GORTANIA 39 - GEOLOGIA PALEONTOLOGIA PALETNOLOGIA

1. SPALLETTA C., CORRADINI C. 2018, History of conodont researches in the Carnic Alps (Austria and Italy): an overview/Sintesi della storia delle ricerche sui conodonti nelle Alpi Carniche (Austria e Italia), Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 39 (2017), pp. 5-26. 

 

Riassunto breve - L’importanza delle ricerche sui conodonti svolte negli ultimi sessant’anni in Alpi Carniche è legata soprattutto all’importanza dell’utilizzo di questi fossili come strumenti di datazione relativa e correlazione delle rocce paleozoiche e triassiche. Le imponenti successioni carbonatiche paleozoiche delle Alpi Carniche si sono dimostrate ricche di faune a conodonti che hanno consentito non solo di datare le rocce ma anche di riconoscere nuove specie, alcune delle quali hanno importanza stratigrafica anche al di fuori dell’area tipica (a livello globale). Viene brevemente delineata la storia delle ricerche a conodonti in Alpi Carniche che hanno prodotto, fino a oggi, 230 articoli, alcuni dei quali sono importanti a livello globale per la biostratigrafia. Vengono illustrati tutti gli olotipi delle specie istituite nelle Alpi Carniche. Viene inoltre indicato quanti lavori contengono descrizioni tassonomiche e quanti sono corredati da tavole e/o figure che illustrano il materiale studiato. Gli articoli sono stati infine raggruppati per intervalli stratigrafici.

Parole chiave: Conodonti, Alpi Carniche, Storia delle ricerche, Bibliografia. 

 

Abstract - A short history of more than sixty years of conodont researches in the Carnic Alps is outlined. It is noteworthy that the importance of these research is connected with the use of conodonts as biostratigraphic tools for relative dating of Palaeozoic to Triassic rocks, mostly limestone as the main Formations constituting the Palaeozoic sequence of the Carnic Alps. During the years of research 230 papers dealing with different aspect of conodonts were produced, some of these papers are indeed dealing with CAI, taxonomy, biofacies not only on biostratigraphy. Some of the biostratigraphic papers are important at global level, as well as some of the new species originally described from the Carnic Alps. The holotypes of the 38 species of conodonts established from the Carnic Alps are reillustrated. The number of papers dealing with taxonomy is indicated together with the number of papers containing plates or figures. The papers are also subdived according to stratigraphic interval.

Key words: Conodonts, Carnic Alps, History of researches, Bibliography.

 

2. DALLA VECCHIA F.M., SIMONETTO L. 2018, Osteological remains of reptiles from Friuli region (NE Italy) in the palaeontological collections of the Museo Friulano di Storia Naturale/Resti ossei fossili di rettili del Friuli (Italia nordorientale) nelle collezioni paleontologiche del Museo Friulano di Storia Naturale, Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 39 (2017), pp. 27-70. 

 

Riassunto breve - Nelle collezioni paleontologiche del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine sono conservati 1126 reperti fossili di rettili (Sauropsida), che coprono un intervallo di tempo che va dal Triassico Medio al Miocene (247-15 milioni di anni fa), provenienti dal Friuli (province di Udine e Pordenone) e rinvenuti soprattutto negli ultimi 30 anni. La maggior parte risalgono al Triassico e in particolare all’Anisico (526 esemplari in gran parte provenienti dalla Val Aupa nelle Alpi Carniche), Carnico (547 esemplari, provenienti per lo più da Fusea e Dogna nelle Alpi Carniche e Giulie, rispettivamente) e Norico (22 esemplari provenienti dalla Dolomia di Forni del versante nord delle Prealpi Carniche). Sono presenti anche alcuni esemplari giurassici (Prealpi Carniche), cretacei (Prealpi Giulie) e miocenici (Prealpi Carniche). I cladi più rappresentati sono quelli dei sauropsidi costieri o francamente marini (placodonti, eusaurotterigi, ittiotterigi, tanistrofeidi e coccodilliformi marini), ma anche taxa che sono terrestri o potenzialmente tali (pterosauri e altri arcosauriformi). Tra i reperti sono presenti gli olotipi del placodonte Protenodontosaurus italicus PINNA, 1990, del pistosauride Bobosaurus forojuliensis DALLA VECCHIA, 2006, del drepanosauride Megalancosaurus preonensis CALZAVARA, MUSCIO & WILD, 1981 e degli pterosauri Preondactylus buffarinii WILD, 1984 e Carniadactylus rosenfeldi (DALLA VECCHIA, 1995).

