GORTANIA 38 - GEOLOGIA PALEONTOLOGIA PALETNOLOGIA

1. PONTON M. 2017, Dolomie bituminose nella Dolomia Principale: la Miniera del Rio Resartico (Prealpi Giulie – Italia)/Bitominous dolostones in the Main Dolomite: the Rio Resartico Mine (Julian Pre-Alps –NE Italy), Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38 (2016), pp. 9-37. 

 

Riassunto breve - La Miniera del Rio Resartico ha rappresentato un’importante risorsa del territorio friulano, dalla fine dell’Ottocento e per tutta la prima meta del Novecento. Viene qui proposto l’inquadramento geologico dell’area e vengono illustrate le caratteristiche geochimiche del giacimento, sfruttato per i livelli bituminosi presenti all’interno della Dolomia Principale.

Vengono inoltre descritte la storia della miniera e delle esplorazioni condotte dopo cinquant’anni dalla sua chiusura.

Parole chiave: Dolomia Principale, Livelli bituminosi, Miniera del Rio Resartico, Prealpi Giulie, Triassico superiore.

 

Abstract - The Rio Resartico Mine was an important resource for Friuli since the end of the nineteenth century and throughout the first half of the twentieth century. Geological as well as geochemical characteristics of the deposit - exploited for the bituminous levels which lie within the Dolomia Principale (Main Dolomite) - are proposed here. The history of the mine and the exploration carried on fifty years after its closing are also described.

Key words: Main Dolomite, Bituminous levels, Rio Resartico Mine, Julian Pre-Alps, Upper Triassic.

 

2. DALLA VECCHIA F.M. 2017, Comments on the skeletal anatomy of the Triassic reptile Bobosaurus forojuliensis (Sauropterygia, Pistosauroidea)/Commenti sull’anatomia scheletrica del rettile triassico Bobosaurus forojuliensis (Sauropterygia, Pistosauroidea), Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38 (2016), pp. 39-75.


 

Riassunto breve - Bobosaurus forojuliensis è un grande rettile eusaurotterigio proveniente dal Carnico marino (Fomazione di Rio del Lago, circa 235 milioni di anni) di Dogna (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Udine, Italia nordorientale) rappresentato da due esemplari: l’olotipo (MFSN 27285) e un singolo, isolato arco neurale (MFSN 27854). È un pistosauroide che per alcuni è il plesiosauro più primitivo, per altri è il sister-group di Plesiosauria o comunque è al di fuori di tale clade. L’olotipo è costituito da uno scheletro parziale e moderatamente disarticolato che include la punta del muso con alcuni denti, parte del segmento cervicale della colonna vertebrale, i segmenti dorsale (inclusivo delle vertebre pettorali) e sacrale, la maggior parte del segmento caudale, alcuni elementi gastrali, l’omero destro, quasi tutto il cinto pelvico e alcuni elementi degli arti posteriori. Questi reperti sono stati descritti da DALLA VECCHIA (2006). Con il presente articolo si completa la descrizione dell’olotipo, mostrando in particolare i vari elementi scheletrici in dettaglio e a colori. Inoltre, questi elementi scheletrici sono confrontati con le corrispondenti ossa degli altri Pistosauroidea, soprattutto Yunguisaurus liae e Wangosaurus brevirostris del Ladinico superiore cinese, che al tempo della prima pubblicazione di Bobosaurus forojuliensis non erano ancora noti. L’esemplare MFSN 27854 assomiglia, in parte, agli archi neurali del notosauroide Simosaurus che nel 2006 non era ancora noto nella Formazione di Rio del Lago della zona di Dogna e potrebbe appartenere, in alternativa, ad un taxon vicino a quest’ultimo.

Parole chiave: Bobosaurus forojuliensis, Sauropterygia, Eusauropterygia, Pistosauroidea, Osteologia, Triassico, Carnico, Friuli.

 

Abstract - This paper integrates the osteological description of the holotype of the pistosauroid eusauropterygian Bobosaurus forojuliensis (lower Carnian, NE Italy), which was first described by DALLA VECCHIA (2006), mainly showing in detail the various skeletal elements and by the use of colour photographs. Furthermore, comparisons with the corresponding bones of the other non-plesiosaurian pistosauroids are done, mainly with Yunguisaurus liae and Wangosaurus brevirostris from the upper Ladinian of China, which were still unknown at the time of the first publication of Bobosaurus forojuliensis. The referred specimen MFSN 27854 might belong to a taxon closer to the nothosauroid Simosaurus than to Bobosaurus forojuliensis and should be prudently excluded from the apodigm of the latter.

Key words: Bobosaurus forojuliensis, Sauropterygia, Eusauropterygia, Pistosauroidea, Osteology, Triassic, Carnian, Friuli.

