GORTANIA 30

1. ZINI L. (con la collaborazione di CUCCHI F., FRANCESCHINI G., TREU F.) 2009, Caratteristiche idrologiche e geochimiche delle riserve acquifere sotterranee della pianura del Friuli Venezia Giulia/Geochemical and hydrological characteristics of the groundwater aquifers in the alluvial plain of Friuli Venezia Giulia, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 5-30. 

 

Riassunto breve - Si tratteggiano sinteticamente le conoscenze geochimiche sulle caratteristiche delle acque di falda, sia freatiche che artesiane, della Pianura Friulana, anche alla luce di una recente campagna di studio. Prendendo in considerazione la distribuzione areale delle concentrazioni dei solfati, dei bicarbonati, dei nitrati, di Ca, Mg, Cl, Na, K, i valori di conducibilità e temperatura e quelli di δ18O‰ e 14C, si propone una zonazione delle acque in funzione delle alimentazioni. Si possono riconoscere quattro province idrogeologiche ben delineate nel primo sottosuolo, meno nette più in profondità. Visti in particolare i risultati della campagna di datazione delle acque, si pone in evidenza come gran parte delle acque artesiane più profonde abbia scarsi scambi con le acque superficiali e tempi di permanenza notevoli. Ciò significa che ad una alta qualità di queste acque si contrappone una altissima vulnerabilità agli emungimenti.

Parole chiave: Idrogeologia, Geochimica, Falde freatiche ed artesiane, Pianura Friulana.

 

Abstract - The constantly increasing of water demand for human consumptions has necessitated a reconstruction of the hydrogeologic properties and isotopic features of the aquifers of the Friuli Venezia Giulia Plain. These aquifers are composed of a phreatic aquifer and numerous confined aquifers containing both shallow and deep confined groundwaters. Four hydrogeological provinces have been recognised based on the distribution of the major ions (Ca, Mg, Cl, Na, K, NO3, SO4, CO3) as well as on electric conductivity data, temperatures and environmental isotopes (δ18O‰ and 14C). The data from this work allows the mapping of these different provinces that are related to the groundwater recharge areas. These provinces have been well recognised for the surface groundwaters but they become less distinguishable with increasing depth. The groundwater resources of the shallow confined and phreatic aquifers are highly vulnerable to contamination. Deeper confined groundwaters contain older waters with very low recharge rates, consequently, they could be severely impacted by over abstraction.

Key words: Hydrogeology, Geochemistry, Groundwaters, Friuli Plain (Italy).

 

2. AVIANI U., PRINCIVALLE F. 2009, Noduli ferrosi nelle grotte delle valli del Natisone (Friuli)/Ferrous nodules in the caves of the Valli del Natisone (Friuli, NE Italy), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 31-50. 

 

Riassunto breve - In questo articolo vengono descritti i noduli ferrosi presenti nei sedimenti

recenti delle grotte delle Valli del Natisone (Prealpi Giulie, Friuli orientale). Sulla base di osservazioni macroscopiche, microscopiche, mineralogiche e chimiche i noduli sono stati distinti in varie categorie per ognuna delle quali è stata supposta una genesi diversa. Vengono quindi proposti dei modelli per la loro formazione e crescita.

Parole chiave: Noduli ferrosi, Grotte, Pisoliti, Silice, Goethite.

 

Abstract - In this article ferrous nodules of recent sediments from the Natisone Valley caves

(Friuli, NE Italy) are described. According to macroscopic, microscopic, mineralogical and chemical observations, nodules have been subdivided into different categories. For each category a different origin has been supposed. Then some models for nodules’ genesis and growth have been suggested.

Key words: Ferrous nodules, Caves, Pisolites, Silica, Goethite.

 

3. CARBONETTO S., LENAZ D., PRINCIVALLE F. 2009, Analisi chimico-fisiche dei reperti ceramici provenienti dal sito neolitico di Sammardenchia (Pozzuolo del Friuli, Ud) e loro confronto con i campioni di suolo ivi raccolti/Physical-chemical analysis of pottery find from neolithic site of Sammardenchia (north-eastern Italy) and their relations with soil samples, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 51-72. 

