Nel laboratorio si verrà guidati alla scoperta delle prime e più significative specie di animali domesticate nel corso del Neolitico e si potranno ricostruire le diverse tappe dell’ondata di diffusione neolitica che, a partire dal Vicino Oriente (cd. Mezzaluna Fertile), ha via via coinvolto le comunità del bacino del Mediterraneo…sino a noi in Friuli Venezia Giulia, terra d’incontro e multiculturalità già nella preistoria. Ma cosa ha comportato la domesticazione? Com’erano gli antenati dei nostri animali domestici? Attraverso l’osservazione di ossa di diversi animali domestici sarà possibile riconoscere l’animale di appartenenza, stimolando domande e riflessioni.

Nel nostro territorio la grande innovazione rappresentata dalla produzione di recipienti e manufatti in terracotta risale a circa 7000 anni fa e mostra come già allora il bagaglio delle conoscenze richieste fosse ampio e “ad alto contenuto tecnologico”. Il laboratorio permetterà di sperimentare le tecniche di decorazione delle più antiche ceramiche rinvenute dagli archeologi nel nostro territorio. Per le scuole secondarie l’attività prevede invece la ricostruzione di una serie di recipienti partendo da copie di reperti originali provenienti da importanti siti neolitici del Friuli (Sammardenchia) e dall’Adriatico Orientale, stabilendone funzioni e una possibile datazione.

Fili intrecciati, trame, tessuti anche colorati giunti fino a noi solo in casi molto fortunati e in frammenti di piccole dimensioni, ci consentono di affrontare un tema affascinante: come ci si vestiva nella preistoria? Cosa ha comportato, a partire dal Neolitico, l’invenzione del telaio? Nel laboratorio impareremo a riconoscere le materie prime (fibre vegetali e animali) e le piante tintorie impiegate nel passato per attività di intreccio e tessitura, e produrremo il nostro tessuto attraverso l’uso di modelli di telaio riprodotti in scala. L’attività consentirà a ciascuno la possibilità di vedere riprodotto, secondo le proprie abilità, un “manu-fatto” antico.

Laboratorio di archeologia sperimentale in cui si proverà, partendo da materia grezza come selce e quarzo, a ottenere strumenti da lavoro funzionali come raschiatoi e grattatoi. Questo sarà lo spunto per comprendere tecnologie, reperimento di materie prime e aspetti della vita quotidiana nella preistoria. Per la scuola secondaria il laboratorio vuole essere un’occasione per comprendere come i segni di usura dei reperti preistorici possano essere una grande fonte di informazioni diverse grazie a specifiche tecniche di indagine archeologica.