Parole chiave: Rettili fossili, Mesozoico, Triassico, Anisico, Ladinico, Carnico, Norico, Giurassico, Cretaceo, Miocene, Alpi Carniche, Prealpi Carniche, Alpi Giulie, Prealpi Giulie, Friuli. 

 

Abstract - The palaeontological collections of the Museo Friulano di Storia Naturale di Udine (Friulian Museum of Natural History, Udine) include over 1126 specimens of fossil reptiles (Sauropsida), ranging the interval Middle Triassic-Miocene (247-15 million years ago), that have been found in Friuli (Friuli Venezia Giulia Autonomous Region, NE Italy) mostly during the last 30 years. Most of them date back to the Triassic Period (252.17-201.3 million years ago) and in particular to the Anisian (526 specimens, mostly from Aupa Valley in the Carnic Alps), Carnian (547 specimens, mostly from Fusea and Dogna localities of Carnic Alps and Julian Alps, respectively) and Norian (22 specimens from the Forni Dolostone of the northern side of the Carnic Prealps) Ages. A few Jurassic (Carnic Prealps), Cretaceous (Julian Prealps) and Miocene (Carnic Prealps) specimens are also present. The most represented clades are those of coastal or frankly marine sauropsids (placodonts, eusauropterygians, ichthyopterygians, tanystropheids and marine crocodyliformes), but also terrestrial taxa or potentially such (pterosaurs and other archosauriformes) are represented. The collection includes the holotypes of the placodont Protenodontosaurus italicus PINNA, 1990, the pistosaurid Bobosaurus forojuliensis DALLA VECCHIA, 2006, the drepanosaurid Megalancosaurus preonensis CALZAVARA, MUSCIO & WILD, 1981, and the pterosaurs Preondactylus buffarinii Wild 1984 and Carniadactylus rosenfeldi (DALLA VECCHIA, 1995).

Key words: Fossil reptiles, Mesozoic, Triassic, Anisian, Ladinian, Carnian, Norian, Jurassic, Cretaceous, Miocene, Carnic Prealps, Carnic Alps, Julian Alps, Julian Prealps, Friuli.

 

3. BIZZARINI F. 2018, I Briozoi incrostanti dell’Eocene di Russiz (Prealpi Giulie, Friuli Venezia Giulia), conservati al Museo Friulano di Storia Naturale/Eocene’s encrusting Bryozoa of Russiz (Julian Pre-Alps, Friuli Venezia Giulia) preserved at the Friulian Museum of Natural History, Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 39 (2017), pp. 71-77. 

 

Riassunto breve - Si fornisce un primo elenco di Briozoi incrostanti i Coralli eocenici di Russiz (Gorizia) sulla base delle collezioni conservate presso il Museo Friulano di Storia Naturale. Solo il 5% dei coralli esaminati presentavano zoaria incrostanti, una percentuale troppo bassa per considerarlo un campione significativo della biodiversità dei Briozoi dell’Eocene friulano e per proporre osservazioni sul rapporto incrostanti - organismi ospiti.

Parole chiave: Briozoi incrostati, Eocene, Russiz, Casali Ottelio, Poggiobello, NE Italia. 

 

Abstract - Relevant collections of stony corals found in the Flysch of Cormons (upper Ypresian - lower Lutetian) are deposited in the Friulian Museum of Natural History. Bryozoans encrusting these fossils are very rare and represented by eight species. Present scantiness of data prevents comments about bryozoan distribution in Friulian Eocene and the relationships between them and the encrusted organisms.

Key words: Encrusting Bryozoa, Eocene, Russiz, Casali Ottelio, Poggiobello, NE Italy.