 

Riassunto breve - In questo articolo vengono presentati i risultati relativi alle analisi archeometriche (diffrattometria delle polveri a raggi X, analisi chimica in fluorescenza a raggi X e osservazione di sezioni sottili al microscopio petrografico a luce polarizzata) effettuate su 41 campioni ceramici provenienti dal sito Neolitico di Sammardenchia (Pozzuolo del Friuli, Udine) e su 20 campioni di suolo raccolti nella zona per definire la scelta delle materie prime necessarie alla produzione ceramica.

Dall’osservazione delle sezioni sottili dei campioni fittili è stata possibile l’identificazione di 5 classi di impasto con caratteristiche micromorfologiche ben distinte e di 2 tipi diversi di trattamento superficiale.

Dall’analisi chimica, in base al contenuto di P2O5 e Ba, si è osservata una chiara distinzione tra i campioni di ceramica riferiti tipologicamente alla Cultura di Fiorano, a quella di Danilo e al Gruppo qui denominato come C, costituito da frammenti ceramici la cui produzione potrebbe essere locale.

Tali differenze possono essere ascritte ad una diversa tecnologia di fabbricazione e più precisamente all’aggiunta di materiale organico (vegetali e ossa) all’interno dell’impasto. Per quanto riguarda la possibilità che i suoli costituiscano la materia prima per la produzione del Gruppo C si è notato che solo un campione ha caratteristiche chimiche affini.

Parole chiave: Analisi archeometriche, Produzione ceramica, Sammardenchia (Udine), Neolitico.

 

Abstract - Authors present the results of archeometrical analyses (X-ray powder diffraction, X-ray fluorescence spectroscopy chemical analyses and thin section analyses) performed on 41 pottery samples from the Sammardenchia neolitical site (Pozzuolo del Friuli, Udine) and on 20 soil samples collected in the same area to determine which could be the raw materials for the pottery making. According to the observation of thin sections 5 groups have been identified with different micromorphological features and 2 different types of superficial treatment. Chemistry of the pottery allowed to distinguish the “Fiorano” pottery from the “Danilo” and the C Group here defined as “Local” ones. The differences are regarded as consequence of a different technological process of pottery making involving the addition of organic material (bones and plant remains) to matrix. As the supposition that the soils were used as raw material for the “local” pottery making it has been observed that only one soil sample has chemical characteristics similar to local pottery and probably this soil has been used for the “local” pottery making.

Key words: Archeometrical analysis, Pottery making, Sammardenchia (Udine), Neolithic.

 

4. ZORZA R., HONSELL G. 2009, Studio sulle diatomee bentoniche del fiume Natisone (Italia nord-orientale)/Benthic diatoms of Natisone River (North-eastern Italy), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 73-88.

 

Riassunto breve – In questo lavoro vengono riportati i risultati di uno studio di biomonitoraggio condotto tramite l’analisi delle diatomee bentoniche, utilizzate come bioindicatori dello stato di inquinamento ed eutrofizzazione del Fiume Natisone (Friuli Venezia Giulia). Lo studio è stato eseguito attraverso l’applicazione dell’indice EPI-D (Eutrophication/Pollution Index – Diatom based) (DELL’UOMO, 2004). L’analisi della qualità delle acque è stata eseguita su 10 stazioni lungo il corso del fiume attraverso due campagne di rilevamento (Una estiva ed una annuale) nel 2005. 

La qualità delle acque è risultata sempre ottima/buona tranne che per la parte finale del corso inferiore del fiume. 

Parole chiave: Acque correnti, Diatomee, Qualità delle acque, Indici biologici, Natisone. 

