IL PROGETTO IN NUMERI








- IL PROGETTO ARCHEOLOGIA URBANA A UDINE
Negli ultimi trent’anni l’archeologia preventiva ha fatto luce sull’importante realtà archeologica della città di Udine. Interventi sinergici, sebbene discontinui e in spazi limitati, hanno offerto importanti spunti per lo studio della storia dell’intero sistema insediativo, il cui interesse ha origini piuttosto antiche e si sviluppa parallelamente ai primi ritrovamenti archeologici in città. Con l’intento di rielaborare, integrare e intrecciare i dati archeologici emersi nel corso dei lavori di riqualificazione urbana con quelli geologici, archivistici e, in generale, documentali, nel 2020 si è concretizzato il progetto "Archeologia Urbana a Udine", i cui risultati sono stati pubblicati in una monografia a cura del Museo Friulano di Storia Naturale nel 2024.
Per approfondire: Visentini P. (ed.) 2024, Archeologia Urbana a Udine, Udine, Pubblicazioni varie del Museo Friulano di Storia Naturale, 76.
ll progetto, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Udine, è stato coordinato dal Museo Archeologico di Udine con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Friuli Venezia Giulia.
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- IL COLLE DEL CASTELLO DI UDINE
Tra i risultati del progetto, quello più inaspettato riguarda il colle del Castello, la cui origine è sempre stata oggetto di dibattito. Il colle è infatti una vera e propria anomalia del paesaggio: completamente isolato nel mezzo della pianura friulana, ha un diametro di circa 200 m alla base e raggiunge un’altezza di 30 m rispetto alle zone circostanti. Attraverso un approccio interdisciplinare, che integra le evidenze geo-archeologiche, archeologiche ed etnografiche, sono state analizzate le caratteristiche di questa collina, che si è rilevata essere del tutto artificiale.
- IL TERRITORIO
L’unicità del colle del Castello si comprende appieno solo se letta alla luce della presenza, nel territorio friulano, di una fitta rete di tombe a tumulo e villaggi fortificati (castellieri) di epoca protostorica. Nel corso degli anni, il tema dei tumuli e dei castellieri è stato al centro di numerose iniziative volte ad approfondire la conoscenza del paesaggio antico del Friuli e a promuoverne la divulgazione presso il grande pubblico. Tra queste si ricorda in particolare la mostra “Tracce. Paesaggio Antico in Friuli”, organizzata nel 2018 presso il Museo Archeologico di Udine, in cui tumuli e castellieri costituivano il fulcro del percorso espositivo. Gli stessi sono poi divenuti oggetto di ricerca in una serie di studi multidisciplinari pubblicati nel volume 46 della rivista “Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia”, che hanno consentito di approfondire gli aspetti culturali e i modelli di organizzazione sociale e insediativa di un territorio che rivela connessioni estese dal Friuli fino all’Istria.
A conferma dell’interesse e dell’impegno sul tema, il Comune di Udine aderisce alla convenzione del progetto “Protostoria in Friuli”, insieme ad altri 16 Comuni: Basiliano, Campoformido, Castions di Strada, Codroipo, Coseano, Dignano, Fagagna, Flaibano, Lestizza, Mereto di Tomba, Meduno, Montereale Valcellina, Pozzuolo del Friuli, Rive d’Arcano, Sedegliano e Spilimbergo. Questo progetto condiviso rappresenta un ulteriore passo verso una valorizzazione integrata e coordinata del patrimonio protostorico regionale.


- L’IDEA DELLA CANDIDATURA
L’unicità del colle di Udine e del relativo castelliere - il più esteso di tutto il Friuli - si inserisce in un paesaggio in continua evoluzione, modellato da fattori naturali quanto antropici. Il progetto “Archeologia Urbana a Udine” ha offerto l’occasione per approfondire lo studio di un fenomeno – quello della diffusione dei tumuli e dei castellieri – che nel territorio friulano ha mostrato forme e una concentrazione del tutto peculiari, ponendolo in stretta relazione con il contesto territoriale, inteso quale espressione dell’identità culturale e spazio di stratificazione e conservazione della memoria, sia individuale che collettiva. La candidatura a Patrimonio UNESCO rappresenta un’opportunità nuova per valorizzare un patrimonio storico dai tratti originali, se non unici, e dare voce a un fenomeno culturale antico che riguarda l’intero Friuli, ma che si estende fino all’Istria.
Mark Pearce, professore all'Università di Nottingham, ne ha parlato durante il suo intervento in occasione della presentazione del volume "Archeologia Urbana a Udine".