 

4. BORTOLOZZI G.M., PONTON M., VIDUS L., ZUCCHINI R. 2018, Affioramento metallifero ad arseniati e solfati a debole radioattività: Rio Spinal da Ciare (Cercivento, Udine)/Metalliferous outcrop of arsenates and sulfates with weak radioactivity: Rio Spinal da Ciare (Cercivento, Udine), Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 39 (2017), pp. 79-97. 

 

Riassunto breve - Fra il materiale della collezione mineralogica di Claudio Calligaris, affidata al Museo Friulano di Storia Naturale dopo la sua prematura scomparsa, vi sono alcuni campioni proveniente dai livelli permiani dell’Arenaria di Val Gardena che presentano deboli livelli di radioattività. La presenza di minerali radioattivi è relativamente comune negli affioramenti di questa formazione per tutto il Sudalpino, tanto che alcuni decenni fa vennero effettuate alcune ricerche per verificarne il possibile sfruttamento. Oltre agli affioramenti indicati nella collezione Calligaris (Rio Minischitte, Paularo) sono stati individuati livelli analoghi nella zona fra Ravascletto e Cercivento; su questi sono state svolte ricerche più approfondite ed analisi mineralogiche sui campioni raccolti: si è evidenziata la presenza di una trentina di specie mineralogiche, nessuna delle quali, però, risulta “radioattiva”: come avviene in altre aree contermini la debole radioattività rilevata proviene dagli accumuli di materiale organico. Tra le specie accertate vanno segnalate, in particolare, le seguenti: anglesite, arsenolite, brochantite, chenevixite, cornwallite, devillina, langite, mimetite, olivenite, parnauite, richelsdorfite, scorodite, tennantite, tangdanite, tirolite, zalesiite.

Parole chiave: Minerali, Radioattività, Permiano, Arenaria di Val Gardena, Alpi Carniche. 

 

Abstract - Among the specimens of the mineralogical collection of Claudio Calligaris, entrusted to the Friulian Museum of Natural History after his untimely death, there are some samples from the Permian levels of the Val Gardena Sandstone, that present weak levels of radioactivity. The presence of radioactive minerals is relatively common in the outcrops of this formation throughout the Sudalpine area and for this reason, a few decades ago, some prospectings were carried out to verify its possible exploitation. In addition to the outcrop indicated in the Calligaris collection (Rio Minischitte, Paularo), similar levels have been identified in the area between Ravascletto and Cercivento: on these, more detailed research and some mineralogical analyses have been carried out on the collected samples: the presence of about thirty mineralogical species has been highlighted, none of which, however, is “radioactive”: as in other areas, the weak radioactivity detected comes from the adsorption of microscopic uranium particles onto organic matter (plant remains). Among the ascertained species, the following should be noted: anglesite, arsenolite, brochantite, chenevixite, cornwallite, devillin, langitis, mimetite, olivenitis, parnauite, richelsdorfite, scorodite, tennantite, tangdanite, tyrolite, zalesiite.

Key words: Minerals, Radioactivity, Permian, Val Gardena Sandstone, Carnic Alps.

 

5. ZENDRON F. 2018, Materiali ceramici del Bronzo Recente e del Bronzo Finale 1 da Ronchi di Gagliano (Udine)/Late Bronze Age and Final Bronze Age 1 pottery assemblage from Ronchi di Gagliano (Udine), Gortania. Geologia, Paleontologia, Paletnologia, 39 (2017), pp. 99-114.

 

Riassunto breve - L’articolo tratta di un modesto complesso di reperti ceramici datato al Bronzo Recente e al Bronzo Recente-Bronzo Finale 1 frutto di un rinvenimento sporadico compiuto nel 1990 a Ronchi di Gagliano (Cividale del Friuli, Udine), in una località posta su di un’altura alle spalle della necropoli a cremazione dell’età del ferro di Dernazzacco. 

Parole chiave: Ceramica. Bronzo Recente, Bronzo Finale 1, Friuli.

 

Abstract - The paper regards a small pottery assemblage dated back to the Late Bronze Age and Late Bronze Age-Final Bronze Age 1. Potsherds come from Ronchi di Gagliano a site near Gagliano di Cividale del Friuli (Udine, NE Italy). The place is on a hill close to the well known Iron Age cremation necropolis of Dernazzacco.

Key words: Pottery, Late Bronze Age, Final Bronze Age 1, Friuli.