 

AbstractThe results of a biomonitoring study carried out by the analysis of benthic diatoms, used as bioindicators of pollution and eutrophication in the Natisone River (North-eastern Italy), are reported. The EPI-D index (Eutrophication/Pollution Index – Diatom based) (DELL’UOMO, 2004) was applied. Benthic diatoms were sampled in ten stations along the river in summer and autumn 2005. The water quality resulted very good for almost all stations. 

Key words: Running waters, Benthic diatoms, Water quality, Biotic indices, Natisone River. 

 

5. SGUAZZIN F. 2009, Revisione della collezione storica di sfagni del Museo di Storia Naturale di Udine con un primo contributo di nuovi reperti/Revision of the peat mosses historical collection of “Museo Friulano di Storia Naturale di Udine” with a first contribution of new findings, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 89-104.

 

Riassunto breve - Sono stati rideterminati i campioni di sfagni della raccolta di Briofite del Museo Friulano di Storia Naturale di Udine con l’aggiornamento della sistematica e della nomenclatura e l’aggiunta di un primo contributo di nuovi reperti fra cui una specie nuova per il Friuli Venezia Giulia.

Parole chiave: Sfagni, Museo Friulano di Storia Naturale, Revisione, Nuovi reperti, Specie nuova per la Regione Friuli Venezia Giulia.

 

Abstract - The champions of the genus Sphagnum of the Udine Friulian Museum of Natural History have been reidentified with update of systematics and nomenclature and some new reports in addition, among them a species new to the Friuli Venezia Giulia Region.

Key words: Peat mosses, Friulian Museum of Natural History, Revision, New reports, Species new to the Friuli Venezia Giulia Region.

 

6. BOSCUTTI F., BUCCHERI M., CASOLO V. 2009, Ibridi del genere Prunella in Friuli Venezia Giulia/Ibryds of genus Prunella in Friuli Venezia Giulia, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 105-114.

 

Riassunto breve – Si comunica il ritrovamento di Prunella x dissecta Wender. e P. x spuria Stapf, entità ibride non segnalate nel recente Nuovo Atlante Corologico delle piante vascolari nel Friuli Venezia Giulia. Di seguito sono brevemente descritti i caratteri distintivi tra le diverse entità ibride includendo P. x intermedia Link, nuova per la Provincia di Udine. 

Parole chiave: Friuli Venezia Giulia, Flora, Ibridi, Prunella

 

Abstract - Here is reported the founding of Prunella x dissecta Wender. and P. x spuria Stapf, hybrids not included in the recent New Chorological Atlas of vascular plants in Friuli Venezia Giulia. A brief description of critical characters between different hybrids, including P. x intermedia Link, new for Udine province.

Key words: Friuli Venezia Giulia, Flora, Ibridi, Prunella.

 

7. BONATO L., ZAMPROGNO E., BETTIOL K., ROMANAZZI E. 2009, Presenza di Branchipus schaefferi lungo il medio corso del Piave (Crustacea, Anostraca)/Branchipus schaefferi along the middle course of the River Piave, north-eastern Italy (Crustacea, Anostraca), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 115-122.

 

Riassunto breve - Durante il 2007 e il 2008 è stata documentata la presenza di Branchipus schaefferi FISCHER, 1834 (Anostraca, Branchipodidae) lungo il medio corso del fume Piave, tra il ponte presso Valdobbiadene e quello di Ponte di Piave (Veneto). Adulti di entrambi i sessi sono stati osservati tra maggio e ottobre in 19 pozze temporanee, distribuite in 13 siti lungo le fasce perifluviali, sia al margine delle aree coltivate sia all’interno dei terreni magredili incolti. Le pozze occupavano depressioni prodotte dal transito di veicoli, con estensione media di pochi metri quadrati, profondità massima inferiore ai 2 dm, fondo argilloso, acqua torbida e vegetazione assente. Il mantenimento delle aree magredili non utilizzate per l’agricoltura appare rilevante per la conservazione locale della specie. L’intensa pratica abusiva del motocross può avere effetti negativi sulle singole popolazioni.