 

3. BILLIA E.M.E., ZERVANOVÁ J. 2017, Some other occurrences of Stephanorhinus kirchbergensis (Jäger, 1839) (Mammalia, Rhinocerotidae) from Eurasia. Addenda to other previous works/Ulteriori segnalazioni di Stephanorhinus kirchbergensis (Jäger, 1839) (Mammalia, Rhinocerotidae) in Eurasia. Un’integrazione, Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38 (2016), pp. 77-83.

 

Riassunto breve - A integrazione di quanto già precedentemente pubblicato (BILLIA 2011; BILLIA & ZERVANOVÁ 2015), viene proposto un ulteriore aggiornamento relativo a segnalazioni di ritrovamenti di Stephanorhinus kirchbergensis (JÄGER, 1839) sul territorio eurasiatico.

Parole chiave: Rhinocerotidae, Stephanorhinus kirchbergensis, Pleistocene, Europa, Asia.

 

Abstract - An updated report concerning some other Stephanorhinus kirchbergensis (JÄGER, 1839) discoveries on Eurasian territory is proposed here as an integration of two other previous papers (BILLIA 2011; BILLIA & ZERVANOVÁ 2015).

Key words: Rhinocerotidae, Stephanorhinus kirchbergensis, Pleistocene, Europe, Asia.

 

4. MADDALENI P. 2017, Grotte di interesse paleontologico e paletnologico in Friuli: stato delle conoscenze e risultati preliminari della revisione di alcuni materiali/Caves of Paleontological and Paletnological interest in Friuli (NE Italy): state of knowledge and preliminary results of the revision of some materials, Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 38 (2016), pp. 85-120.

 

Riassunto breve - Grotte e ripari sotto roccia sono stati utilizzati dall’uomo sia come ricoveri di tipo stabile o temporaneo che come luoghi di difesa o di “culto”. Ambienti “chiusi”, per loro natura conservativi, essi appaiono caratterizzati da un elevato potenziale informativo ai fini della ricostruzione del popolamento, in senso diacronico, di un territorio. Il Friuli, per la sua conformazione e costituzione geologica, è ricco di fenomeni carsici: alcuni di questi, soprattutto nell’area prealpina, hanno dato vita a contesti insediativi di notevole interesse, variamente abitati almeno dal Paleolitico medio. I dati disponibili per tali contesti, spesso inediti, sono nella maggior parte dei casi frutto di ricerche datate compiute a partire dagli inizi del secolo scorso. Il loro inquadramento cronologico e culturale, in assenza di dati contestuali, può oggi basarsi sulla sola analisi tipologica dei reperti recuperati, in particolare quelli ceramici e litici. Fanno eccezione il Riparo di Biarzo e la Grotta di Cladrecis (oggetto di scavo negli anni ‘80 del secolo scorso) ed alcune cavità della pedemontana Pordenonese (ultimi decenni – in corso: Grotte del Rio Secco e del Clusantin), gli unici ad essere stati oggetto di scavo e studi post-scavo sistematici. L’analisi bibliografica e l’avvio della revisione delle collezioni (in particolare del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine e del Circolo Speleologico e Idrologico Friulano), insieme alla raccolta di dati inediti, costituiscono la base sulla quale si impronterà una successiva analisi sistematica dei materiali e l’eventuale programmazione della ricerca sul territorio al fine di ricostruire e caratterizzare la funzionalità di tali contesti sia in senso sincronico che diacronico.

Parole chiave: Grotte, Pleistocene, Olocene, Preistoria, Protostoria, Friuli.

 

Abstract - Caves and rock shelters were inhabited by man and used both as permanent or temporary sites and defence or “worship” places. As closed environments, conservative by nature, they are characterised by a high informational potential for the reconstruction of the diachronic population of a territory. The Friuli area (NE Italy), because of its geological structure and characteristics, is rich in karst phenomena and some of them, especially in the pre-Alpine area, were inhabited since Middle Palaeolithic and represent sites of considerable interest. The available data for those, often unpublished, contexts are in most cases the result of old research carried out since the beginning of the last century and their chronological and cultural framework, in the absence of contextual data, now can only be based on the typological analysis of the unearthed finds, especially ceramic and lithic artifacts. The only exceptions are represented by the Biarzo shelter and the Cladrecis cave (in the province of Udine, in the 1980s), and some cave sites of the Carnic pre-Alps (in the province of Pordenone, in the last decades: Rio Secco and Clusantin caves): they have been the only sites subjected to excavations and systematic post-excavation studies. The bibliographic analysis and the ongoing revision of the collections (in particular those of the Museo Friulano di Storia Naturale di Udine and the Circolo Speleologico e Idrologico Friulano), together with the collection of unpublished data, are the basis upon which the subsequent systematic analysis of the cultural materials and the purpose of planning for the research on the territory will be entrusted in order to reconstruct and characterize the functionality of such contexts both in synchronous and diachronic terms.

Key words: Caves, Pleistocene, Holocene, Prehistory, Protohistory, Friuli, NE Italy.