di vista scientifico ed incisive nell’ambito politico e sociale.
Parole chiave: Michele Gortani, terremoto 1928, Carnia, Italia nord-orientale.
Abstract - On the occasion of the 50th anniversary of the death of Michele Gortani and the 40th of the tragic earthquake that hit Friuli in 1976, it is outlined the work done by Gortani same during the earthquake that hit the north-eastern Carnic Pre-Alps in 1928. The actions of the geologist were devolped from a scientific perspective and incisive in the political and social.
Key words: Michele Gortani, 1928 earthquake, Carnia, NE Italy.
Riassunto breve - Gli affioramenti presenti nei pressi del Lago Avostanis costituiscono un ottimo esempio di continuità con i giacimenti ben più importanti del Monte Avanza e di Comeglians. Lo studio geologico di dettaglio dell’area ha permesso di rilevare strutture, associabili a faglie o a paleocarsismo, formatesi a seguito di esposizioni subaeree, al cui interno sono stati rinvenuti affioramenti in tracce di azzurrite e malachite. La ricerca accurata dei minerali, nella pietraia sottostante la Creta di Timau, ha consentito il riconoscimento di oltre 40 specie, tra le quali: beaverite-(Cu), beudantite, camerolaite, carminite, cinabro, cuproromeite, dickite, eritrite, duftite, jarosite, langite, linarite, mimetite, olivenite, plumbojarosite, scorodite, segnitite e zincolivenite.
Parole chiave: Minerali, paleocarsismo, Devoniano, Carbonifero, Alpi Carniche.
Abstract - The porous, mineral-bearing, chert outcrops located in the surroundings of the Avostanis Lake represent a nice example of lateral continuity with the better known and larger deposits of Mount Avanza and Comeglians. The detailed geological analysis of the studied area allowed to recognize and map these deposits which include traces of malachite and azurite minerals, which formation might be related either to paleokarst or synsedimentary faulting geological contexts. The detailed sampling and analysis of the minerals along the base of the Creta di Timau eastern cliff, allowed to recognize more than 40 mineral species, including beaverite-(Cu), beudantite, camerolaite, carminite, cinnabar, cuproromeite, dickite, erythrite, duftite, jarosite, langite, linarite, mimetite, olivenite, plumbojarosite, scorodite, segnitite and zincolivenite.
Key words: Minerals, paleokarst, Devonian, Carboniferous, Carnic Alps.
Riassunto breve - Nell’articolo vengono riportate le caratteristiche di 43 minerali di grotta finora identificati nel Friuli Venezia Giulia. Sono compresi in queste classi: ossidi e idrossidi, carbonati, solfati, fosfati, silicati. Le principali scoperte sono state effettuate a partire dal 1984, grazie soprattutto all’uso della diffrattometria a raggi X. Alcuni ritrovamenti sono stati i primi in Italia. Queste ricerche hanno dimostrato che nelle grotte sono presenti più fasi mineralogiche di quanto si ritenesse in passato. Il ritrovamento di questi minerali, pertanto, porta un utile contributo alla conoscenza del carsismo sotterraneo, poiché sono il prodotto di reazioni chimiche qui avvenute, inoltre, spesso sono stabili solo in determinate condizioni ambientali.
Parole chiave: Minerali di grotta, Friuli Venezia Giulia.
Abstract - In this paper we displays the features of the until now identified 43 cave minerals found in Friuli-Venezia Giulia Region.
They are included in these classes: oxides and hydroxides, carbonates, sulphates, phosphates, silicates. The main discoveries have been made since 1984, thanks mainly to the use of X-ray diffraction. Some findings were the first in Italy. These researches have shown that in the caves there are more mineral phases then previously believed. The discovery of these minerals, therefore, bring a useful contribution to the knowledge of the karst underground, since they are the product of chemical reactions that occurred there, moreover, they are often stable only under certain environmental conditions.
Key words: Cave minerals, Friuli Venezia Giulia.
Riassunto breve - Viene presentata una panoramica dei ritrovamenti di resti relativi a Stephanorhinus kirchbergensis (JÄGER, 1839) iniziando dalla Cava Italcementi (attualmente non più attiva) ubicata a Vernasso presso Cividale del Friuli (Udine, Friuli, Italia nordorientale), per proseguire con quelli provenienti da altre località dell’Italia nord-orientale, nonché da alcuni altri depositi situati in aree limitrofe (Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca). Sino alla data attuale, i resti rinvenuti a Vernasso restano l’unica testimonianza di questa specie in Friuli. Questi, unitamente a quelli provenienti da Šaľa (circa 60 km a est di Bratislava, distretto di Šaľa, regione di Nitra, Slovacchia sud-occidentale), rinvenuti nel 1973, rivestono un interesse particolare. Purtroppo i dati stratigrafici non sono quasi mai disponibili. Valutando il numero – relativamente limitato - di siti dislocati in Eurasia dove è stato rinvenuto durante gli ultimi due secoli, S. kirchbergensis resta – al di là di ogni altra considerazione - una specie rara. Una panoramica generale relativa alle segnalazioni di S. kirchbergensis sul territorio eurasiatico è già disponibile in BILLIA (2008; 2011; 2014) e BILLIA & ZERVANOVÁ (2015). Con l’occasione, vengono riportati anche i dati relativi a significativi ritrovamenti, nelle medesime aree, di rinoceronti oligo-mio-pliocenici. Per il territorio ungherese, sono disponibili anche dati relativi a un ritrovamento di età eocenica.
Parole chiave: Rhinocerotidae, Stephanorhinus kirchbergensis, Eocene, Oligocene, Miocene, Pliocene, Pleistocene, Italia, Europa.