Parole chiave: Branchipus schaefferi, Piave, Veneto, Italia, Distribuzione, Fenologia, Conservazione. 

 

AbstractThe presence of the fairy shrimp Branchipus schaefferi FISCHER, 1834, has been documented in 2007-2008 along the middle course of the river Piave, between the bridge near Valdobbiadene and that at Ponte di Piave (Veneto region, NE Italy). Adult males and females have been found between May and October in 19 temporary rain pools, in 13 localities along the river banks, either at the edge of cultivated lands or well inside uncultivated, stabilized pebble beds. Pools occupied ruts formed by vehicles, with average extent of a few square metres, maximum depth of less than 2 dm, muddy bottom, turbid water and no aquatic plants. Relevant to the conservation of the species is the maintenance of unexploited terrains along the river. Motocross performed illicitly and intensely may affect negatively single popilations. 

Kew words: Brachipus schaefferi, River Piave, Veneto, Italy, Distribution, Phenology, Conservation. 

 

8. GLEREAN P., HANSEN H. 2009, Contributo alla conoscenza delle comunità di ragni epigei del litorale di Valle Vecchia (Caorle, Venezia) (Arachnida Araneae)/Contribution to the knowledge of the epigeic spiders community in the Valle Vecchia litoral area (Caorle, Venezia) (Aracnida Araneae), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 123-147.

 

Riassunto breve - Sono state indagate le comunità di Ragni epigei presenti nel litorale sabbioso di Valle Vecchia (Caorle, Venezia), confrontando le zoocenosi di diversi ambienti litorali adiacenti: l’avanduna, il primo retroduna, una depressione interdunale umida, una pineta su dune stabilizzate, un fragmiteto e un incolto prossimo ai coltivi dell’entroterra. Sono state complessivamente rinvenute 115 specie di Ragni, appartenenti a 21 famiglie. Vengono analizzate e comparate la composizione e la struttura dell’araneofauna dei diversi ambienti indagati, valutandole dal punto di vista della dominanza e sotto l’aspetto autoecologico. Si sono riscontrati la prevedibile prevalenza di una cospicua componente xerofila nei popolamenti delle stazioni di avanduna e retroduna, dove è risultato dominante Sintula retroversus (O.P.-CAMBRIDGE, 1875), la somiglianza tra i popolamenti delle stazioni più umide (depressione interdunale, fragmiteto e prato incolto) e l’isolamento zoocenotico della pineta rispetto alle altre stazioni.

Viene segnalata per la prima volta per l’Italia Settentrionale Berlandina plumalis (O.P.-CAMBRIDGE, 1872). Sotto il profilo zoogeografico, il corotipo europeo è risultato quello maggiormente rappresentato, accanto ad un significativo contributo dato dal corotipo mediterraneo s.l.

Parole chiave: Arachnida Araneae, Ecologia, Faunistica, Sistemi dunali, Litorale Alto Adriatico.

 

Abstract: Spider coenoses of the coastal sandy dunes of Valle Vecchia were investigated, comparing different neighbouring habitats: yellow dune, dune heath, humid interdune depression (dune slack), pine-wood on fixed dunes, cane thicket and uncultivated area near the fields. Altogether 115 species of spiders of 21 families were found. Species composition and faunistic structure among the biotopes are analysed and compared, both on species dominance and from the ecological point of view. The expected prevalence of the xerophilic components in the communities of yellow dune and dune heath biotopes is shown, where Sintula retroversus (O.P.-CAMBRIDGE, 1875) is dominant. Further, the affinity between the communities of the most humid stations (humid interdune depression, cane thicket and uncultivated area) and the isolation of the pine-wood community from the other communities are shown. Berlandina plumalis (O.P.-CAMBRIDGE, 1872) is recorded for the first time in Northern Italy. Concerning the zoogeographical aspects, species with European distribution appear dominant, but a remarkable contribution is also given by species with Mediterranean distribution.

Key words: Arachnida Araneae, Ecology, Faunology, Sandy dunes, North Adriatic shore.

 

9. DEUTSCH H. 2009, Beitrag zur Lepidopterenfauna von Friul  Julisch Venetien (Norditalien). Teil 2: Provinz Gorizia und Trieste (Karst, Nördliches Adriatisches Küstengebiet)/Contribution to the knowledge of the Lepidoptera of Friuli Venezia Giulia (North Italy). Part 2: province of Gorizia and Trieste (Karst, northern coast of Adriatic Sea), Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 149-220. 

 

Riassunto breve – Il presente lavoro riporta i risultati di raccolte occasionali in varie località del Friuli Venezia Giulia, province di Gorizia e Trieste, effettuate nel periodo 1973- 2005. Nell’ambito di oltre 180 escursioni, che si sono svolte tra marzo e novembre, con cacce diurne e notturne e con l’utilizzo di trappole luminose ed esche, è stato possibile determinare complessivamente 905 specie di Lepidotteri appartenenti a 56 famiglie (numero di records: 2.115). Insieme a diverse nuove segnalazioni per la Regione viene inoltre segnalata come nuova per l’Italia la seguente specie: Peribatodes correptaria ZELLER (Geometridae). Il lavoro comprende infine l’elenco delle specie e la descrizione delle località di raccolta, una carta d’insieme della Regione in cui sono state evidenziate le suddette località, alcune tavole a colori e i commenti su alcune specie particolarmente significative. 

Parole chiave: Lepidoptera, Italia, Friuli Venezia Giulia, Carso, Gorizia, Trieste, Adriatico settentrionale, Dati faunistici. 

 

AbstractThis work presents the results of occasional collections in different areas of Friuli Venezia Giulia, Prov. Gorizia and Trieste, in the years 1973-2005. During more than 180 excursions, from March to November, by day and night, with light traps and baits, a total amount of 905 species of Lepidoptera from 56 families was caught (data records: 2.115). Besides new records for the Region, an additional new species for Italy can be recorded: Peribatodes correptaria ZELLER (Geometridae). A full list and description of the localities, a comprehensive map of the Region, some color plates and comments about relevant species are also included. 

Key words: Lepidoptera, Italy, Friuli Venezia Giulia, Karst, Gorizia, Trieste, Northern Coast of Adriatic Sea, Faunal data.

 

10. HUEMER P., MORANDINI C. 2009, Biodiversity of Lepidoptera within the area of Valle Vecchia (Caorle, Venezia) with special regard to nature conservation aspects/Contributo alla conoscenza dei lepidotteri dell’area di Valle Vecchia (Caorle, Venezia) con particolare riguardo agli aspetti conservazionistici, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 221-254. 

 

Abstract - 684 species of butter! ies and moths are recorded from the area of Valle Vecchia (Caorle, Venezia). The species inventory includes two probably undescribed species: Apatetris sp. n. and a species of the Crambidae subfamily Odontiinae. 9 species are newly recorded from Italy: Phyllonorycter cephalariae, Cosmiotes stabilella, Cosmopterix pararufella, Eulamprotes immaculatella, Scrobipalpa nitentella, Ephysteris insulella, Gynnidomorpha luridana, Clavigesta purdeyi and Assara turciella.

Several species are extremely rare and/or scattered in Italy or even restricted to Valle Vecchia, e.g. Xylomoia stangelmaieri. The importance of the area is furthermore underlined by the occurrence of Lycaena dispar and Euplagia quadripunctaria, two species protected by the Fauna-Flora-Habitat directive of the EU. An ecological analysis underlines the particular importance of the sandy dune system and halophytic depression for Lepidoptera. Bed of reeds and hygrophilous to xerophilous grassland add to the overall diversity. Recent afforestations probably will improve the importance of woody plants. Biogeographically, species which are widely distributed in Eurasia and/or North America or which are even cosmopolitan cover about 72% of the inventory. Furthermore the European and Mediterranean chorotypes are of some importance with 17% and 4% respectively of the species inventory. Finally conservation problems and management are discussed in detail. Suggestions for habitat specific improvements are given.