Abstract - Stephanorhinus kirchbergensis (JÄGER, 1839) remains were recovered into a quarry at Vernasso/Dolenj Barnas near Cividale del Friuli (Udine, Friuli), in other Northeastern Italian provinces located in Friuli Venezia Giulia and Veneto as well as on adjacent territories (Austria, Slovenia, Croatia, Hungary, Slovakia, and Czech Republic). Of particular interest appear the remains from Vernasso and those from Šaľa (about 60 km east of Bratislava, Săľa district, Nitra region, Southwestern Slovakia) found in 1973. In several cases, no stratigraphical data are unfortunately available. In any case, until today S. kirchbergensis was rarely been found everywhere in Eurasia during last two centuries. For more details on the S. kirchbergensis records in Eurasia vide in BILLIA (2008; 2011; 2014) and BILLIA & ZERVANOVÁ (2015). In addition, selected reports on Oligo-Mio-Pliocene rhinoceros remnants found in the same areas are also taken into consideration. In one case, data on a Hungarian find of Eocene age is also listed.
Key words: Rhinocerotidae, Stephanorhinus kirchbergensis, Eocene, Oligocene, Miocene, Pliocene, Pleistocene, Italy, Europe.
Riassunto breve - A distanza di quindici anni dalla pubblicazione della prima raccolta sistematica di dati sui reperti preistorici/protostorici in “pietra verde” - lame d’ascia, asce forate e altri manufatti in pietra levigata - provenienti da siti del Carso triestino (MONTAGNARI 2001), è stata fatta una nuova revisione, presentata analiticamente in questa sede. Il riesame è stato considerato particolarmente utile anche perché un progetto interdisciplinare avviato a seguito dei primi studi sulla “pietra verde” ha portato a risultati di grande interesse soprattutto per quanto riguarda la caratterizzazione e provenienza dei vari tipi di roccia usati e, conseguentemente, nella definizione dei contatti culturali che i diversi luoghi di origine possono suggerire. La presente nota riporta così in appendice il catalogo aggiornato delle “pietre verdi” rinvenute nel Carso triestino.
Parole chiave: “Pietra verde”, Carso triestino, preistoria/protostoria, progetto interdisciplinare.
Abstract - A new analysis of prehistoric and protohistoric “greenstone” artefacts - axe blades, shaft-hole axes and other polished stone artefacts - found in the Trieste Karst (MONTAGNARI 2001) has been made 15 years after the first systematic collection of data. This analysis has been carried out also because the interdisciplinary project stimulated by the first studies on “greenstone” has obtained very interesting results in particular on the characterization and provenance of the different rock types used, and, consequently, on the possible cultural links suggested by their diversified origin. The note is supplemented by an updated catalogue of “greenstones” found in the Trieste Karst.
Key words: “Greenstone”, Trieste Karst, prehistory/protohistory, interdisciplinary project.
Riassunto breve - Si presentano i risultati dello studio archeozoologico dei materiali che provengono dal grande canale di Piancada (Palazzolo dello Stella, UD), sito neolitico della bassa pianura friulana la cui frequentazione si inquadra, forse con alcune cesure, tra la metà del VI millennio a.C. e i primi secoli del V millennio a.C.. L’insieme faunistico esaminato proviene dagli scavi 2001-2002 del canale del sito neolitico, ma lotti faunistici relativi ai primi tratti indagati della struttura negli anni 1992-2000 sono stati già studiati e pubblicati dalla scrivente. La fauna rappresentata nel campione, scaricata nel canale come esito di attività svolte nei pressi, è formata in massima parte da specie domestiche (caprovini, suini e bovini in quest’ordine) cui si associano scarsi reperti di cervo, capriolo e, forse, di cinghiale; il complesso faunistico è completato da resti di malacofauna riferibili in massima parte al Cerastoderma glaucum, bivalve tipico dei fondali bassi e sabbiosi, e a qualche specie terrestre. Viene confermata la presenza a Piancada di una fauna già pienamente domestica in un contesto di Neolitico Antico-Medio.
Tracce di macellazione sono state riscontrate su pochi reperti, a causa delle pessime condizioni di conservazione dei materiali, e quasi esclusivamente sulle ossa dei bovini, documentando le diverse fasi della catena operativa della macellazione delle carcasse.
Parole chiave: Archeozoologia, Neolitico Antico, Neolitico Medio, Italia nordorientale, fauna domestica.
Abstract - The paper aims to explain the results of the archaeozoological study of faunal remains coming from the drain ditch of Piancada (Palazzolo dello Stella, UD), a neolithic settlement in the low Friuli plain whose attendance is framed, perhaps with some ruptures, between the middle of the sixth millennium BC and the first centuries of the fifth millennium B.C. The faunal sample comes from the 2001-2002 excavations of the neolithic drain ditch, but archaeozoological remains referring to the first sections of the structure investigated between 1992 and 2000 have already been studied and published by the author. The fauna represented in the sample, dumped into the ditch as a result of activities carried out by people living near by, is composed mostly of domestic species (sheep/goat, pigs and cattle) which are associated with deer, roe deer and boar; the faunal record is completed by the remains of molluscs, the most part relating to Cerastoderma glaucum, bivalves commonly found in sandy sea bed, and some terrestrial species. The archaeozoological analysis supports the presence of an already fully domestic fauna in the Early-Middle Neolithic site of Piancada.
Slaughter traces were found on a few remains, and almost exclusively on cattle bones, recording the different stages of the operational chain of slaughter activities.
Key words: Archaeozoology, Early Neolithic, Middle Neolithic, Northeastern Italy, domestic animals.