Key words: Lepidoptera, Faunistics, Conservation, Dune Systems, Italy, Veneto.

 

Riassunto breveSono state rinvenute 684 specie di Lepidotteri nell’area di Valle Vecchia (Caorle, Venezia). L’elenco delle specie include due entità probabilmente non ancora descritte: Apatetris sp. n. e una specie della famiglia Crambidae, sottofamiglia Odontiinae. Nove specie rappresentano nuove segnalazioni per l’Italia: Phyllonorycter cephalariae, Cosmiotes stabilella, Cosmopterix pararufella, Eulamprotes immaculatella, Scrobipalpa nitentella, Ephysteris insulella, Gynnidomorpha luridana, Clavigesta purdeyi e Assara turciella. Diverse specie sono estremamente rare o distribuite localmente a livello italiano, o anche limitate all’area di Valle Vecchia, come nel caso di Xylomoia stangelmaieri. L’importanza dell’area è inoltre sottolineata dalla presenza di Lycaena dispar e Euplagia quadripunctaria, due specie protette dalla Direttiva Comunitaria Habitat (Dir: 92/43 CEE). Un’analisi ecologica evidenzia la particolare importanza del sistema dunale e delle depressioni interdunali per i Lepidotteri. I canneti e le praterie igrofile e xerofile aumentano la diversità complessiva ma sono relativamente meno ricchi di specie rispetto ad altri habitat. I recenti interventi di riforestazione aumenteranno probabilmente l’importanza delle piante forestali sotto il profilo ecologico. Dal punto di vista biogeografico, le specie ampiamente distribuite in Eurasia e/o in Nord America o a distribuzione cosmopolita coprono circa il 72% del totale. Anche i corotipi Europeo e Mediterraneo sono inoltre di rilievo, con rispettivamente il 17% e il 4% del totale. Sono discussi in dettaglio gli aspetti conservazionistici e vengono forniti suggerimenti per interventi migliorativi nei diversi habitat specifici. 

Parole chiave: Lepidoptera, Faunistica, Conservazione, Italia, Veneto, Dune litorali. 

 

11. COSOLO M., PRIVILEGGI N., FATTORI U., FACCHIN G., SPONZA S 2009, Il cormorano (Phalacrocorax carbo) nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia/The great cormorant (Phalacrocorax carbo) in the inland wetlands of Friuli Venezia Giulia, Gortania – Atti del Museo Friulano di Storia Naturale, 30 (2008), pp. 255-268. 

 

Riassunto breve - La progressiva espansione del Cormorano (Phalacrocorax carbo) nelle acque interne della Regione e le crescenti lamentele da parte dei gestori degli allevamenti ittici e delle associazioni di pesca sportiva, ha portato l’Ufficio Studi Faunistici della Regione Friuli Venezia Giulia ad elaborare e finanziare nelle stagioni 2005/2006 e 2006/2007 un progetto di monitoraggio della specie nelle acque interne della Regione. Parallelamente, è stata analizzata la dieta del Cormorano, sia a livello qualitativo che quantitativo, al fine di valutare il prelievo delle specie ittiche di maggior pregio.

Parole chiave: Cormorano, Phalacrocorax carbo, Acque interne, Friuli Venezia Giulia.

 

Abstract - The Great cormorant (Phalacrocorax carbo) progressive colonisation of the inland wetlands and the growing complaint by aquaculture activities managers and recreational anglers, led the Ufficio Studi Faunistici of the Friuli Venezia Giulia Region, to plan and fund a monitoring project in the inland wetlands of the Region during years 2005/2006 and 2006/2007. In parallel, the diet of the species was investigated, both at a quantitative and qualitative level, in order to assess the predation of valuable species.

Key words: Great cormorant, Phalacrocorax carbo, Inland wetlands, Friuli Venezia Giulia.